nicolino.jognaprat

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A quella dell’accrescimento, dopo circa un anno, fa seguito la fase fisiologica della riproduzione momento del più elevato valore biologico in cui gli uccelli perpetuano la loro specie.
In genere le popolazioni degli uccelli si mantengono stabili per lunghi periodi di tempo nonostante una eccessiva produzione di giovani. Molti di loro muoiono prima di raggiungere la maturità sessuale. La stabilità delle popolazioni è determinata dal fatto che al numero degli individui che nascono corrisponde un equivalente numero di morti. La produzione di una quantità di giovani largamente maggiore di quella necessaria a mantenere costante la popolazione, rappresenta uno degli aspetti più importanti della loro biologia. Gli uccelli in più, per i quali non c’è spazio nell’ambiente, sono destinati a perire durante il periodo estivo e invernale. I turdidi, cui va l’attenzione del presente scritto, sono contraddistinti da un indice di sopravvivenza annuale del 55-60%.
Darwin, padre della teoria dell’ evoluzione, fu il primo a rilevare che una grande quantità di giovani non riusciva a raggiungere l’età adulta ed a rendersi conto dell’importanza del fenomeno. Questo processo è la base della selezione naturale in quanto, secondo il suddetto naturalista, sopravvivono gli individui che hanno la maggiore capacità di adattarsi all’ambiente , qualità che, in buona parte, verrà trasmessa alla prole. In questo modo, nel corso di diverse generazioni, le caratteristiche di una specie si modificano per adattarsi all’ambiente che cambia, avvalorando la teoria dell’evoluzione.
Gli uccelli che hanno superato le asperità e l’inflessibilità della selezione naturale iniziano a nidificare quando le giornate si allungano, le condizioni climatiche diventano miti e soprattutto quando il cibo è abbondante, in ogni caso, sufficiente alla nutrizione della prole. La fase riproduttiva, oltre che alle condizioni di luce e temperatura, è strettamente collegata con la disponibilità di alimenti tipici della regola dietetica di ogni singola specie. Ad esempio, il Crociere (loxia curvirostra) le cui risorse di cibo sono caratterizzate da frequenti e grandi variazioni, deve compiere ampi spostamenti, vere e proprie migrazioni, e nidificare in località anche lontane dal suo areale di nidificazione. Si sposta e non fa il nido fino a quando non trova abbondanti quantità di semi di abete rosso e di pino silvestre.
Gli uccelli, che non hanno la capacità di far di conto e di valutare la quantità del cibo disponibile per l’alimentazione dei piccoli, dopo aver sostato per un po’ di tempo, nidificano. Da ciò si può dedurre che, mangiando gli alimenti con i quali dovranno nutrire la prole, producono gli ormoni che concorrono a generare l’istinto riproduttivo.
Secondo gli studiosi più autorevoli, sono molteplici le condizioni che attivano i processi fisiologici capaci di promuovere la fase riproduttiva. Essendo una tematica vasta e complessa, gli ornitologi, sintetizzando, sono concordi nell’attribuire una valenza fondamentale a tre fattori cooperanti: temperatura, alimentazione e fotoperiodo. Detti fattori favoriscono l’evolversi dei complicati e, spesso, inesplicabili processi fisiologici atti a stimolare la secrezione degli ormoni che dirigono l’apparato riproduttivo e quelli collegati. Nel trattare a fondo la riproduzione, inevitabilmente, si sconfina nel campo della biologia e dei citati fattori cooperanti. Nel mentre quello della temperatura non presenta difficoltà di rilievo, quelli dell’alimentazione e del fotoperiodo rivestono un ruolo importante che riserva non poche difficoltà agli allevatori.
Ho dedicato molto impegno alla presente esposizione perché sono convinto che un buon livello di conoscenze di quanto si verifica in natura potrebbe assicurare grandi vantaggi a coloro che allevano uccelli da richiamo in ambiente domestico.
Bacon, autorevole filosofo, con un noto aforisma, spiegò che “alla natura si comanda ubbidendole”.
Per brevità espositiva ed al fine di evitare superflue ripetizioni, ritengo opportuno invitare i cultori dell’allevamento in cattività a consultare i seguenti “threads”:



a)Allevamento uccelli da richiamo
b)Abitudini alimentari degli uccelli da richiamo
c)Allevare nidiacei degli uccelli da richiamo


Nicolino Jogna Prat
 
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