perchè nn passano più!!o così sembra!!!

l anno scorso mi ha raccontato un vecchio cacciatore di 89 anni che suo nonno aveva il roccolo.un anno,si parla dei primi 900, gli piombano dentro nella rete 11 uccelli grossi,piu' grossi dei merli ma piu colorati....era la prima volta che li vedeva,non li conosceva,nonostante lui allora circa 60 enne fossero 50 anni che andava al roccolo coi suoi avi.ebbene poi scopri fossero le prime cesene che aveva visto nella sua vita.9 anni dopo quel fatto,una mattina con nevischio e freddo ne prese 260 ripeto 260 in una sola mattina.e poi a seguire anni si e anni no.questo forse a dimostrare il fatto che anche per i migratori e' una questione di cicli.saluti
 
però il fattore habitat gioca un ruolo fondamentale nella migrazione dei nostri ucceli...anche i tordi mi raccontavano una volta,le maggior fucilate le facevano all'alba con tutta roba che si fermava..alle otto e mezza andavan gia a casa con ottimi carnieri,mentre ora li fai si ottimi carnieri ma devi restare fino a mezzogiorno...qui tio c'erano molti vignali..xchè tutti una vota avevano le vigne e c'erano valanghe di tordi fermi durante il passo..ora i contadini nn ci son più i vignali son diventati o cami abbandonati pieni di rovi o boschi o prati...ovviamente tutte le centinaia di tordi che si fermavano ora van via dritti..e questo influisce molto nel carniere..xchè se contiamo tutti i km2 che son andati abbandonati tutte le migliaia di vigne tolte ecc ecc..vuol dire che i migliaia di tordi che si fermavano una volta ora nn si ferman più...parlo sempre x le mie zone ovviamente..riporto queste esperienze
 
beh..maurizio la coldiretti non conta da dove viene la legna...quasi tutta dal centro italia..anche se poca rispetto al pellet e pure questo non vien fatto con la legna della lombardia..magari ritornassero i boscaioli...
 
quoto i tb e fringuelli più o meno li vedrai sempre perchè sono migratori...si muovono secondo il fotoperiodo...al diminuir della luce partono..mentre per gli altri è tutto un concatenarsi di eventi...se tutto va per il meglio arrivano se no non si vede nulla...chiare che se nidificassero un po' anche sulle alpi qualcosa in più si vedrebbe..ma non è certo..vedasi cesene...nidificano eccome sulle alpi eppure non le vediamo lo stesso....
 
Ieri ero a pranzo da amici e casualmente c'era un signore della mia età ex capannista che mi raccontava che in 30 anni di licenze, nel 2005, vide così tante cesene da far paura, un anno straordinario, l'unico della sua vita venatoria.
 
l anno scorso mi ha raccontato un vecchio cacciatore di 89 anni che suo nonno aveva il roccolo.un anno,si parla dei primi 900, gli piombano dentro nella rete 11 uccelli grossi,piu' grossi dei merli ma piu colorati....era la prima volta che li vedeva,non li conosceva,nonostante lui allora circa 60 enne fossero 50 anni che andava al roccolo coi suoi avi.ebbene poi scopri fossero le prime cesene che aveva visto nella sua vita.9 anni dopo quel fatto,una mattina con nevischio e freddo ne prese 260 ripeto 260 in una sola mattina.e poi a seguire anni si e anni no.questo forse a dimostrare il fatto che anche per i migratori e' una questione di cicli.saluti

anche questa è una notizia molto ma molto importante dal mio punto di vista..
 
Le grandi migrazioni già sul finire del secolo sono diminuite " Il vedere perennemente innumerevoli uccelli di passo senza che apparisse diminuito il loro numero, ha fatto in modo di scialare uccidendone a milioni" e la mancanza di tranquillità dovuta allo sviluppo urbano ha fatto il resto. I migratori possono essere in maniera più o meno regolare o accidentale, alcuni sono erranti più che migratori veri e propri, allo stesso modo specie sedentarie considerate migratici, i migratori tipici sono la maggior parte dell'avifauna Europea in particolare Italiana. Chi sono, sono quegli uccelli che percorrono superfici del globo terrestre spostandosi da latitudini circumpolari a latitudini equatoriali e viceversa. Ogni massa migrante è formata da un grande numero di colonie o gruppi ciascuno con la propria area abitativa che magari trovandosi lungo il percorso della migrazione viene stimolata dal transito dei consimili. In questo viaggio da nord a sud e da sud a nord, la grandissima parte degli uccelli segue dei percorsi che non sono come spesso creduto più o meno dritti o lineari, ma d'autunno c'è una sensibile deviazione verso ovest formando così una diagonale a sud-ovest in primavera al contrario quindi da sud-ovest a nord-est. Queste deviazioni imposte dal moto rotatorio terrestre sono da considerare per le questioni inerenti la caccia, che le vere direttrici superano quei pregiudizi radicati nord sud secondo la penisola così allungata. Da i miei riscontri sul campo insieme ad altri le linee di spostamento dei migratori si concentravano in particolare in Toscana e Piemonte, grazie a rapidi e organizzati spostamenti "potei così constatare in modo diretto la contemporaneità delle apparizioni nelle due regioni, malgrado la differenza di latitudine, confortando le mie constatazioni con quelle di altri osservatori e di molti proprietari di tese e uccelliere" Il movimento trasversale del fronte veniva confermato da osservazioni locali e non e come obbiettivo il mar mediterraneo con le fasce di terra che lo circondano. In questo grande territorio di volo è possibile distinguere tre grandi zone come le più frequentate:
una zona orientale, tra l'Asia minore e la costa Egiziana,
una zona centrale fra l'Italia e la Tunisia,
una zona occidentale, tra la penisola Iberica e la coste Marocchine
continua............
-Diminuzione dell'avifauna europea ad inizio novecento- Giacinto Martorelli, 1855-1917 (ornitologo e cacciatore)
 
Ribadisco anche io che un anziano cacciatore mi raccontava come prima delle seconda guerra mondiale era raro vedere le cesene , poi dagli anni 60 in poi per 30 anni quasi tutti gli anni c'erano grossi arrivi ...

Il perché non lo so ..
 
per me la risposta è solo una...il clima...se ricominciasse a fare gli inverni di 30 anni fà non avremmo manco aperto stà discussione....ovviamente intendo nei loro luoghi non qui....

Sono pienamente daccordo, i miei posti rispetto a 10-15 anni fa non sono mutati tanto (parlo delle montagne dove vado a sasselli e cesene), erano boschi prima e boschi si faggio sono ora la strada che porta sopra era presente già dall'80...per me è il clima che è mutato rendendo magari le nostre zone meno favorevoli o favorevoli come dove si riproducono..
 
e un'altra cosa constatavo nelle mie zone..che bottacci e fringuelli(uccelli che nidificano bene anche nelle nostre montagne) pochi o tanti ma ogni anno se ne vedono..mentre peppole sasselli e cesene..che nn nidificano molto nelle nostre montagne forse più le ultime rispetto ai primi due..vanno ad annate..anche x le peppole ci sono anni che se ne vedono migliaia mentre come quest'anno che io la avrò sentite 2 volte..allora mi chiedo se magari molti tordi e fringuelli che vediamo siano quelli delle nostre zone..mentre x vedere quelli stranieri vanno ad annate (in base al clima)..altrimenti xchè fringuelli e tordi(di quelli stranieri passano di qui,mentre x esempio le peppole si vedon ad annate? è così impossibile che i tordi e fringuelli che vediamo siano x la maggior parte quelli delle nostre montagne?)
 
sul fattore abitat concordo..molte zone verdi sono sparite a favore del cemento..in montagna almeno qui son 50anni e + che non taglian la legna...se non piccoli pezzettini a ridosso dei paesi efuori giro dai turdidi in particolare....il guaio è che alcune speci passano e non si fermano..lo dicevo oggi ad un amico..bosco basso pasture in evidenza..uccelli che pernottavano..ora ci son solo maiali...
ciao
 
i sasselli passano sempre, passano o alti o da un'altra parte, essendo per la maggior parte migratori biologici.Discorso diverso e' quello delle cesene che essendo un migratore metereologico finche' trova cibo dai suoi areali non si muove.
 
i sasselli passano sempre, passano o alti o da un'altra parte, essendo per la maggior parte migratori biologici.Discorso diverso e' quello delle cesene che essendo un migratore metereologico finche' trova cibo dai suoi areali non si muove.
Hai ragione però perchè in Montenegro ora è pieno di cesene e da noi no anche se la latitudine è pressapoco la stessa?
 
e un'altra cosa constatavo nelle mie zone..che bottacci e fringuelli(uccelli che nidificano bene anche nelle nostre montagne) pochi o tanti ma ogni anno se ne vedono..mentre peppole sasselli e cesene..che nn nidificano molto nelle nostre montagne forse più le ultime rispetto ai primi due..vanno ad annate..anche x le peppole ci sono anni che se ne vedono migliaia mentre come quest'anno che io la avrò sentite 2 volte..allora mi chiedo se magari molti tordi e fringuelli che vediamo siano quelli delle nostre zone..mentre x vedere quelli stranieri vanno ad annate (in base al clima)..altrimenti xchè fringuelli e tordi(di quelli stranieri passano di qui,mentre x esempio le peppole si vedon ad annate? è così impossibile che i tordi e fringuelli che vediamo siano x la maggior parte quelli delle nostre montagne?)
non li vedi perche' non ne passano ed hanno altre linee di migrazione.sasselli e peppole non nidificano manco per sogno sulle alpi.si e' impossibile che siano quelli alpini.saluti
 
i sasselli passano sempre, passano o alti o da un'altra parte, essendo per la maggior parte migratori biologici.Discorso diverso e' quello delle cesene che essendo un migratore metereologico finche' trova cibo dai suoi areali non si muove.
mi hai preceduto..mirco..infatti anni indietro a 100km da me si son fatti vedere e bene..e pure l'anno scorso..ma qui quasi nulla...
 

xebo

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Propongo (umilmente) di aprire una vera discussione in merito ,senza dover inquinare troppo (radio capanno) su questo argomento;Sasselli e cesene xchè nn si fan più vedere??!!o così sembra!potremmo stare ore seduti al bar a parlarne e ognuno con la propria teoria chi più giusta chi meno..ma tutte vere e false, xchè la verità la san solo loro!!...anche se devo dire che nel 2012/11 nn ricordo a marzo vidi migliaia di cesene mai viste..e ricordo anche il 2005 che manco i vecchi avevano visto una stagione come quella ed era novembre..
Cmq io dico la mia parlando x le mie zone..penso che sia sasselli ma sopratutto le cesene amano cmq i pascoli..i nostri boschi ,mi raccontava mio nonno ,una volta manco esistevano era tutto coltivato a campo/pascolo..e le poche piante che lasciavano su erano piante da frutto(falsi loti sprbi montani ecc,) dove all'inverno arrivavano cesene e sasselli e ne facevano veramente tanti..facevano più sasselli e cesene che tordi..ora quei pascoli nn ci son più..c'è solo bosco carpine frassine faggi ecc ecc.cosa devono venir a fare li le cesene..a mangiar cosa..le campagne sono diventate distese di fabbriche..o con una agricoltura intensiva e di solo poche varieta...secondo me uno dei problemi principali è il fattore ambientale che da noi nn ci son più delle condizioni ottimale x passare(e gli uccelli nn son stupidi)sanno dove migrare...qui abbiamo migliaia di km2 di ex pascoli abbandonati..diventati boschi e infatti fringuelli ce ne sono sempre in abbondanza xchè e il loro habitat..e un'altra considerazione avevo..che le cesene che passavano solitamente ad ottobre primi nov potevano essere quelle delle nostre alpi..mentre per avere quelle più distanti bisogna aspettare che il tempo cambi ad est..e che le pasture siano scarse ecc..anche xchè qua arrivano solo alla fine quando nn c'è più niente in giro e allora vanno sulle edere(che riccolegandoci al discorso iniziale)ora nei boschi abbandonati abbondano proprio xchè abbandonati e diventa quella l'unica fonte di cibo..se poi vogliamo aggiungere tutte le distese di meli in trentino che quando arrivano trovano il ben di Dio!una volta mi raccantavano che nei ginepri sasselli e cesene si ingozzavano..mentre ora neanche li guardano e nel mio capanno è pieno..manco con la neve pure loro al giorno d'oggi, come noi ,trovan di meglio da mangiare...mica son sceme a venir qui a far la fame...questa è una mia considerazione..giusta o abagliata che sia..la verità ce la diran loro domani mattina al bait quando ci verran a trovare..(se la discussione è un doppione,chiedo ai moderatori di toglierla scusandomi anticipatamente)
 
Ieri ero a pranzo da amici e casualmente c'era un signore della mia età ex capannista che mi raccontava che in 30 anni di licenze, nel 2005, vide così tante cesene da far paura, un anno straordinario, l'unico della sua vita venatoria.

Esatto infatti all'inizio avevo citato questo anno che anche qui fu una cosa immaginabile..però il lato positivo è che nn serve tornar indietro di mille anni...ma anche di pochi..quindi x gli anni futuri la speranza c'è sempre..come ricordo dei fine di gennaio veramente proficui..quindi fino al 31 gennaio tutto è ancora possibile(x le cesene ovviamente)
 
Senza ombra di dubbi il problema e' solo il clima. Siamo al 18 di novembre e non ho usato ancora la giacca. Troppo Troppo caldo anche se io ci spero ancora nelle Cesene.
 
Un tempo si seminava il grano, giunto a maturazione veniva raccolto e il terreno veniva lasciato riposare fino all'anno successivo per una nuova semina. Questo almeno ho studiato quando esisteva ancora il corso di tecnologia rurale, che peraltro mi piaceva molto.
Adesso non appena raccolto si fresa, si scassa, si vanga e si rigira la terra.
Ci adreste voi a mangiare a una festa dove il buffet non c'è?

Chiaro che poi meteo e temperature fanno il resto.
 
non li vedi perche' non ne passano ed hanno altre linee di migrazione.sasselli e peppole non nidificano manco per sogno sulle alpi.si e' impossibile che siano quelli alpini.saluti

appunto xchè sasselli e peppole nn nidificano nelle alpi nn li vediamo ogni anno..mentre fringuelli e tordi ci nidificano bene e quelli li vediamo ogni anno...la mia teoria voleva essere quella..che certe specie le vediamo ugualmente xchè nn abbiamo il bisogno di entrate dai paesi esteri..mentre certe altre nn le vediamo xchè se le condizioni meteo in giro x l'europa nn sono favorevoli migrano in altre zone o migrano meno addirittura...nel senso che se peppole e sasselli nidificassero nelle alpi come tordi e fringuelli ne vedremmo sicuramente molti di più..
 
appunto xchè sasselli e peppole nn nidificano nelle alpi nn li vediamo ogni anno..mentre fringuelli e tordi ci nidificano bene e quelli li vediamo ogni anno...la mia teoria voleva essere quella..che certe specie le vediamo ugualmente xchè nn abbiamo il bisogno di entrate dai paesi esteri..mentre certe altre nn le vediamo xchè se le condizioni meteo in giro x l'europa nn sono favorevoli migrano in altre zone o migrano meno addirittura...nel senso che se peppole e sasselli nidificassero nelle alpi come tordi e fringuelli ne vedremmo sicuramente molti di più..
stai sicuro che i tordi che sono entrati il 2-3 ottobre non sono quelli delle alpi perche ne sono entrati una infinita'.erano quelli esteri.ripeto quelli che non vedi passare e' perche' seguono altre rotte di migrazione,vedi sasselli questo anno.le cesene invece non si muovono da la finche' non sono obbligate a partire.ciao
 
beh..maurizio la coldiretti non conta da dove viene la legna...quasi tutta dal centro italia..anche se poca rispetto al pellet e pure questo non vien fatto con la legna della lombardia..magari ritornassero i boscaioli...

si ma poi il fatto nn è solo di tagliar il bosco..xchè anche qui si taglia..ma poi ricrescono piante e rovi...una volta i boschi qui erano pochi e coltivati a pascolo...poche piante e tanto pascolo..mi raccontavano di mio bisnonno(che cacciava con il fucile a bachetta)che in stalla aveva anche 15 beccacce appese...quindi vuol dire che max in una settimana le faceva...e senza cane..andavano a trovarle xchè sapevano gia dove pascolavano..e c'è n'erano in abbondanza..ma l'ambiente era tutt'altro rispetto ad ora
 
L'assurdo dell'articolo è che con tutto il territorio boschivo che abbiamo in Italia, andiamo a comprare legna e sottoprodotti all'estero!!!
D'altronde se i divieti (verdi, ambientalisti) e gli ostacoli (mancanza di strade ecc) per tagliare legna sono imperanti, compri dove hanno una visione dell'ambiente aperta, costruttiva e remunerativa.
 
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