Il miglior modo di smettere e' "cold turkey," cioe' da un giorno all'altro. Io ho cominciato a fumare a 11 anni, nel 1959--di nascosto, naturalmente. E di nascosto continuai a fumare fino alla licenza liceale, con la quale venne anche il permesso di Papa' (accanito fumatore) di fumare apertamente. E continuai a fumare. Prima un pacchetto al giorno, poi due, poi tre. In Italia fumavo di tutto. Mi piacevano le importate (Astor, Marlboro, ecc.) ma costavano troppo. Quindi mi dedicai alle Morte Sicura, o **** Secca, o--come la mia ragazza americana di allora le aveva soprannominate, Monkey Shit (cacca di scimmia). Pero'me le scroccava volentieri. Fumavo anche le Gitanes e le Gauloise, come spalmarsi i polmoni di catrame. Poi, emigrato, il mio fumo preferito erano le Marlboro 100's Nel 1988 nacque mia figlia. Il suo primo anno di vita fu travagliato da bronchiti. Un giorno, nell'Aprile o Maggio del 1989 la portai dal dottore con l'ennesima infezione delle vie respiratorie. Il dottore mi chiese, gentilmente: "Lei fuma?" "Si'," confessai. "A casa?" "Si'," mormorai, vergognoso.... "E ALLORA LA SMETTA!!!!!" mi urlo' in faccia. Quasi mi aggredi' fisicamente. "Non lo vede che cosa sta facendo a sua figlia? E' colpa sua se si ammala sempre!" Mi vergognai come un ladro colto con le mani nella tasca di una vecchietta inferma. "Vabbe', smettero', lo giuro." E cosi' fu. Non immediatamente. Aspettai fino alla fine di Maggio, cercando pero' di non fumare a casa. Ero insegnante, e sapevo benissimo che se avessi smesso prima della fine dell'anno scolastico (appena prima delle vacanze i ragazzi diventano insopportabili--non vedono l'ora che la tortura di compiti ed esami finisca) non sarei riuscito a finire l'anno senza prendere qualche ragazzo (o il direttore) a calci o a schiaffi. Chi h smesso di fumare sa bene come si diventi irritabili e intrattabili il primo mese... Arrivo' l'ultimo giorno di scuola. Uscito dalla scuola mi sedetti in auto e fumai due o tre sigarette di seguito. Poi presi il pacchetto con le rimanenti sigarette e lo stritolai piano piano nella mia mano. Fu un mese orribile, seguito da un brutto mese, e poi da un mese non bello. Da tre pacchetti (e a volte quattro) al giorno a astinenza assoluta e' tremendo. Ma ce la feci. Comprai diverse scatoole di stuzzicadenti di legno e ne masticavo le estremita' fino a trasformarle in fibre sfrangiate. Il portacenere della mia Jeep e i portacenere di casa erano colmi di stuzzichini masticati. Poi piano piano passo' anche quella fase. Era il 1989. Sono passati 30 anni e piu' da allora, e non ho piu' toccato una sigaretta. Ho fumato tre sigari di gran marca in tutti questi anni. Ma e' da tanto, almeno 9 anni che non fumo piu' neanche quelli. Mi sento molto meglio. A caccia non ho il fiatone cronico che avevo. Ho pero' dovuto combattere costantemente la pinguedine. Quando finalmente, dopo tanti anni di fumo che ti hanno imbalsamato lingua e naso, il cibo comincia a profumare, i sapori si fanno piu' intensi. E uno sostituisce il vizio del fumo col vizio del mangiare. Ho avuto alti e bassi. Recentemente ho adottato la dieta Keto e ho perso 50 libbre. Lo stomaco mi si e' ristretto, mangio poco, a volte salto un pasto perche' proprio non ho fame.
Se incontrassi di nuovo quel medico che mi fece smettere di fumare lo abbraccerei... no, che dico? gli bacerei le mani! Non solo mia figlia non ebbe piu' tante bronchiti, ma anch'io, che avevo un'emicrania pazzesca alla settimana, non e ho piu' avuta una dal 1989. Erano le sigarette a provocarle. Dicono che in una decina o piu' anni da quando si smette i polmoni piano piano diventano normali, si liberano dal catrame e da altre porcherie che si sono accumulate negli alveoli. Si respira meglio. L'odore della primavere, o del mare, o dell'erba tagliata diventa intenso, inebriante. Smetti di fumare. Oggi. Immediatamente. Sara' dura, ma i benefici ne valgono la pena. Dai, su', butta via quelle porcherie e comincia a vivere invece di morire un po' ad ogni boccata di fumo.
