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frapi

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Buongiorno a tutti
come già sapete sono un neofita che sta preparandosi per l'anno prossimo e spargendo la voce che passerò a capanno a tordi.
La maggiorparte degli amici mi prende per matto (quota anche Domenica di colombacci),qualcuno comincia ad aiutarmi e mi segnala zone con relative possibilità di ottenere i permessi dai proprietari.
inutile dire che ho già visto e letto tutto ciò che avete pubblicato su "il mio capanno", ma ovviamente mi sento in difficoltà nel scegliere un luogo in una intera proprietà.
appena risolto un problema cercherò di attingere dal proprietario più notizie possibili per coadiuvarmi nella scelta, ma diffido di chi non è cacciatore,
Grazie a tutti per quanto potranno fare.
Francesco
 
Grazie a tutti per il contributo avevo già letto "la scelta del luogo " e già viste tutte le foto delle oltre 5oo pagine de "il mio capanno".
La cosa più logica sarebbe certo provare con dei temporanei...poi fare i fissi ma sapete bene che questa scelta incide sui lavori da fare, sul capanno vero e proprio, oltre che sul numero dei richiami. Non ultimo vicino ad un posto che mi piace confina un proprietario che potrebbe soffiarmi il posto una volta che dovesse sentirmi sparare. Non mancherò appena possibile postare delle foto.
Intanto ve ne descrivo uno:
Una zona dove di faccia al nord est c'e un modesto appostamento per colombacci, dietro sotto dove dovrebbero passare i tordi( 7\800 mt) c è un piccolo oliveto abbandonato adiacente ad un bosco. Nell oliveto ci sono tre piante(cerri?) non altissimi che potrebbero essere preparate in maniera eccellente. Verso nord e verso ovest il territorio scende creando una grande valle di boschi e olivi. A me pare stupendo e non credo che non ci passino. 30 anni fa era pieno di gente che ci cacciava i tb e ts in inverno...ma come sapete (almeno da me ) i tordi di inverno sono spariti.
 
Grazie a tutti per il contributo avevo già letto "la scelta del luogo " e già viste tutte le foto delle oltre 5oo pagine de "il mio capanno".
La cosa più logica sarebbe certo provare con dei temporanei...poi fare i fissi ma sapete bene che questa scelta incide sui lavori da fare, sul capanno vero e proprio, oltre che sul numero dei richiami. Non ultimo vicino ad un posto che mi piace confina un proprietario che potrebbe soffiarmi il posto una volta che dovesse sentirmi sparare. Non mancherò appena possibile postare delle foto.
Intanto ve ne descrivo uno:
Una zona dove di faccia al nord est c'e un modesto appostamento per colombacci, dietro sotto dove dovrebbero passare i tordi( 7\800 mt) c è un piccolo oliveto abbandonato adiacente ad un bosco. Nell oliveto ci sono tre piante(cerri?) non altissimi che potrebbero essere preparate in maniera eccellente. Verso nord e verso ovest il territorio scende creando una grande valle di boschi e olivi. A me pare stupendo e non credo che non ci passino. 30 anni fa era pieno di gente che ci cacciava i tb e ts in inverno...ma come sapete (almeno da me ) i tordi di inverno sono spariti.

Mi hai fatto venire voglia di vedere assolutamente una foto panoramica di ste super posto :(
 
Foto foto...poi ricordaa che con il progressivo abbandono dei boschi (non so come sia dalle tue parti) i prati sono stati sopraffatti dai boschi modificando gli affili...non e detto che un posto buono 30 anni fa lo sia anche ora...certo le basi sembrano buone
 
potrebbe essere un posto fantastico chi lo sa,dalle mie parti se non c'è o non c'era un capanno significa una sola cosa purtroppo.....a meno che il proprietario non abbia concesso il terreno a nessuno per ragioni sue.
anche io son curioso di vedere qualche foto,mi sa che deve esser proprio un bel posto a prescindere.
 
Se non hai indicazioni di linee di passo dovresti, a mio avviso, valutare il posizionamento dell'appostamento, laddove ci sia un circolo di piante che possa essere consono, metti delle foto della zona, magari qualche indicazione vien fuori.
 
si metti qualche foto...anche se mi sento di suggerirti visto che la scelta del luogo è fondamentale e che mi sembra che brancoli nel buio di fare un anno temporaneo in cui ti scegli 3-4 posti e li valuti a rotazione per capire dove metterti l'anno successivo...non so se hai concorrenza o meno.comunque ti consigli i valichi in fondo alle valli magari irezionati verso l'ingreso dei migratori(non garantisco il successo dell'appostamento pero).se ci sono altri capanni in zona sfruttali per capire la linea dei migratori. se qualcuno caccia al valico al volo sfrutta la loro esperienza e posiziione ...ciao
 
Come diceva Carlo tutti requisiti importantissimi da ricercare, se ti puo' essere d'aiuto ti posto questo estratto di lettura:


[h=1]Caccia ai turdidi al capanno... la scelta del luogo[/h]
Per coloro che amano questa arte antica e magari sognano di intraprenderla, è questo il momento, determinante, di curare la scelta del luogo in cui allestire la futura tesa che, se ben disposta, diventerà il teatro di avventure venatorie memorabili




Il segreto del successo di un capannista, oltre che nel possesso di una valida batteria di richiami, sta nello strategico posizionamento del capanno, un luogo gradito ai selvatici che desideriamo insidiare. Come per altre cacce, ciò che farà la differenza, sarà l'intuito, unito all'esperienza; riuscire cioè ad immedesimarsi nei comportamenti dei nostri selvatici d'elezione per prevedere quali saranno le condizioni ideali da cercare o creare per rendere l'habitat ottimale.


Costruire il capanno in buon punto di passo non basta a garantire il successo, l'appostamento deve essere curato nei particolari della mimetizzazione e deve garantire pasture per la sosta dei selvatici



Costruire la tesa su di un buon affilo di passo, come si farebbe per colombacci, non è sufficiente. In questa caccia a contare, non è il solo transito degli uccelli, occorrono condizioni idonee nell'ambiente limitrofo al capanno, che inducano i migratori a fare una sosta nel loro viaggio, e li portino a soffermarsi proprio in quei siti che abbiamo preparato per il loro arrivo.
Per questo diventano fondamentali l'esposizione della tesa e la presenza intorno alla stessa di pasture e posate particolarmente gradite.
In questo passaggio l'intuito e l'esperienza di cui sopra parlavamo giocano il loro ruolo fondamentale.



Fondamentale è l'esposizione dell'appostamento che non deve restare in luoghi sottomessi dove il canto dei richiami resterebbe attutito



Preventivamente occorre stabilire quali specie desideriamo insidiare, perchè il capanno ideale per tutti i turdidi è quasi impossibile da pretendere.
Un appostamento buono per tordi e merli non lo sarà altrettanto per sasselli e cesene.
Dobbiamo infatti tener conto delle abitudini di questi selvatici, simili, ma non uguali.
Per il merlo sarà più adatto un posto a vegetazione bassa e fitta, perchè questo selvatico diffidente, arriva dal basso svolazzando di cespuglio in cespuglio, concedendosi difficilmente alla vista in spazi aperti, cosa che invece non disdegna il tordo che spesso ama invece fermarsi a terra in luoghi prativi o restare immobile su alberi ad alto fusto come cerri o querce.
La cesena, di indole più gregaria, solitamente arriva in branco e predilige alberi alti su cui noi cacciatori andremo a porre i nostri “secchi”, posatoi puliti su cui attirarle e in cui concederci i tiri migliori. I tordi sasselli a seconda della stagione possono invece sostare sia nel folto che sui secchi.



I tiri ai turdidi da capanno si svolgono tutti in un range che non supera solitamente i 25 metri, ma possono capitarne anche di molto più vicini. Sono preferibili piccole cariche che non superino i 24 g di piombo. Qui il nuovo Browning B725 in calibro 20



Queste chiaramente sono linee di principio generali, che solo l'esperienza aiuterà a convalidare e volgere a proprio favore. Normalmente l'appostamento di pianura o di collina può essere ottimo per tordi e merli, meno per sasselli e raramente per le cesene.
Salendo di quota aumentano invece le possibilità di incontro per questi ultimi, riducendosi quelle per tordi e merli. Ogni specie infatti ha anche le proprie pasture predilette, inevitabilmente legate all'ambiente e al clima.
La presenza di uliveti e vigneti in prossimità del capanno sarà estremamente gradita ai tordi, mentre zone ricche di bacche come ginepro e prugnolo saranno preferite da sasselli e cesene.


Differente è l'ambiente che circonda un appostamento a seconda dei selvatici che si prediligono, per cesene e sasselli come in questo caso sono indispensabili alberi ad alto fusto come posatoi



Importante è che la nostra scelta non ricada su un sito ubicato nelle vicinanze di una linea di passo dove sono possibili poste per il tiro al volo; le fucilate infatti non solo deviano inevitabilmente i selvatici, ma li rendono comunque sospettosi e impossibili da avvicinare anche attraverso i richiami.
A proposito dei richiami, sono da evitare anche quei luoghi detti “sordi” che attutiscono il canto rendendolo poco diffuso e inefficace.
Per la caccia a sasselli e cesene, inoltre anche la visibilità dei cantori risulta importante, perchè è noto come i richiami alla vista dei loro consimili in volo siano stimolati al canto.


In questa caccia antica i fucili più utilizzati sono i classici basculanti, specie di piccoli calibri, sia per la mole dei selvatici, sia per la selezione del colpo in base alla distanza. Qui la nuova doppietta Franchi Esprit in calibro 20 e 28



Per la riuscita dei tiri nei momenti cruciali che in questa caccia coincidono con i primi albori è da tenere in alta considerazione l'illuminazione del luogo; è consigliabile infatti non porre il capanno in zone troppo sottomesse e ombreggianti.
Infine, non certamente per ordine di importanza è da considerare la raggiungibilità del luogo dell'appostamento.
Dato che le valutazioni vengono fatte in questi mesi primaverili o estivi, bisogna immaginare e prevedere le condizioni di percorribilità nei mesi invernali delle strade o sentieri che porterebbero al capanno, soprattutto in montagna.
Raggiungere il sito in auto è garanzia non solo di comodità, ma di sicurezza e minore stress per i richiami rispetto al “gabbiaio” a spalla, sicuramente più tradizionale, ma allo stesso tempo limitante.


In ogni caso consiglierei prima della scelta definitiva della costruzione di un appostamento fisso, di compiere sul luogo individuato, non solo sopralluoghi, ma anche qualche uscita con una postazione temporanea, sicuramente meno impegnativa, che ci consentirà di provare e valutare sul campo le soluzioni più adeguate.


 
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