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Vi allego un documento scritto da Nicolino Jogna Prat.

"ALIMENTAZIONE DEI RICHIAMI
da una situazione di disagio ad una svolta radicale

Faccio seguito alle considerazioni e percezioni espresse da “Migratoristi” in ordine alle modalità con le quali è stato presentato il “Piano alimentare bilanciato e completo” costituito da tre pellets specifici per il “Canto”, “Muta” o “Riposo”, come a suo tempo considerato nei dettagli, allo scopo di parlare della nutrizione degli uccelli, argomento di grande interesse ed attualità.
Gli organismi viventi necessitano di uno scambio di materia ed energia con l’ambiente, nell’ambito della nutrizione, funzione di vitale importanza. Gli uccelli presentano una grande varietà di adattamenti all’ambiente, sono i vertebrati che, seppure in misura di gran lunga inferiore a quella dei mammiferi, dimostrano una discreta capacità di apprendimento ed una rilevante flessibilità. Ognuna delle 8/9000 specie si è adattata ad una gamma specifica di alimenti ed anche le specie più affini seguono regimi alimentari differenti. Allo stato di naturale libertà, hanno adeguato i fabbisogni nutrizionali delle fasi fisiologiche alla qualità delle essenze alimentari prodotto dall’ecosistema, che varia da una stagione all’altra.
Se gli uccelli impiegano gran parte del tempo nella ricerca del cibo, significa che l’alimentazione riveste un ruolo indispensabile alla sopravvivenza.
Allo stato captivo, le complessità prese in considerazione aumentano molto per molteplici motivi, ma soprattutto per la necessità di dover assicurare, con un mangime sostitutivo, i principali nutritivi essenziali presenti nella grande varietà di essenze alimentari assunte allo stato libero. E’ un’impresa difficile, che assume l’aspetto di un problema insolubile, se riferita ad un gran numero di specie.
Per quanto riguarda i richiami, appartenenti ad un limitato numero di specie, quasi tutte della famiglia dei Turdidi, contraddistinti da diete vicine tra loro, è possibile, come l’esperienza insegna, realizzare mangimi bilanciati, idonei a sopperire in tutto, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, ai fabbisogni delle fasi fisiologiche dei richiami.
Mi sono dilungato molto in questa premessa, riportando argomenti conosciuti da gran parte dei Migratoristi, allo scopo di sottolineare l’importanza della nutrizione, tematica che, al presente, suscita molto interesse tra gli allevatori di uccelli da richiamo. Non avendo alcun titolo né conoscenze dirette, mi astengo dal trattare il tema del momento (la morte di migliaia di uccelli da richiamo). Mi limito ad esprimere il mio dispiacere per le conseguenze negative che potrebbero ricadere sull’azienda produttrice e per gli ingenti danni subiti dagli amatori. L’evento è stato del tutto imprevedibile ma, nonostante ciò, gran parte dei disagi potevano essere evitati. Sono stati favoriti non poco dalle abitudini troppo rigide, dalle concezioni approssimative e principalmente dalla mancanza di adeguate conoscenze. E’ naturale che i Migratoristi danneggiati siano turbati, disorientati e preoccupati, trovandosi di fronte alla necessità di dover indirizzare le loro scelte verso alimenti rispondenti alle loro aspettative. Proprio perché comprendo questo motivo d’apprensione, sento il dovere di invitare all’ottimismo perché la situazione, se valutata con obiettività, offre una grande ed evidente opportunità, quella di cambiare una condizione negativa in un’altra, aperta al nuovo ed ampiamente positiva. E’ una evoluzione possibile a condizione che vengano prese le debite distanze da soluzioni empiriche ed emotive, si agisca con raziocinio e si tenga in debita considerazione che i mangimi per uccelli da richiamo devono venire prodotti con criteri di carattere scientifico. Un alimento realmente bilanciato, cioè capace di soddisfare in tutto i fabbisogni nutrizionali, tra l’altro, deve essere contraddistinto da una Relazione nutritiva o da un rapporto Calorie/Proteine assolutamente appropriato ed, inoltre, il suo tenore proteico deve essere costituito per il 35/40 % da proteine di origine animale contenenti, nelle giuste proporzioni, tutti gli aminoacidi essenziali.
Vengono utilizzati circa 300.000 quintali di mangimi, gran parte dei quali sono dozzinali, generici, idonei a sfamare ma inadatti ad attivare i tre cicli vitali e soprattutto quello della fase amorosa, fondamentale per i richiami. Tra questi, come accennato in apertura, è possibile trovare alimenti di grande qualità, considerati, con parere unanime, i migliori del mercato europeo.
Mi sembra opportuno e doveroso ricordare ed apprezzare il lodevole impegno profuso dal noto “Gruppo di lavoro” costituito nel 2003 da volenterosi Migratoristi della Liguria, della Lombardia e del Friuli con l’unico scopo di elevare, per quanto possibile, il livello qualitativo dei mangimi per uccelli, sconvolti dopo l’entrata in vigore della cosiddetta legge della mucca pazza. Validamente sostenuto dal costante e valido appoggio degli organi di stampa del settore ornitofilo-venatorio, in poco più di un lustro, ha raggiunto gli obiettivi che si era dato. Nel 2007/8, con la provvidenziale disponibilità di un’azienda di grande valenza tecnologica, dopo complesse elaborazioni, utilizzando il valore biologico di peculiari aminoacidi e percorrendo una direttrice innovativa è stato realizzato il noto “Piano alimentare bilanciato e completo”, costituito da tre alimenti d’eccellenza, specifici per i cicli del “Canto”, della “Muta” e del “Riposo”, collaudati ed utilizzati dai Migratoristi più esperti ed aperti all’innovazione.
Dopo quanto preso in considerazione, si può dedurre che sul mercato si possono trovare mangimi ottimi sotto ogni punto di vista.
Spetta ai Migratoristi il compito di effettuare acquisti oculati e di indurre il fornitore a procurare anche mangimi di qualità e non solo quelli che assicurano i maggiori margini di guadagno.

Nicolino Jogna Prat"
 
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