Tutto quello che volete, ma resto convinto che se il meteo non ci è favorevole, indipendentemente che faccia freddo o meno, gli uccelli che migrano (contingenti più o meno numerosi in funzione della presenza di cibo in loco) vanno da un'altra parte, non ci sono balle. Le giornate brutte (e poi ci sarebbe da inquadrare cosa s'intende per brutte, tipo pioggerellina o pioggia battente e persistente) in cui gli uccelli passano ugualmente sono episodi rari che si verificano una, due volte nella vita, la normalità è ben diversa.

Be esatto..c'è anche da vedere cosa si intende per giornate brutte e periodi brutti..xchè un mese secco di pioggia battente è impossibile..ci saran sempre delle schiarite nel mezzo di qualche giorno..ed è normale che quelli che passano..passano in quei giorni..ma nn vuol dire di essere sotto forti anticicloni..io nn dico che il bel tempo nn serva..dico che il bel tempo nn basta..nn è sufficiente avere bel tempo x vedere migratori..ci vogliono anche altre condizioni..poi se per voi centra solo il bel tempo..bhe sono opinioni..mica nessuno se la prende..eheheh l'importante è che alal fine in un modo o nell'altro arrivino..tio questo ottobre è stato un bel mese..ma ci son state anche pioggie..e ho visto ottobri con meno acqua..e passar molti meno tordi..poi se guardiamo Lorenzo(zona alpi 72)da lui i tordi quest'anno si son visti pochi..allora cosa dovrebbe pensare..della questione bel tempo..!?? x me purtroppo nn basta quello
 
Io ero giovane...ricordo che però molte volte a novembre dicembre...quando nei pomeriggi dopo scuola andavo qui attorno a casa a farmi i giri in giro a kakari..vedevo grupetti di cesene anche dieci quindici che giravano..e la sera all'imbrunire che andavano a dormire nei boschi..ma ricordo anche di giornate uscite col nonno e nn se ne vedavamo manco a pagarle..ma nella mia mente resterà sempre impressa un fine gennaio l'ultima domenica di caccia.. nn ricordo l'anno preciso..ma sarà stato il 97/98 e la mattina volevo uscire a caccia..ma ovviamente le parole di mio padre erano sempre le solite(nn c'è più niente..da noi nn passano e balle varie)alal fine la mattina ci svegliammo e andai sul bosco con lui..e mi ripetè..vedi che n nc'è niente..da li partimmo poi per tornare a casa a mangiare..e nel tragitto sapevo che c'erano dei falsi loti e kaki..dove se arrivavano le cesene..si impasturavano..bhe alzai gli occhi..e feci con mio padre...e quelle cosa sono??!!e lui mi disse..gardene!!tornammo a casa..io nemmeno andai a mangiare..presi la fionda(9) e andai alla ricerca..con mio fratello,mentre lui andò a mangiare..ce n'erano a centinaia..e riusci a farne una..(felicità indescrivibile)poi il pomeriggio lui andò..ma io andai in discoteca..dato che le domeniche pomeriggio si andava la...mannaggia se tornassi indietro..di quella domenica pomeriggio nn ricordo niente..ma se restavo a casa..sarei qui a raccontare e ricordare la fine della storia..
 
[h=1]L'anticiclone faceva sembrare gli inverni più freddi, nebbia ridotta dal maltempo[/h][h=3]La nostra memoria sul tempo è troppo corta.[/h]In primo piano - 1 Dicembre 2014, ore 10.22
La vera novità degli ultimi inverni e degli autunni è stata la mancanza quasi totale di periodi anticiclonici, quelli che favorivano la serenità del cielo e la dispersione del calore durante la notte in atmosfera limpida, con conseguenti gelate e brinate nelle vallate.

Si accusava quell'anticiclone di essere un prodotto del global warming antropico, di portare nebbia cancerogena, desertificazione sulle Isole Maggiori, assenza di neve sulle Alpi, inversioni termiche che accumulavano ogni tipo di veleni nelle grandi aree urbane.

Le domeniche a piedi sono nate a causa degli anticicloni, così come le targhe alterne. E si diceva che tutto questo avrebbe comportato razionamenti idrici, piogge concentrate tutte in un brevissimo periodo e disastrose, mentre dal 2000 ad oggi è stata molto di più la pioggia a far parlare di sè che gli anticicloni.

Loro sembrano scomparsi, quei mostri da 70 giorni di bel tempo non si vedono più, ed è per questo che la nebbia si è ridotta, non solo perchè l'aria è diventata anche un filo meno inquinata, non solo perchè è in corso un'urbanizzazione e una cementificazione selvaggia, ma perchè è scomparso la grande protagonista degli anni 90: l'alta pressione.

E' logico a questo punto che, non essendo l'Italia a ridosso della Scandinavia e muovendosi il tempo da ovest ad est, ecco che a portare la pioggia ci pensano correnti miti e se le depressioni pescano aria calda dal deserto, ci scaldiamo e non poco, ma tanto.

La pioggia sta bagnando anche il nord Africa perchè in un mondo più caldo probabilmente anche loro potrebbero beneficiare di precipitazioni più abbondanti e vedere la vegetazione esplodere, il Sahara infatti non è sempre stato un deserto.

In un mondo più freddo certamente ci sarebbero altri vantaggi, ma anche altrettanti svantaggi, come abbiamo ripetuto più volte: il freddo porta con sè molte malattie, carestia, crisi economica per alcuni Stati, prosperità per altri che potrebbero esportare di più negli Stati costretti a rinunciare ad un certo tipo di coltivazioni, ma fa bene ai ghiacciai, al business degli sport invernali, ad evitare fenomeni estremi e distruzione di territori fragili.

Il caldo ci consentirebbe di risparmiare soldi per riscaldarci d'inverno, ma potrebbe favorire la diffusione di alcune malattie, fondere completamente i nostri ghiacciai, aiutare certe nazioni anche del nord Europa a coltivare prodotti al momento ancora impensabili, insomma l'elenco è lungo...

Quello che conta è capire che la situazione attuale di eccezionale mitezza è figlia di un vortice polare molto attivo, indomabile, di una grande instabilità nell'area mediterranea, favorita da un mare tiepidino e, come già detto, dalla mancanza dell'anticiclone, quello che durava settimane o mesi e trasformava la Valpadana e molti fondovalli alpini ed appenninici in autentiche ghiacciaie.

E' chiaro che così la sensazione di vivere l'inverno c'è tutta, sia pure non ovunque, ma era falsa, mentre non è detto che questa fase così dinamica ma mite, non prepari invece una svolta verso il freddo nel corso dei prossimi anni, causata da un vortice polare sempre più intenso ed esteso verso sud.





Autore : Alessio Grosso
 
in periodi di tempo stabile gli uccli migrano regolarmente...giorni più altri meno.col brutto empo è difficle.questo nove ha fatto 3 gg ai morti e altri 4-5 verso metà mese...chi più chi meno ts e ce li han visti.lasciamo perdere le microraltà dei singoli appostamenti...il discorso deve essere piu ampio e generale.
tempo bruto pure sulle coste mediterranee francesei..pochi ts concentratai nelle fasi stabile e cesene assenti...

per quanrto riguarda le invasioni dico che nel 2006( mi sembra)...anno ottimo di cesene(non nel mio capanno d allora..) la migrazione fu influenzata non dal gran freddo in est europa ma dal caldo anomalo che sciogliende neve e ghiaccio allagò le pianure costringendo le cesene presenti a fuggire..una volta finite le pasture in pianta avrebbero solo bevuto e non mangiato..
 
si Maurizio l'ho letto pure io...aggiungo che l'inverno è molto vicino e che freddo dalla rep ceca in su...da brividi quest'anno. aggiungo che gli anticicloni e il freddo vanno di pari passo...se arriva pioggia e correnti atlantiche oltre al brutto tempo non vedreemo migratori...non per il caldo ma per il brutto tempo. quando invece si presentano condizioni freddd con correnti prettamente da est che sono secche e non piovose generalmente avremo oltre a tempo migliore anche i migratori che si sposteranno naturalmente verso il mediterraneo sia per il bel tempo che li fa distribuire in aree piu grandi che perche l'alta pressione azzorriana, collegandosi con l'anticlone russo genera un canale preferenzaile che porta anche alle nostre latitudini aria fredda...non facile da spiegare scrivendo per un neofita del meteo come me
 

Turdus

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Io non cacciavo ancora, se non sul finire di quel decennio, ma com'erano quegli anni, venatoriamente parlando, dominati da anticicloni (autunno-invernali) che duravano mesi e mesi?
Perchè è indubbio che il meteo ci stia penalizzando da 7 anni (almeno) a questa parte che il clima è cambiato e potrebbe essere uno dei fattori per cui vediamo pressochè solo bottacci, ma non abbiamo la controprova che con un ritorno al passato, alle configurazioni bariche di fine millennio, non si vedrebbero ancora sasselli e cesene.
 
Be esatto..c'è anche da vedere cosa si intende per giornate brutte e periodi brutti..xchè un mese secco di pioggia battente è impossibile..ci saran sempre delle schiarite nel mezzo di qualche giorno..ed è normale che quelli che passano..passano in quei giorni..ma nn vuol dire di essere sotto forti anticicloni..io nn dico che il bel tempo nn serva..dico che il bel tempo nn basta..nn è sufficiente avere bel tempo x vedere migratori..ci vogliono anche altre condizioni..poi se per voi centra solo il bel tempo..bhe sono opinioni..mica nessuno se la prende..eheheh l'importante è che alal fine in un modo o nell'altro arrivino..tio questo ottobre è stato un bel mese..ma ci son state anche pioggie..e ho visto ottobri con meno acqua..e passar molti meno tordi..poi se guardiamo Lorenzo(zona alpi 72)da lui i tordi quest'anno si son visti pochi..allora cosa dovrebbe pensare..della questione bel tempo..!?? x me purtroppo nn basta quello

Chiarisco: il meteo, come avevo detto, non è la sola causa dell'avvenuta o mancata migrazione, ma se come quest'anno e come i 7 precedenti a fine Ottobre e Novembre si susseguono perturbazioni a nastro e nel contempo ad est fa bello, noi qui di uccelli non ne vedremo più. Il 2007 è stato l'ultimo anno di sasselli e cesene e guarda caso in quell'anno ci fu prevalenza di anticiclone per tutto Novembre. Non bastano 1-2 giorni di pausa del maltempo per sperare di vedere sasselli e cesene, ci vogliono delle configurazioni meteorologiche che prevedano anticiclone da noi e brutto ad est, magari con neve. Questo in linea generale, poi i casi limite ci saranno sempre, ma non sono la normalità.
 
Io parlando delle mie parti mi ricordo in particolare 3 annate , 1978 sasselli a valanga, 1985 si cacciava fino al 10 di marzo cesene da paura, a migliaia , eccezzionale anche il1999 per le cesene.Penso che annate del genere siano difficili da rivedere non foss'altro che le condizioni meteo portano a un riscaldamento progressivo e gli uccelli sono diminuiti, anche se la speranza e'l'ultima a morire
Saluti Sandro
 
Gli anni 90'dal punto di vista meteorologico non sono stati anni freddi, anzi, quindi credo che dal punto di vista venatorio, per quel che riguarda cesene e sasselli, non siano stati anni particolarmente prolifici (casi particolri a parte).
Personalmente credo che a livello meteorologico, quello che stiamo vivendo non sia altro che una fase ciclica, non determinata dall'influenza dell'uomo se non in alcune limitate zone (vedi per esempio le città dove indubbiamente i maggiori consumi energetici e la scomparsa delle aree verdi circostanti,ha generato un aumento termico sensibile, da qui l'idea delle persone che faccia sempre più caldo)
Tornando al discorso venatorio quindi, credo che questo sia collegato al meteo e di conseguenza quella che stiamo vivendo non è altro che una fase a noi sfavorevole. Ma non credo affatto che sarà sempre cosi...
Se non ci chiudono prima la caccia (problema secondo me ben più grande del meteo) vedrete che prima o poi torneranno sia i sasselli che le cesene (per quest'ultime non mi meraviglierei se già quest'anno fosse una annata diversa dalle ultime.......................)

Ciao
 
Infatti diego...anticiclone non vuol dire invasione di turdidi ma movimenti migratori normali...anno scorso 30ce circa questanno non so ancora...ma alcuni anni prima 80-100 ce in un anno le abbiamo fatte...annate normali...phre i 70,80 ts sono normali...non i 30,40 odierni.per le invasioni o migrazioni eccezionali bisogna aprire un post dei sogni....ahah
 
Bha..io penso che la migrazione sia molto più complessa di anticicloni e bel tempo..uguale passaggio..brutto tempo vuol dire nn passerà oco o niente..secondo me i fattori sono molti...tra cui anche il meteo ovviamente..ma mentre nelle cesene penso sia molto fondamentale (freddo e carenza di cibo)x gli altri nn saprei dire quanto influisce il meteo..e quanto influiscono altri valori..alcuni anche che magari manco conosciamo
 
Il fatto è che negli ultimi anni il freddo vero arriva tardi verso gennaio febbraio..e da li c'è l'arrivo delle cesene..xchè come dici tu il freddo influisce sul cibo...nei racconti di mio nonno..mi raccontava di freddo e nevicate a volte anche a ottobre novembre..quindi se il vero freddo arrivasse prima sia nel nord che da noi..magari avremmo più possibilità di vederne..poi tutte le distese di meli ecc..hanno anche essi contribuito a far arrivare e restare le cesene in certe zone..

Esistono studi scientifici che mostrano la correlazione tra autunni freddi e successivi inverni caldi o viceversa in area mediterranea.
Considerando comunque che il freddo viene sempre da nord o da nord/est, è ovvio che un ondata di freddo in autunno sul mediterraneo,significa quasi certamente, severa ondata di freddo nelle zone di provenienza dei nostri amici alati.
Però ripeto, sono pronto a scommettere carte alla mano, che se andiamo a vedere nel passato, 9 volte su 10 quando ha fatto freddo a ottobre o novembre, poi i mesi invernali spesso sono stati miti o dominati da anticicloni che grazie all'inversione termica, spesso in inverno portano temperature bassine in pianura (o nebbia tutto il giorno) ma allo stesso tempo, temperature miti in montagna.

Detto questo, visto che quest'anno abbiamo avuto ottobre e novembre miti, fatevi due conti sull'inverno:D

Tornando alla correlazione tra meteo e migrazione, credo che per i sasselli sia FONDAMENTALE il tempo nei giorni topici del passo ( dal 20/25 ottobre al 20 novembre circa) . In condizioni con venti da N/E e anticiclone sul mediterraneo, questi arriveranno anche da noi....altrimenti niente (e quest'anno ne ha dato nuovamente conferma...)

Per le cesene invece credo esistano molti altri fattori...clima e sopratutto pasture nelle zone di svernamento e le numerose piantagioni di mele che ritroviamo oggi molto più produttive rispetto ad un tempo sull'est europa o anche sul nord italia, non sono certo favorevoli all'arrivo di queste nel centro italia...
In parole povere, di cibo ne trovano talmente tanto per strada che serve un cataclisma per vederle come una volta:D

Ciao
 
Xebo.col bel tempo hai possibilita di veder migrare qualcosa...con tempo perennemente brutto come questo novembre...non vedrai julla...le cesene passano per altri lidi

Si sono d'accordo che col bel tempo le possibilità aumentino..ma penso solo sia uno dei vari tasselli che si debbano incastrare x far si che queste ultime passino da noi..altrimenti le vedremmo con un pò più di costanza se bastasse il bel tempo..anche xchè dove sono passate quest'anno!!??qua no, in romania nn ne vedono..io credo e sono convinto che ci vogliono eventi eccezionali freddo e neve....x vedere numeri di cesene..lo fu nell 85(ma io nn vidi..avevo solo 3 anni)lo fu nel 2012 ma ormai era troppo tardi(fine febbraio) ..e quelle le visi con i miei occhi... è anche vero che le cesene fanno il passo a novembre primi dicembre max..poi le si rivedono a fine gennaio o in caso di eventi freddi x spostamenti erratici....mentre x i sasselli io ne ho fatti molti di più dell'anno scorso(che nn vuol dire tanti)ma di più rispetto al mio numero dell'anno scorso..ma quello magari può essere anche grazie alla batteria migliorata..
 
Non conosco le tue zone ma gli anni normalk 5,6 8 cesene nei capanni dove caccio io erano laa normalita..il tutto coincideva si con periodi invernali generalmente piu freddi ma generalmente stabili....a nevicata di mezzomtero pure ma poi shbito sereno per alcuni giorni...
 
Io credo che nonostante il clima stia cambiando si tratta di cicli,come ciclici sono gli arrivi dei migratori invernali,nella mia memoria c è l 85,porto d armi da due anni e meleti invasi dalle cesene,ma qui in toscana arrivo' a -15,mi ricordo pero'intorno ai primi anni 90 un paio di anni di siccita tremenda,io perdevo le notti dietro ad un chiaro che non riuscivo a riempire per mancanza di acqua e il mio socio che si ostinava a fare spolli e rientri ai tordi,lo prendemmo in giro per un anno,non riusci a fare un tordo.....quest'anno poteva essere quello buono se le perturbazioni di novembre non avessero rovinato tutto,per quanto riguarda i bottacci,almeno da noi,è stato un ottobre da ricordare.......i ricordi si focalizzano spesso solo su quelli positivi,dimenticando le giornate vuote,che ci sono sempre state
Un saluto
 
Come ho già scritto caccio al capanno fin da bambino e prima di me porto le memorie di mio nonno che ha cacciato uccelli per quasi tutto il secolo scorso(era del 1899 e morì nel 1990 cacciando al capanno fino al 1988),periodi come questi ci sono sempre stati ricordo gli anni settanta in particolare nella seconda metà molto scarsi come migrazione,l'anno che ci fu il terremoto in friuli poi il più scarso che io abbia mai visto.Molto buoni gli anni 80 e anche gli anni 90 in particolare per i sasselli con il 1988 e il 1996 come i migliori.Gli ultimi 15 anni sono stati altalenanti vuoi per un periodo climatico non favorevole (io aspetterei a parlare di cambiamenti "epocali)vuoi per un mutamento delle condizioni ambientali nelle zone di provenienza di molti migratori.Gli anni che non passavano le cesene mio nonno mi raccontava sempre di un periodo molto lungo che andò dai primi anni 40 all'inizio dei 50 nei quali non passarono,poi arrivò il 54 che a parer suo fu il migliore di sempre e mi raccontava anche come ortolani,averle,zigoli,passere scopaiole una volta numerosissimi erano nel corso degli anni scomparsi.l'ortolano in particolare che fino alla fine degli anni 30 era più numeroso dei passeri(quelli di allora) scomparve nel giro di 2-3 anni.Penso che stiamo vivendo un periodo di transizione anche adesso,alcune specie anche se assiduamente cacciate sono in aumento,vedi bottacci e germani reali per esempio,altre anche se non più di interesse in netto calo,i passeri per esempio,quelle che poi sono aumentate a dismisura sono le specie "opportuniste"corvidi e storni per primi.

Concordo al 100% con la tua idea;)
 
Un piccolo stralcio di un articolo:Negli anni dal '50 al '70 dominavano le correnti di Tramontana e gli inverni erano mediamente freddi. La fine degli anni 80 e in parte gli anni 90 sono stati invece caratterizzati da inverni spesso miti, siccitosi e nebbiosi. Negli ultimi anni, ci sono state ondate di gelo più frequenti. L'anomalia dei questa situazione si spiega con un "aumento della frequenza delle alte pressioni in zona polare con conseguente discese di masse d'aria fredda verso le latitudini più basse. Alla base di questo potrebbe esserci da una parte la fusione del ghiaccio artico, - dall'altra l'attività solare bassa che inducono una modifica del modello di circolazione invernale.

Secondo me e' un discorso ciclico, gli uccelli ci sono e sempre ci saranno, come dimostrato negli anni e' sempre una storia a se che regala in taluni casi enormi soddisfazioni e in altre circostanze minori soddisfazioni, importante e' essere sempre pronti cercando di carpire al massimo tutti i mutamenti ambientali verificatosi da quegli anni ad oggi che magari hanno influito maggiormente sull'habitat dei migratori ed al quale noi dobbiamo abituarci ......
 
Esistono studi scientifici che mostrano la correlazione tra autunni freddi e successivi inverni caldi o viceversa in area mediterranea.
Considerando comunque che il freddo viene sempre da nord o da nord/est, è ovvio che un ondata di freddo in autunno sul mediterraneo,significa quasi certamente, severa ondata di freddo nelle zone di provenienza dei nostri amici alati.
Però ripeto, sono pronto a scommettere carte alla mano, che se andiamo a vedere nel passato, 9 volte su 10 quando ha fatto freddo a ottobre o novembre, poi i mesi invernali spesso sono stati miti o dominati da anticicloni che grazie all'inversione termica, spesso in inverno portano temperature bassine in pianura (o nebbia tutto il giorno) ma allo stesso tempo, temperature miti in montagna.

Detto questo, visto che quest'anno abbiamo avuto ottobre e novembre miti, fatevi due conti sull'inverno:D

Tornando alla correlazione tra meteo e migrazione, credo che per i sasselli sia FONDAMENTALE il tempo nei giorni topici del passo ( dal 20/25 ottobre al 20 novembre circa) . In condizioni con venti da N/E e anticiclone sul mediterraneo, questi arriveranno anche da noi....altrimenti niente (e quest'anno ne ha dato nuovamente conferma...)

Per le cesene invece credo esistano molti altri fattori...clima e sopratutto pasture nelle zone di svernamento e le numerose piantagioni di mele che ritroviamo oggi molto più produttive rispetto ad un tempo sull'est europa o anche sul nord italia, non sono certo favorevoli all'arrivo di queste nel centro italia...
In parole povere, di cibo ne trovano talmente tanto per strada che serve un cataclisma per vederle come una volta:D

Ciao

Ho visto..già dalla settimana prox le cose dovrebbero cambiare..anche se sono convinto che se il freddo arrivava prima..sarebbe stato meglio x ce e sax..ma alla fine sarà sempre la solita..tb che ogni anno più o meno si fan sempre vedere..ts e ce si avranno ancora anni buoni..come annate che nn si vedranno..ovviamente le annate buone saran sempre meno rispetto a quelle scarse purtroppo
 
Ricordo che negli anni novanta,senza andare troppo dietro negli anni,nel viale che mi conduceva sulla strada principale quando andavo a scuola trovavo tutto ghiacciato,si congelava pure l'acqua nei tubi che tenevo in giardino.Adesso sono anni che non vedo una gelata tranne qualche giorno tra gennaio e febbraio,fa troppo caldo e penso che qualcosa nel clima è cambiato.
Non credo che le varie conferenze internazionali sui cambiamenti climatici li facciano per perdere tempo e denaro.
 
Oddio non concordo sul fatto che negli ultimi anni non ci siano stati inverni anticiclonici...anzi....

Mah, dal 2007 in poi ha sempre piovuto tra fine Ottobre e Novembre/Dicembre e per settimane intere il canale che porta gli uccelli in Italia è sempre stato chiuso. In contrapposizione, ad est ha fatto bello e caldo, ergo i migratori non si spostano e se anche facesse freddo si spostano verso sud est trovando alta pressione.
Poi che ci siano inverni con anticiclone (a dir il vero non ne ricordo), ma da Gennaio in poi, a noi non serve. A noi, peraltro, serve un autunno bello e possibilmente un po' più fresco di quello degli ultimi anni, l'inverno per noi è già troppo in là.
 
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