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Re: Come vi trovate con il fotoperiodo
rigoletto per le more mi trovi d'accordo...
rigoletto per le more mi trovi d'accordo...
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Signori chiariamo che una verita' assoluta non si potra' mai trovare.C'e' a chi piace le bionde e a chi le more, ma un'assioma non c'e'.
Ora cosa cerchiamo tutti? Anilamli in salute e che cantino a tempo debito.
Bene, chi trova la formula con il foto ben per lui, io la trovo con la tradizionale e seguo quella strada.Non per questo la ritengo al verita' assoluta anzi.
Saluti!
Per quel che diceva rigoletto sulla luce in chiusa concordo, ma c'e' una controindicazione a darne cosi' tanta ad animali di prima chiusa che magari son saliti un po' troppo in primavera.Con animali di seconda chiusa, 3 o 4 ore si possono dare tranquillamente, merli e prispoloni a parte, per quelli ce ne vuole molta meno.
Che bel confronto, fatto non tanto per la ricerca della verità, ma per la conoscenza che porta poi alla capacità di elaborare. Per quello già detto si può dedurre che il funzionamento dell' ipofisi non è del tutto autonomo, ma è anche in relazione con i mutamenti ciclici dell' ambiente e materia che ci riguarda più da vicino con la luce, gestita con tradizionale o foto, essendo cosa certa e dimostrata che le variazioni di illuminazione agiscono sulle ghiandole sessuali tramite l'ipofisi. La cosa più straordinaria è che la luce sembra agisca tramite la regione orbitale, sia con l'occhio e la retina ma anche per vie indirette. Gli scienziati hanno constatato che uccelli privati di occhi reagiscono come quelli che li hanno, perchè le carni sono direttamente penetrabili dalla luce e quindi c'è un riflesso opto-ipofiso-sessuale con l'occhio, o un riflesso encefalo-ipofiso-sessuale tramite l' encefalo. Concludendo il ciclo ipofisario è un insieme fra cicli interni per lo più ancora sconosciuti nelle modalità e da influenze esterne tra cui la più importante è la variazione annuale di luce su cui noi possiamo intervenire ognuno chiaramente con la maniera che più gli piacerà.
Penso che il 99% di chi ha abbracciato questa tecnica (con tutte le sue varianti), non possa che esserne soddisfatto.
Semplicemente per questioni di praticità.Con un paio di stanze riesco a gestire 3 batterie distinte, poi sinceramente gli animali mi cantano da far paura.Non vedo perche' dovrei cambiare.Per quanto riguarda chi sostiene che la tradizionale nuoccia ai richiami, posso dire che ho animali di piu' di 12-13 anni quindi penso non sia un problema.
Ovvio che la nostra chiusa non e' piu' l tradizionale di una volta ma e' ibrida, io lascio un'oretta di luce pure in chiusa.Penso che la differenza la faccia la cura e l'igene per quel che riguarda la longevità.
Personalmente trovo più pratico il fotoSemplicemente per questioni di praticità.Con un paio di stanze riesco a gestire 3 batterie distinte, poi sinceramente gli animali mi cantano da far paura.Non vedo perche' dovrei cambiare.Per quanto riguarda chi sostiene che la tradizionale nuoccia ai richiami, posso dire che ho animali di piu' di 12-13 anni quindi penso non sia un problema.
Ovvio che la nostra chiusa non e' piu' l tradizionale di una volta ma e' ibrida, io lascio un'oretta di luce pure in chiusa.Penso che la differenza la faccia la cura e l'igene per quel che riguarda la longevità.
Giovane amico posso parlare delle mie esperienze avendo già detto che il sistema della luce è nettamente superiore. Premetto che gli insuccessi (a prescindere dal soggetto) siano dovuti anche a una cattiva gestione, (della luce) alla temperatura, ad una alimentazione sbagliata o scarsa igiene o poca tranquillità cose del resto già scontate. Se si esclude il Toschi con pubblicazioni del 1939 (stesso anno del T.U.)non esistevano informazioni e studi specifici sugli uccelli, è negli anni 70' che con la prefazione e traduzione di Pier Carlo Santini arriva in Italia il libro ' La Migrazione degli Uccelli' di Jean Dorst un libro che possiedo e ho avidamente letto che portava chiarimenti su molti interrogativi in materia di migrazione, sull'impulso fisiologico e sui problemi dell' orientamento. E' di quegli anni pur esercitando tutti i tipi di cacce (cani, lago, capanno,ecc) una mia debolezza quasi maniacale era per i sasselli e da li con i miei amici i primi tentativi con subito riscontro positivo tanto che la mia cucina fu progettata allora per ospitare i sasselli, (con anche assenzio-approvazione) come ha constatato un assiduo frequentatore di questo forum. A grandi linee l'uccello ha un meccanismo ben regolato e le modificazioni fisiologiche sono alla diretta dipendenza dell'apparato endocrino e l'ipofisi la ghiandola più importante che regola il funzionamento delle altre ghiandole, stimola il metabolismo e agisce sulla tiroide e sulle gonadi. Questa ghiandola (ipofisi) è Certamente sensibile alle variazioni di luce che agisce su tutto l' organismo in particolare tiroide, gonadi, ipotalamo e fa maturare gli organi riproduttivi con segnali chimici non molto lontani dai nostri, per prepararsi alla riproduzione e gli impulsi amorosi sono il segnale di entrata in amore che porta alla conquista e difesa del territorio con il canto, anche al confronto-scontro con gli altri maschi per attirare le femmine e comunque un uccello che canta sta bene è sempre un segnale di benessere. (e non dalla rabbia come si dice)
anche io appena ho saputo del foto mi son buttato immediatamente beretti tabella sassello per il momento, e da quando sono iscritto qui ho imparato tantissime cose nuove, non passerei alla tradizionale per nulla , per i richiami e' stata una manna questa invenzione secondo me ci son tantissimi pro e pochi o nulli contro
sarebbe interessante chi non l'ha abbracciata perchè non lo fa, se solo per questioni pratiche o "di tradizione", o perchè effettivamente si trova meglio....forse però di questo già se ne è discusso..