E' una domanda interessante, per conoscerne il pensiero venatorio. Senza dubbio conta la qualità del soggetto, tordi silenti che alla vista di un simile attaccano un verso irresistibile, neanche tanto bello ma efficace per il fine, soggetti di un canto ininterrotto che magari quando passa un suo simile lo trascurano o addirittura si zittiscono. E ancora l' eterno dilemma, è meglio il canto di Pavarotti o Giovanotti la grande qualità, o la capacità di meglio proporsi ad una platea più vasta ? Gli zillatori, anche questa categoria non è esente da eccellenze e mediocrità, se hai un tordo che zilla a buio ai simili è di gran pregio, figuriamoci di giorno, li scopre li vuole li chiama comunque funzionale, non come quello che presta servizio alla cassetta e ogni tanto alza la testa per uno zillo che assomiglia più a uno zchiac tanto per fare presenza. Non solo contano i tordi di verso (buoni) e gli zillatori ( buoni) ma conta anche il periodo di caccia, l' inizio della migrazione è marcato da soggetti più creduloni per i versi, via via che il passo arriva alla fine si ha a che fare con soggetti sempre più smaliziati che magari preferiscono lo zillo. Aggiungo avendolo vissuto che quando arrivava il periodo del rimonto febbraio-marzo e si poteva cacciare i versi erano nettamente superiori, i giovani maschi ingabbiati alla discesa, facevano il loro dovere di attrazione sui simili e i tordi erano molto creduloni mossi naturalmente dal loro prossimo stato di estro.