MIRKO D V

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questa mattina o sentito alcuni responsabili dell'acv in provincia di vr
che mi confermano che nei ambiti atc 2 vr si stanno ritirando i tesserini per applicare un timbro dell'ambito stesso per chi vuole usufruire delle deroghe. lunedi 2 miei compaesani si sono beccati la multa per aver mostrato , in tutta tranquillita, il carniere: 3 fringuelli......... mancava il famigerato timbro :evil: :evil: .
altro spiffero ( anche da una guardia pv di mia conoscenza) : pronto un nuovo decreto blocca deroghe sulla linea dell'anno scorso!!!!!!!!! :evil: :evil:

qualcuno è a conoscenza di ulteriori info?????
 
ciao Stefano e grazie della conferma,
COME AL SOLITO LA PROVINCIA DI VR riserva sempre delle belle sorprese visto che , almeno in pr VI ,non serve alcun timbro....

per il discorso deroghe ?????......... :?: :?: :?:
 
Cari amici Veneti, ho sentito che ogni 15 giorni chi pratica la caccia alle specie in deroga deve comunicare (utilizzando un'apposito bollettino, che se non sbaglio deve essere timbrato dalla Provincia) i propri abbattimenti? è vero oppure sono le solite chiacchere d'armeria (visto che è in quel luogo dove ho sentito questa cosa da 2 cacciatori capannisti che vengono a Vr a caccia)?
Ciao
 
tutto vero :x :x .......
ogni quindici giorni ,solo se si segna sul tesserino un capo in deroga, si deve consegnare un apposito tagliando in 2 1/2 strappandolo dal tesserino regionale , poi questo tagliando con il resoconto degli abbattimenti di quella quindicina di giorni viene ritirato dalla pr ( tramite la propria associazione o direttamente). la mancata consegna prevede una bella multa........
ora , per come la vedo io, la pr di vr vuole determinare in anticipo quanti cacciatori desiderano cacciare in deroga, quindi richiedono il timbro di conferma sul tesserino, se dopo la 1° quindicina in provincia arrivano soltanto 10 tagliandi con i vari abbattimenti su un totale ad es di 1000 richieste........ ????!!!! certamente qualcosa non ha funzionato come dovere e si inventeranno qualcosa di nuovo per rompere le b...e :D :D
 
Se posso dirvi la mia dalla toscana......

E' evidente il tentativo di legittimare il + possibile il provvedimento di deroga, al fine di evitare "assolutamente" qualsiasi richiamo comunitario...

Poichè una delle condizioni essenziali della deroga è la verifica ed il non sforamento dei capi abbattibili, credo che la regione Veneto abbia voluto tutelarsi in maniera inattaccabile......

E' ovvio che questa burocrazia rompe le scatole a noi cacciatori, ma la direttiva comunitaria esclude la possibilità di cacciare "normalmente" queste specie, per cui questa è l'unica strada percorribile......

La Lombardia, se ho ben capito, ha preso un altra strada, che può darsi comunque conforme, sicuramente meno burocratica.......

Adesso è fondamentale che entrambe le regioni non subiscano richiami, a quel punto avremo la forza di cercare di "esportare" il provvedimento della deroga "corretta" in altre realtà regionali italiane.....

E' l'ultima occasione che abbiamo.......

Un saluto

Sandro
 
Mirko a me hano detto di fare timbrare i tesserini...E sono della provincia di Vicenza...Quindi vale anche per noi vicentini...
Per quanto riguarda la riconsegna delle schede...Questo meccanismo serve ad impedire la sanzione UE...L'UE si era incavolata perchè era fattibile che si sorpassasse il numero consentito di prelievi accorgendosene a fine anno...Con le schede i prelievi sono monitorati costantemente ed al raggiungimento della quota si blocca tutto...
Una legge deroga che non preveda una costante monitorazione del numero degli abbattimenti sarebbe illegale per l'UE...

Sul provvedimento per bloccare le deroghe non so nulla...E spero proprio che non sia così...Sarebbe una brutta batosta!!

Teniamoci aggiornati!
 
voglio ricordare che si faceva anche l'anno scorso la procedura di inviare i cedolini con i capi abbattuti in deroga ogni 15 giorni,io lo facevo via fax.
quest'anno c'e in piu' la faccenda del timbro e della domanda...e non mi hanno detto se si puo' mandare ancora il fax!!!
voglio puntualizzare che io cacciando in veneto ma essedo lombardo devo avere oltre al mio tesserino regionale della lombardia anche quello veneto
aggiuntivo e marcare giornate e carnieri su entrambi ma con modalita' diverse...
questa burocrazia....ma va bene lostesso basta che poi ci lascino in pace!!!
ciao :wink:
 
per quanto ne so , per la provincia di vicenza il timbro con la registrazione del codice e dati personali viene fatta alla consegna del tagliandino ( i tesserini sono stati stampati prima di introdurre questa regola quindi x quest'anno si farà cosi),diversa la questione se si caccia in atc vr( come il sottoscritto) : vogliono sapere in anticipo chi preleverà in deroga ...... è una bella differenza .......giustissimo monitorare i capi abbattuti x non sforare le quote , ma la pr di vr non può ogni volta interpretare la legge a modo suo , vedi anelli foi un paio di anni fà , n° di fringillidi consentiti giornalmente in deroga , ecc...ecc se poi le notizie che ho sentito sono vere: l'8 ott. il governo presenterà un nuovo ddl tipo quello dell'anno scorso ?!... tutto casca!!!!!!!!

riporto quanto segnalato sul sito CONFAVI E ACV ,al momento altro di scritto in giro non c'è :shock: :shock: :shock:

e ''speremo ben '' ciao


Thiene, lì 21 Settembre 2007 Comunicato stampa

PRONTI A MANIFESTARE A ROMA SE VERRA’ EMANATO IL DECRETO AMMAZZA DIRITTI DEI CACCIATORI.
-Siamo pronti ad organizzare una grande manifestazione nazionale di protesta del mondo venatorio italiano a Roma nel caso in cui il Governo intendesse emanare nuovamente il famigerato decreto “ammazza diritti dei cacciatori” riguardante le Zone di Protezione Speciale nel nostro Paese.- Questo è il monito che in modo determinato viene lanciato da Maria Cristina Caretta, Presidente nazionale della CONFAVI, la Confederazione delle Associazioni Venatorie italiane. – Apprendiamo con rammarico e forte sdegno la decisione presa dalla maggior parte delle regioni italiane di appoggiare l’emanazione del Decreto del Ministro dell’Ambiente, decreto che fino a pochi giorni fa veniva definito, dagli stessi rappresentanti delle regioni che ieri lo hanno votato nella Conferenza Stato Regioni, come inaccettabile ed invasivo delle competenze attribuite loro dalla Costituzione italiana.
Probabilmente l’ordine politico impartito alle regioni guidate da coalizioni di centro sinistra da parte del Governo, ha fatto cambiare idea a chi fino a ieri chiedeva il rispetto della Costituzione ed oggi si inchina agli ordini dei propri padroni politici.

Ammiriamo la coerenza dimostrata dalla regione del Veneto e dalla regione Lombardia che ieri, nella Conferenza Stato –Regioni, si sono fermamente opposte all’emanazione di questo decreto.

Siamo sicuri che la loro coerenza le spingerà ad impugnare questo decreto nelle opportune sedi per bloccarne l’esecutività non appena emanato- ha affermato la Presidente Maria Cristina Caretta-. Dal canto nostro – ha continuato la Presidente della CONFAVI, chiamiamo nuovamente a raccolta, così come fatto per la storica manifestazione del primo settembre 2006, tutto il mondo venatorio italiano per dimostrare la nostra ferma contrarietà all’emanazione di questo decreto-.

Non rimarremo certo ad assistere passivamente allo scempio perpetrato ai danni della nostra passione dai rappresentanti di questo governo che già tanti disastri hanno provocato a scapito di tante categorie economiche e sociali del nostro Paese.

- Si tengano pronte quindi tutte le categorie economiche e sociali interessate all’attività venatoria- ha concluso la Presidente della CONFAVI Maria Cristina Caretta- ricordando che, attraverso l’emanazione di questo decreto scellerato, viene messa in pericolo non solo l’attività venatoria ma anche il posto di lavoro di molte migliaia di capi famiglia che operano nei settori collegati alla caccia.-





Dott.ssa Maria Cristina Caretta
Presidente Nazionale CONF.A.V.I.

Confederazione delle Associazioni Venatorie Italiane
 
IL TACCI ha scritto:
La Lombardia, se ho ben capito, ha preso un altra strada, che può darsi comunque conforme, sicuramente meno burocratica.......

Vero caro Sandro, la Lombardia ha scelto di contingentare il prelievo solo da appostamento fisso (dividendo i capi prelevabili per il numero di cacciatori che hanno scelto tale opzione); sicuramente i numeri sono limitati (e per qualcuno che non conosce cosa significa per noi questa caccia, forse anche ridicoli), ma questa scelta è l'unica tecnicamente ammissibile per non incorrere in richiami da parte dell'UE.
Ciao
 
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