Stavolta l'attacco è giustificato. Vittima innocente non è un cacciatore o un compagno che assisteva ad una battuita di caccia, ma un escursionista. C'è poco da fare e dovremmo essere i primi a fare un bell'esame di coscenza sulla pericolosità della braccata al cinghiale, nè possiamo obbligare fungaioli o escursionisti ad utilizzare abbigliamento ad alta visibilità, ad essere costantemente informati sui territori dove si ama passeggiare. Noi abbiamo una concessione che ci obbliga a rimanere sempre informati sui mille cavilli ed altrettanti nuove norme, ma non possiamo pretendere che lo stesso accada al comune cittadino. Un giovane ragazzo non c'è più, un'altro avrà la vita tormentata, in questo momento non mi curo del fatto di difendere una pratica venatoria che ha spezzato una giovane vita, e forse limitarne l'attività nei giorni festivi durante i periodi delle castagne, dei funghi o delle passeggiate stimolate dalle tiepide giornate d'inizio autunno non è poi richiesta assurda. Non si và a caccia di celletti con un fucile a pallini, ma con armi le cui potenzilità sono tutt'altro. Sarebbe ora che il mondo venatorio dimostri umanità. Se la braccata diventa necessità, visto il proliferare dei cinghiali, allora discorso diverso e dovrà essere onere della comunità colpita dal'esubero di suinidi a mettere in guardia il comune cittadino, obbligandolo a frequentare lidi in cui non è in atto la pratica di contenimento.
 
Purtroppo siamo di fronte ad una tragedia, però anche in questo caso i disonesti animalari hanno toppato nelle accuse. Ci sono stati titoli giganti per evidenziare come sempre la brutalità dei cacciatori nei confronti di chi voleva godere solamente della natura. Poi però si scopre che il ragazzo ucciso aveva il fucile senza porto d'armi, ed era li probabilmente per cercare un cinghiale ferito il giorno prima. Chissà quante volte lo avrà fatto in precedenza, quella di cacciare senza porto d'armi. Forse era una regola. Anche chi ha sparato ha sbagliato, sono dell'idea che si spara solo se si vede dove si tira. Ultima nota, il padre della vittima dice di non sapere che il figlio andava a caccia ed aveva un'arma senza porto d'armi, mi fa strano. E penso che ci sia anche una sua responsabilità, perchè se a tuo figlio piace cacciare glielo fai fare rispettando le regole.
 
Anch'io sono stato informato poco fà di questo nuovo scenario che ha caratterizzato il tragico incidente.
Credo che chi di competenza avesse già chiaro fin dal primo istante che il ragazzo era li per bracconaggio e non per una semplice e spensierata escursione,ma quello che mi veramente irritare,e ci vado leggero,è la strumentazione fatta dagli ambientalisti sciacalli che non hanno perso occasione per prendere la palla al balzo,fornendo le solite deliranti informazioni false e mendaci.
Sia ben chiaro questo non giustifica il cacciatore che ha sparato percependo un'ipotetico cinghiale,ma comunque il ragazzo ci ha messo tanto del suo,nonostante fosse stato lanciato un grido di segnalazione,lui ha pensato bene di rimanere nascosto ed in silenzio,valutando male la situazione che gli si era creata intorno.
Mi dispiace fare questa affermazione,19 anni come quelli del mio figliolo e tutta una vita davanti,persa per una sciocchezza,la paura di essere scoperto.

La strumentalizzazione fatta è qualcosa di vergognoso,di inaccettabile in un paese in cui la democrazia e l'onesta intellettuale dovrebbe essere la base del sistema di vita.

Lo stesso ragazzo se fermato dai loro agenti sarebbe stato messo alla gogna in quanto bracconiere.

Era un ragazzo che ora non c'è più,purtroppo questa è la triste realtà.
 
ora vedrete che molte regioni si adegueranno a quello che dice il ministro Ambiente, evitare la caccia di domenica, quando invece si dovrebbe evitare solo quella al cinghiale in braccata, che in effetti è molto impattante (uso il gergo ambientalista)per i cittadini che hanno scoperto i boschi e il territorio aperto, d'altronde lo vedete tutti voi che piace anche ad altre categorie di sportivi vagare in liberta all'aria aperta, tutto è cambiato, fino a 20 anni fa incontravi solo cacciatori, fungaioli e pecorari, ora non piu!
Ma perché invece di rompere le palle a tutti i cacciatori che aspettano la domenica per farsi una camminata, non fanno utilizzare il martedì ed il venerdì per la sola caccia al cinghiale, così tutti lo sanno e tutti evitano questi giorni o magari si mettono un gilet arancione, basterebbe solo un po' di buonsenso senza fare di tutta l'erba un fascio.
 
Quando il proprietario del fondo si fa pagare e fa entrare contemporaneamente cinghialai e fungaioli, se un fungaiolo viene ferito o ucciso il padrone del fondo ne e' in parte responsabile, percio' non credo proprio che farebbe entrare altri se non quelli che hanno pagato per la battuta. Se poi uno entra di straforo la colpa e' dell'intruso, ma anche di chi l'ha colpito, perche' non si spara a rumori e rami che si muovono. Ma il proprietario del fondo non sarebbe perseguibile a norma di legge cosi' come non lo sarebbe il proprietario di una fabbrica se qualcuno vi entrasse per rubare il rame dei cavi elettrici e rimanesse folgorato.
Piccolo ot: Giovanni è tanto che manchi dall'Italia, ricorda che purtroppo è il paese dove devi risarcire il ladro che ti entra in casa se il tuo cane lo morde
 
il dispiacere e lo sgomento per questa tragedia sono evidenti e prioritarie, ma trovo estremamente positivo il pacato comunicato di Sergio Bruzzone, che ricorda tra le altre cose che nella giornata di ieri sono morte altre 3 persone che fruivano, per hobby, della stessa natura dei cacciatori (In provincia di Frosinone un escursionista di 36 anni è deceduto sul Monte Marrone a seguito di una caduta accidentale. Sempre ieri in un altro incidente mortale ha perso la vita una altra escursionista sul Gran Sasso, aveva 58 anni. Nel torinese ha perso la vita un cercatore di funghi, precipitato per quasi 100 metri) di cui non sta parlano assolutamente nessuno, a riprova della nota ipocrisia e falsità degli animalari
 
il dispiacere e lo sgomento per questa tragedia sono evidenti e prioritarie, ma trovo estremamente positivo il pacato comunicato di Sergio Bruzzone, che ricorda tra le altre cose che nella giornata di ieri sono morte altre 3 persone che fruivano, per hobby, della stessa natura dei cacciatori (In provincia di Frosinone un escursionista di 36 anni è deceduto sul Monte Marrone a seguito di una caduta accidentale. Sempre ieri in un altro incidente mortale ha perso la vita una altra escursionista sul Gran Sasso, aveva 58 anni. Nel torinese ha perso la vita un cercatore di funghi, precipitato per quasi 100 metri) di cui non sta parlano assolutamente nessuno, a riprova della nota ipocrisia e falsità degli animalari

Non dobbiamo paragonare la morte, seppur accidentale, per mano di altri, con quella causata da imperizia propria. Tra l'altro il giovane non era lì, partecipe alla braccata, quindi conscio del pericolo. Ci sono tante disgrazie alle quali siamo abituati e che vengono causate dal diletto di pochi a spese di ignari. L'incidente dello sballato del sabato sera, dell'ubriaco al volante, il tifoso accoltellato allo stadio .... ma portare i coltelli allo stadio è vietato, le risse sono vietate, ubriacarsi o drogarsi è vietato ...........
 
Infatti Gianni, è la caccia in braccata che andrebbe vietata proprio la domenica ed i festivi e quanto meno sino alla fine di ottobre. La cosa deve partire dal mondo venatorio e non essere imposta. Và dato un segnale di maturità. Il valore anche di una sola vita vale un presa di posizione netta e sensibile.
Fabio gia lo e' adesso...la caccia in braccata al cinghiale in tantissime regioni parte il 15 di Ottobre se non il 1 novembre..
Gli interventi di contenimento sono ordinati per limitare i danni alle culture agricole...
Parliamo di errore fatale da parte di uno sprovveduto che ha cessato di colpo il suo vivere ed il vivere altrui...stop!
Purtroppo sono cose che non dovrebbero succedere ma ahime' succedono,cosi' come quelli che hanno perso la vita sul crollo di un ponte per imperizia di qualcuno..
Voler vietare la caccia al cinghiale la domenica equivale a vietarla a tutto...e chi ci odia e che sta' strumentalizzando una tragica vicenda che ha visto morire un'appena diciannovenne,punta solo a questo....
Credete che le cose poi si possano mettere bene per tutti?...i cinghialai sono la stragrande maggioranza dei praticanti attivita' venatoria,ed hanno dalla parte loro tutto un mondo agricolo stufo di veder perdere introiti a causa degli ungulati...noi nemmeno quelli abbiamo...loro avranno sempre il consenso noi non ne sarei proprio cosi' sicuro....le aa.vv. cosa pensate rispondino?...il tesseramento si fonda sui cinghialai...
Punire tutta l'attivita' venatoria per questa cosa e' inutile ed ingiusta... a sensazione mia sembra che ancora una volta ci stiamo ulteriormente attaccando tra di noi..
La Domenica a caccia ci va' chi lavora gli altri giorni...se si pensa che le squadre dei cnghialai hanno nei loro partecipanti un'eta' anagrafica media di ultra sessantenni credete che a loro importi qualcosa?...il martedi' ed il venerdi' gia' cacciano in contenimento danni nelle riserve...loro cacciano tutto l'anno...e noi?...facciamoci togliere pure la Domenica!...almeno poi gli ambientalisti ci fanno l'applauso!...come ce lo fecero quando tanti fummo (io no) contenti della comunitaria....
 
Paolino, non leggi bene quello che ho scritto, non và eliminata la domenica dalla caccia, ma solo da quella al cinghiale in braccata, per rispetto delle altre persone che usufruiscono della natura in maniera diversa da Noi. I paragoni con i ponti che crollano è giusta, e a farne le spese, a pagarla, non ci sarà chi la costruito, ma i manuntentorio ed il concessionario. Vogliamo che a pagare per la disgrazia sia il tordarolo ? No .... gli incidenti avvengono sempre a causa delle braccate. Bisogna diminuirne la pericolosità per chi della caccia frega nulla, ma vorrebbe farsi una passeggiata nei boschi. Non riusciamo neanche ad avere un briciolo di sensibilità, un briciolo di generosità. Non vogliamo proprio farci apprezzare con un gesto minimo, una presa di posizione che oggi fà sua un ministro dell'ambiente anticaccia e che fanno propria tutti i media con il popolo che non può far altro che dar ragione .... stavolta. Niente da fare .... comunicativamente valiamo zero.
Questo ovviamente è un mio pensiero
 
C'è da dire tanto sull'argomento, ognuno ha detto la sua, ma la verità è una sola. Il ragazzo la sera prima aveva ferito a morte un cinghiale, con un fucile di illecita provenienza. Sicuramente si era fatto buio e aveva desistito nel cercarlo, con l'intento di tornare l'indomani presto a cercarlo. Pur sapendo che lì la mattina ci sarebbe stata una battuta. Così e partito, armato di fucile cartucce e pila, portandosi dietro un segugio, ancora a buio, (altrimenti la pila a cosa gli serviva!). Non trova il cinghiale e la ricerca si attarda. Quando lo trova è già morto. Vengono i cinghialari e senza tracciare, chiudono e liberano i cani. Un cane di questi trova il cinghiale morto e si mette ad abbaiare a fermo. Proprio lì c'è il ragazzo, che per paura di rimproveri rimane nascosto, (scelta sbagliata e da stolti). Il cacciatore nella posta vicino al cane che abbaia, comunica che sta entrando nella cacciata per accostare ed eventualmente sparare il cinghiale. Arriva sul cane che abbaia, ci sono spinai, arbusti ecc... Nota il cane che abbaia in quel cespuglio, (dove c'è il ragazzo, il sua cane e il cinghiale). Tenta di guardare dentro, da voce....nessuna risposta, (quel povero ragazzo doveva essere un pò tonto davvero). Vede il cespuglio muoversi e fa fuoco certo che si trattasse del cinghiale, (voi che avreste fatto? Mi riferisco a chi pratica questa caccia).
C'è anche da dire che il poveretto che ci ha lasciato la pelle, l'anno prima era in una squadra di questi, come battitore e che poi è stato cacciato perchè scoperto più volte a bracconare e a impadronirsi dei cinghiali che erano nelle aree destinate alle braccate.
Questo uscirà fuori. Tratto da radio cinghiali e cinghialai italiani.
 
Scusa Fabio....perchè non obbligare a giubbetti ad alta visibilità?
Io se voglio andare a caccia lo DEVO metterlo, non vedo cosa ci sia di diverso se mi obbligassero a metterlo anche quando vado per funghi.
Inoltre....io per esercitare la mia passione sulla proprietà altrui sono autorizzato da un legge (art. 842) e pago tale concessione......non credi sarebbe corretto iniziare a regolamentare anche gli altri fruitori della natura in maniera adeguata (imponendo anche regole)?
 
Non tutti i terreni sono privati, possono essere anche del demanio, ovvero dello stato, ovvero i nostri. I proprietari terreri possono far entrare chiunque loro vogliano, non possiamo sapere se il giovane sfortunato abbia avuto l'autorizzazione, ma anche in caso contrario non deve incorre nel pericolo di rischiare la vita. Giubetto ad alta visibilità ? Sarebbe cosa giusta, ma impopolare obbligare qualcuno di qualcosa solo per il nostro diletto. In fondo rinunciare a 5 / 6 domeniche l'anno e solo per la caccia in braccata non sarebbe un dramma e forse ci renderebbe più simpatici, sempre che la cosa non venga imposta, magari con medicina peggiore e con le lamentele isteriche dei nostri disuniti sindacati
 
Non dobbiamo paragonare la morte, seppur accidentale, per mano di altri, con quella causata da imperizia propria. Tra l'altro il giovane non era lì, partecipe alla braccata, quindi conscio del pericolo. Ci sono tante disgrazie alle quali siamo abituati e che vengono causate dal diletto di pochi a spese di ignari. L'incidente dello sballato del sabato sera, dell'ubriaco al volante, il tifoso accoltellato allo stadio .... ma portare i coltelli allo stadio è vietato, le risse sono vietate, ubriacarsi o drogarsi è vietato ...........

Non sono d'accordo con il tuo commento. Non stiamo facendo una classifica, un paragone o un valutazione etica sui diversi decessi: stiamo - almeno questo è il titolo del tread - rispondendo agli animalari che sostengono, falsamente ed ipocritamente, la caccia va chiusa "IN QUANTO PERICOLOSA", e dimostrandogli, numeri alla mano, che non è affatto più pericolosa di tantissime altre attività che per hobby l'uomo svolge nella natura. Questo dicono i numeri.

Detto questo, tutte le altre discussioni che stiamo facendo sono lecite.
 
Fabio io ti capisco ed ho ben chiaro quello che hai scritto...ma non vieteranno mai la caccia la Domenica solo al cinghiale...se arriveranno a vietarla lo sara' per tutti...Costa si sta' dimostrando per quello che e'...pentastellato ed anti caccia...credi che il suo braccio destro Mamone Capria non consigli bene al "Babbo" cosa fare?...percui io dico,di sicuro ci penseranno loro a farci smettere...stanne certo.
Sarebbe giustissimo esternare la nostra sensibilita' difronte ad una tragedia di questa portata...ma sarebbe ingiusto farlo difronte ad una palese strumentalizzazione dell'accaduto del Ministro e di tutto il mondo animal ambientalista...ci stanno portando nella loro direzione Fabio!...e non voglio piu' essere penalizzato da scelte nostre che credevamo potessero portare a qualcosa di diverso...
 
Tanto ai cinghialai importerebbe poco perdere la Domenica...si riposerebbero dato che cacciano in pratica tutto l'anno,martedi e venerdi compresi (da noi in Toscana e' cosi')
Fatto cio', il passo successivo sara' togliere l'842,...ed anche li al cinghialaio interessera' poco perche' il mondo agricolo gli e' amico e non vietera' mai l'accesso ai fondi per far si che i loro interessi siano tutelati...e noi?...che spariamo ai celletti?...il piano di distruzione e' molto ben studiato da parte loro...
 
La vita la si può rischiare sempre...il pericolo è insito quasi ogni nostra attività.
Giusto non è dato a sapere nel caso in specie se l' escursionista era autorizzato o meno.....di certo lo era il cacciatore.
L' obbligo del giubbetto ad alta visibilità non sarebbe per nostro diletto ma...per la propria incolumità. L' obbligo di indossarlo il strada per farsi vedere dagli altri automobilisti che legittimamente percorrono quella strada... cosa ha di diverso da quello di doverlo indossare nel bosco per farsi vedere dai cacciatori che LEGITTIMAMENTE svolgono la loro passione?
 
Non sono d'accordo con il tuo commento. Non stiamo facendo una classifica, un paragone o un valutazione etica sui diversi decessi: stiamo - almeno questo è il titolo del tread - rispondendo agli animalari che sostengono, falsamente ed ipocritamente, la caccia va chiusa "IN QUANTO PERICOLOSA", e dimostrandogli, numeri alla mano, che non è affatto più pericolosa di tantissime altre attività che per hobby l'uomo svolge nella natura. Questo dicono i numeri.

Detto questo, tutte le altre discussioni che stiamo facendo sono lecite.

La caccia non è assolutamente pericolosa, ma non per questo bisogna rimanere inermi, immobili difronte ciò che è accaduto ieri e che mai mi sembra sia accaduto in passato. Ogni singola vita umana perduta deve far riflettere su come limitare il rischio che ciò avvenga nuovamente. Sempre maggiori sono le norme sulla sicurezza in ambito venatorio, maggiore formazione per i praticanti, abbigliamento specifico imposto. Come si evita però che un non praticante l'attività venatoria, ma praticante come noi dei boschi non rimanga vittima suo malcapito ? Prevenzione.
Obbligare ai giubetti anche i fungaroli ecc, tabellazione massiccia delle zone oggetto di braccata, divieto di frequentazione boschi ai liberi cittadini, oppure divieto ai cacciatori del praticare cacce pericolose in periodi frequentati da biker, fungaroli, o semplici escursionisti.
Sono solo soluzioni che andrebbero trovate affinche non succeda un'altro caso simile che mai e poi mai potrà essere giustificato con il fatto che la caccia è meno pericolosa di un'infinità di altre attività ludiche.
Vorrei farvi riflettere su una mia considearzione. A livello mediatico contiamo meno di nulla. Le nostre aavv sono più intente a farsi la guerra che entrare nelle case degli italiani. Nessuna comunicazione se non tra 4 compagni di merende tra le amicizie sui social, ebbene, credo che l'obbligo del giubetto " arancione o giallo, avrebbe salvato il giovane, ma come la mettiamo domani se quest'imposizione divenisse legge per il diletto di 50 mila o giù di lì cacciatori di suini ? 60 milioni di italiani obbligati a passeggiare in campagna come gli " stradini ". Mediaticamente sarebbe un massacro.
 
Il cacciatore nella posta vicino al cane che abbaia, comunica che sta entrando nella cacciata per accostare ed eventualmente sparare il cinghiale. Arriva sul cane che abbaia, ci sono spinai, arbusti ecc... Nota il cane che abbaia in quel cespuglio, (dove c'è il ragazzo, il sua cane e il cinghiale). Tenta di guardare dentro, da voce....nessuna risposta, (quel povero ragazzo doveva essere un pò ***** davvero). Vede il cespuglio muoversi e fa fuoco certo che si trattasse del cinghiale, (voi che avreste fatto? Mi riferisco a chi pratica questa caccia).

Dove caccio io il cinghiale, e lo caccio dal 1972, e' impensabile che una posta vada sotto a un cane che abbaia a fermo. Solo in caso di cinghiale ferito che dà ai cani, e nessun canaio e' nella zona, allora può intervire una posta, ma mica tanto volentieri e solo dopo essersi accertato che le poste vicine siano tutte a conoscenza di quanto sta accadendo. Ma e' sempre un lavoraccio....puo' arrivare un altro cinghiale a scombinare le carte....io la mano sul fuoco che tutti stiano buoni mica ce la metterei.
Nel caso che hai disegnato te Walker, potrebbe anche darsi che il povero ragazzo fosse vicinissimo (addosso) al cinghiale morto, e la posta può aver visto davvero il cinghiale, solo che c'era il ragazzo accanto... Ma sono tutte ipotesi di fantasia.
 
Ciao, mi sono permesso di copiare il tuo messaggio su un altro forum, quello del bracco (citando provenienza ed autore). Ti ho scritto un mp per avvisarti prima di farlo, ma non è partito, non so perché. Se ti da fastidio, cancello il messaggio. ciao
 
La mettiamo che Costa c'ha messo la pala in mano...spetta a noi decidere dove farci la fossa...possiamo solo scegliere la profondita' per rimandare di qualche ora la fine...
 
Alessandro le zone "nostre" sono diverse....li parlava di due squadre con circa 25/26 poste che avevano chiuso una porzione di terreno enorme e, a quanto letto, le poste si trovavano distanziate di 300/400 mt l' una dall' altra.
Tutti partecipanti erano in contatto radio e niente di più facile che il canaio più vicino si possa essere trovato a diverse centinaia di metri di distanza....tanto distante da autorizzare una posta ad andare sul cane a fermo.
Sono solo ipotesi.....resta il fatto che il cacciatore ha sparato non ad un cinghiale ma ad un cristiano. Tuttavia.....se le circostanze fossero davvero quelle descritte sarebbe ben diverso rispetto ad aver fatto fuoco così alla caxxo di cane e far fuori un' escurzionista.
 
La caccia non è assolutamente pericolosa, ma non per questo bisogna rimanere inermi, immobili difronte ciò che è accaduto ieri e che mai mi sembra sia accaduto in passato. Ogni singola vita umana perduta deve far riflettere su come limitare il rischio che ciò avvenga nuovamente. Sempre maggiori sono le norme sulla sicurezza in ambito venatorio, maggiore formazione per i praticanti, abbigliamento specifico imposto. Come si evita però che un non praticante l'attività venatoria, ma praticante come noi dei boschi non rimanga vittima suo malcapito ? Prevenzione.
Obbligare ai giubetti anche i fungaroli ecc, tabellazione massiccia delle zone oggetto di braccata, divieto di frequentazione boschi ai liberi cittadini, oppure divieto ai cacciatori del praticare cacce pericolose in periodi frequentati da biker, fungaroli, o semplici escursionisti.
Sono solo soluzioni che andrebbero trovate affinche non succeda un'altro caso simile che mai e poi mai potrà essere giustificato con il fatto che la caccia è meno pericolosa di un'infinità di altre attività ludiche.
Vorrei farvi riflettere su una mia considearzione. A livello mediatico contiamo meno di nulla. Le nostre aavv sono più intente a farsi la guerra che entrare nelle case degli italiani. Nessuna comunicazione se non tra 4 compagni di merende tra le amicizie sui social, ebbene, credo che l'obbligo del giubetto " arancione o giallo, avrebbe salvato il giovane, ma come la mettiamo domani se quest'imposizione divenisse legge per il diletto di 50 mila o giù di lì cacciatori di suini ? 60 milioni di italiani obbligati a passeggiare in campagna come gli " stradini ". Mediaticamente sarebbe un massacro.

I baiker hanno già vestiti ad alta visibilità......sarà ma io non lo vedo assolutamente questo problema!
C' è un' abbigliamento adatto ad ogni occasione.....per far funghi (come per andare a caccia ecc) serve un capo ad alta visibilità.....punto.
La vedo come una forma di rispetto nei miei confronti che lo indosso e nei confronti di chi legittimamente stà praticando la proprio passione e che così riesce molto più facilmente ad individuarmi.
 
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