Re: Pioggia e richiami

Penso di non essere contraddetto, nell'affermare che è consuetudine non far prendere la pioggia ai richiami durante la fase di utilizzo al capanno, perchè, così si dice, influirebbe negativamente sull'estro e conseguentemente sul canto. In giornate come questa, dove sta piovendo a dirotto, è tutto un cantar di merli che dall'alto dei loro scranni preferiti, ci deliziano con il loro verso, apparentemente indifferenti alle condizioni meteo.
Ora la domanda sorge spontanea: è la relazione "condizione di cattività" / "pioggia" che può dare esiti negativi o è un falso mito da sfatare "Mythbuster"?

Maurizio

non dimenticarti maurizio che al capanno si va' in inverno, non a giugno, e magari di far bagnare i richiami con temperature piu' basse non e' il caso........
anche se e' vero che quelli liberi non hanno l' ombrello, ma un conto e' poter svolazzare, altra cosa rimaner fermi in gabbia sotto la pioggia.
probabilmente e' piu' un problema nostro che loro, ma preferisco tenerli all' asciutto.
 
Re: Pioggia e richiami

ovviamente si evita potendo..però concordo sul fatto che a inizio estro sono + sensibili ..mentre uno già in "tromba" lo puoi anche annaffiare che il giorno dopo asciutto va come prima...
per la mia esperienza i ts sono i + resistenti mentre le ce e i tb sono dei "carognoni..." ad esempio le cesene col gelo vanno indietro ...poi quando si rialza un po la temperatura si svegliano un po
...

Infatti.. Non so se sia una mia idea ma quando piove i sasselli hanno un pelino di marcia in più.
 
Re: Pioggia e richiami

A mio parere è solo un fattore di estro. Mi spiego meglio. Prova a lasciare sotto la pioggia un uccello che ha appena iniziato l'estro e prova con uno che è in estro completo. Vedrai che il primo molto probabilmente non canterà più o perlomeno non in tempi brevi e all'altro non gli è successo nulla. Poi come dice Lorenzo la temperatura incide. Quindi alla fin fine all'asciutto credo stiano meglio ;)
 
Re: Pioggia e richiami

in primavera molte volte' e' piu' utile che dannoso.Guardate per esempio le cove, hanno bisogno di pioggia altrimenti i risultati non son buoni....
A ottobre e diverso il discorso.Vero pure come accennato sopra, sia quel che riguarda il pieno estro, sia quel che riguarda l'impermeabilita' maggior di un'animale selvatico.
Ricordo come sia vecchi roccolatori che frequentatori delle fiere canore, erano soliti (specialmente con i merli) bagnare il pavimento della stanza, secondo loro molto utile all'estro.
Personalmente li tengo lontano da qualsiasi fonte di umidita'.Come dice Francesco molte volte la nebbia da fastidio, ma basta coprire le gabbie.
 
Re: Pioggia e richiami

sono d'accordo con le vostre opinioni ,avete mai visto che al rientro da una mattina di caccia con temperature anche piuttosto basse loro fanno il bagno fregandosene del gelo ,quando sono in estro non li ferma nessuno ,anche per me' il merlo e' dei piu' resistenti ciao
 
Re: Pioggia e richiami

concordo con quello detto da rinaldo e mattia (rosso 91), sono anche d accordo con angelo sul vento sono molti i fattori che influenzano l'atteggiamento dei nostri cantori e aggiungo anche questa quelli che secondo me non risentono quasi per niente di queste condizioni sono i merli che cantano in qualsiasi condizioni se si mette un merlo nella sua gabbia con la tela messo in un posto leggermente riparato lui canta con acqua vento nebbia freddo gelo e compagnia bella è un carro armato il merlo........
 
Re: Pioggia e richiami

concordo con quello detto da rinaldo e mattia (rosso 91), sono anche d accordo con angelo sul vento sono molti i fattori che influenzano l'atteggiamento dei nostri cantori e aggiungo anche questa quelli che secondo me non risentono quasi per niente di queste condizioni sono i merli che cantano in qualsiasi condizioni se si mette un merlo nella sua gabbia con la tela messo in un posto leggermente riparato lui canta con acqua vento nebbia freddo gelo e compagnia bella è un carro armato il merlo........

Quoto in pieno!.
 
Re: Pioggia e richiami

concordo con quello detto da rinaldo e mattia (rosso 91), sono anche d accordo con angelo sul vento sono molti i fattori che influenzano l'atteggiamento dei nostri cantori e aggiungo anche questa quelli che secondo me non risentono quasi per niente di queste condizioni sono i merli che cantano in qualsiasi condizioni se si mette un merlo nella sua gabbia con la tela messo in un posto leggermente riparato lui canta con acqua vento nebbia freddo gelo e compagnia bella è un carro armato il merlo........

Partendo dal presupposto che al capanno i miei richiami sono sempre al riparato e posizionati in gabbie di rete chiuse con uno sportello per evitare anche l'intervento dei rapaci,molto presenti nella mia zona di caccia, il merlo anche secondo me è la specie più resistente, solo raramente da problemi...
 
Re: Pioggia e richiami

Penso di non essere contraddetto, nell'affermare che è consuetudine non far prendere la pioggia ai richiami durante la fase di utilizzo al capanno, perchè, così si dice, influirebbe negativamente sull'estro e conseguentemente sul canto. In giornate come questa, dove sta piovendo a dirotto, è tutto un cantar di merli che dall'alto dei loro scranni preferiti, ci deliziano con il loro verso, apparentemente indifferenti alle condizioni meteo.
Ora la domanda sorge spontanea: è la relazione "condizione di cattività" / "pioggia" che può dare esiti negativi o è un falso mito da sfatare "Mythbuster"?

Maurizio

Io ho un idea diversa, si l'acqua e la nebbia, ma il nemico peggiore dei nostri ausiliari a capanno e l'aria... non sò precisamente perchè ma nel capanno dove andavo prima i miei uccelli alle 9 quando saliva l'aria dal lago smettevano di cantare e per un ora circa la mia batteria sembrava dimezzata e gli uccelli spaventati...
Adesso nel capanno in montagna, mi trovo a convivere "non molto spesso fortunatamente" con la nebbia che ai miei richiami non da assolutamente fastidio, semai da fastidio a me.

Saluto Angelo
 
Re: Pioggia e richiami

Sempre tenute coperte le gabbie anche perchè non mi va di farli bagnare visto che son cresciuto con la credenza, probabilmente sbagliata, che l'acqua li facesse smettere di cantare....quoto comunque chi ha detto che peggio della pioggia è il vento....
 
Re: Pioggia e richiami

Sempre tenute coperte le gabbie anche perchè non mi va di farli bagnare visto che son cresciuto con la credenza, probabilmente sbagliata, che l'acqua li facesse smettere di cantare....quoto comunque chi ha detto che peggio della pioggia è il vento....

si sono daccordo W NOI.
 
Re: Pioggia e richiami

più che altro secondo me il problema è il non far bagnare i nostri volatili in quanto quelli selvatici hanno una ghiandola che si trova sopra la coda che produce un grasso, ricco di vitamina D, che gli uccelli raccolgono con il becco e si spalmano sulle penne per renderle impermeabili ed elastiche, mentre per quelli tenuti in cattività tale ghiandola cessa di funzionare. Dopo sono d'accordo con te che nelle giornate piovose gli uccelli cantano di più che in una serena, questo anche a capanno.
Stefano
quoto al 100 %
 
Re: Pioggia e richiami

Anche io gabbie sempre coperte e cerco di non farli bagnare.
Sono d'accordo con Francesco certe mattinate di nebbia sono peggio della pioggia.
 
Re: Pioggia e richiami

Sia al capanno che al roccolo, le mattinate con nebbia, vento, pioggerellina, sono sempre risultate dannose per i "cantori" in special modo fine ottobre primi di novembre dove il freddo fà le prime apparizioni. Uno può dire che me ne frega dei tordi che cantano ai "morti" intesa come festività e idem per i merli (dipende dal passo), sicuramente e lo ripeto sicuramente ai sasselli non fà certo bene; per le cesene capitolo a parte. Personalmente nelle giornate di cui sopra uso zipponi e se ben coperti alcuni tordi o merli che mi hanno dato un segnale o particolare interesse. Come ho letto post precedenti è vero che a quelli in cattività manca il grasso per le penne per cui a voi ogni vostra soluzione.
 
Re: Pioggia e richiami

Io li copro tutti con tabelle in quanto anche io sono dell' opinione che è meglio non farli bagnare,che siano me,tb,ts,oppure anche cesene,perchè non scordiamoci che queste ultime di solito si usano con temperature ancora più fredde.Per quanto riguarda il vento se soffia forte non esco nemmeno,perchè avendo il capanno su un dosso già di suo tira sempre un pò di aria figuriamoci col vento.ciao Claudio.
 
Re: Pioggia e richiami

A mio parere è solo un fattore di estro. Mi spiego meglio. Prova a lasciare sotto la pioggia un uccello che ha appena iniziato l'estro e prova con uno che è in estro completo. Vedrai che il primo molto probabilmente non canterà più o perlomeno non in tempi brevi e all'altro non gli è successo nulla. Poi come dice Lorenzo la temperatura incide. Quindi alla fin fine all'asciutto credo stiano meglio ;)

ovviamente si evita potendo..però concordo sul fatto che a inizio estro sono + sensibili ..mentre uno già in "tromba" lo puoi anche annaffiare che il giorno dopo asciutto va come prima...
per la mia esperienza i ts sono i + resistenti mentre le ce e i tb sono dei "carognoni..." ad esempio le cesene col gelo vanno indietro ...poi quando si rialza un po la temperatura si svegliano un po
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Turdus

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Ora la domanda sorge spontanea: è la relazione "condizione di cattività" / "pioggia" che può dare esiti negativi o è un falso mito da sfatare "Mythbuster"?

Maurizio
 
Re: Pioggia e richiami

più che altro secondo me il problema è il non far bagnare i nostri volatili in quanto quelli selvatici hanno una ghiandola che si trova sopra la coda che produce un grasso, ricco di vitamina D, che gli uccelli raccolgono con il becco e si spalmano sulle penne per renderle impermeabili ed elastiche, mentre per quelli tenuti in cattività tale ghiandola cessa di funzionare. Dopo sono d'accordo con te che nelle giornate piovose gli uccelli cantano di più che in una serena, questo anche a capanno.
Stefano
 
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