nicolino.jognaprat

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La fisiologia è il ramo della biologia che studia il funzionamento degli organismi vitali e, in particolare, le modalità per le quali il corpo riesce a mantenere gli equilibri nel suo interno. Spiega il funzionamento degli esseri viventi e, per quanto attiene agli uccelli, i fenomeni ed i meccanismi connessi con le loro funzioni. Gli ornitologi ritengono siano importanti, meritevoli d' interesse e di studio le seguenti quattro fasi fisiologiche degli uccelli: accrescimento, riproduzione, riposo e muda.
Avendo già trattato dettagliatamente nel thread “Allevare i nidiacei degli uccelli da richiamo”, farò una breve presentazione degli aspetti più significativi dell'accrescimento per evitare di incorrere in noiose e inutili ripetizioni.

LA FASE FISIOLOGICA DELL'ACCRESCIMENTO

I nidicoli, come già accennato, hanno due pericolosi nemici: la fame ed i predatori. Ogni anno, per dette cause, muore un enorme numero di piccoli. Per avere probabilità di sopravvivenza, devono essere in grado di ricevere il cibo e crescere rapidamente fino a raggiungere le dimensioni idonee all'involo. Quindi, l'accrescimento dei nidicoli deve avvenire in tempi molto brevi. Un Pettirosso, ad esempio che, alla schiusa, pesa due grammi, nel giro di 10/12 giorni, raggiunge un peso dieci volte superiore. Nello stesso tempo, molti nidiacei raggiungono le dimensioni dei genitori mentre quelli di taglia più grande impiegano 2/3 giorni in più. E' unanimemente condiviso che il contenuto proteico del cibo influisce sullo sviluppo corporeo, sulla rapidità di accrescimento e sulle buone condizione di salute dei nidiacei. Come ampiamente discusso parlando dei nidiacei, ricordo che vi è una stretta relazione tra il tenore proteico dell'alimentazione e l'accrescimento. All'aumentare del primo corrisponde un miglioramento del secondo fattore. Un valore proteico del 20/21% è sempre stato ritenuto adeguato alla crescita dei piccoli. Negli ultimi tempi, esclusivamente per il breve periodo in argomento, si suole far ricorso, con esiti molto soddisfacenti, a contenuti proteici molto elevati che variano dal 25 al 28%. Ciò è possibile negli allevamenti domestici in quanto è agevole elevare il tenore del 14,22% della cosiddetta frittatina, cotta leggermente senza grassi, e quello del 16,5% del cuore di bue macinato, aggiungendo albume d'uovo in polvere che ha l'80% di proteine.
Le proteine, sostanze organiche complesse, sono indispensabili agli organi viventi perché
vanno a costituire il protoplasma delle cellule. Il valore biologico di una proteina dipende dalla natura e dal numero degli aminoacidi che la compongono. 23 sono gli aminoacidi delle proteine alimentari ma non tutti hanno la stessa importanza e lo stesso valore nutritivo. Alcuni di essi sono considerati essenziali perché l'organismo, non essendo in grado di sintetizzarli, deve riceverli attraverso l'alimentazione. 13 sono indispensabili alla nutrizione dei piccoli. Tutti questi sono presenti in giusta misura nel cuore di bue, nella frittatina e nei tre “pellet” nominati nel “thread” suddetto. Questa è una opportunità straordinaria che consentirà di allevare senza alcuna difficoltà in ambiente domestico e controllato e di ottenere soggetti fisiologicamente perfetti anche migliori di quelli nati in natura, là dove si deve superare gli ostacoli della fame e delle avversità meteorologiche.
Si sente dissertare molto spesso sulle prerogative e sulla efficacia delle proteine di origine animale e di quelle di origine vegetale. Le prime, nell'alimentazione degli uccelli, hanno un valore nutritivo ottimo e, non contenendo fibra grezza, sono facilmente digeribili ed assimilabili. Inoltre – questo è il pregio più importante – hanno un contenuto più elevato sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo di aminoacidi indispensabili alla nutrizione degli uccelli.
 
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