- Messaggi
- 9,659
- Punteggio reazioni
- 7,137
- Punti
- 218
il miglior uccello dal punto di vista culinario: il chiurlo; non c’è paragone , semplicemente STREPITOSO!
Io ne uccisi uno a Fogliano, nei primi anni '70, quando ancora era cacciabile. Ancora mi ricordo quanto era buono! Nel Montana ce ne erano tanti, ma erano protetti. A vederli sbavavo. Credo che tutti i limicoli siano ottimi. La pavoncella e' piuttosto dura, pero'.
A Kodiak, in Alaska, le alzavole, i germani e i codoni spesso sapevano di pesce perche' mangiavano le uova di salmone. Ho visto alzavole nei fossetti lungo le strade che col becco quasi incollato al cu10 delle salmone ne ingollavano le uova appena uscivano. Una volta un mio amico sparo' a un germano, e quando lo tolse dalla bocca del cane e lo sollevo' per le zampe venne giu' dal becco almeno un etto di uova di salmone. Percio' li' le mie anatre preferite erano le canapiglie ed i fischioni americani, anatre vegetariane. Pero' i germani che arrivavano dal nord in inverno erano ottimi, perche' ormai la fregola dei salmoni era finita da tempo.
Di pennuti ne ho mangiati tanti, e di tutte le specie e razze. Ho persino mangiato, da bambino piccolo, un martin pescatore ucciso da un cacciatore. Aveva anche ucciso un tordo, e me li cucinarono insieme dopo che glieli vinsi in una gara di tiro col mio fucile a piombini. Non mi ricordo se sapesse di pesce o meno. L'unico pennuto veramente immangiabile fu un torcicollo che uccisi per curiosita'. Il sapore e odore di acido formico erano orribili.
Poi e' sempre questione di gusti. Ai tempi d'oro di Fogliano dopo la tela alle folaghe c'erano cacciatori locali che ti offrivano anatre "bianche" in cambio di folaghe, che questi preferivano alle anatre. Ma devo dire che la folaga, se spellata e privata di tutto il grasso, e' buonissima in salmi'. In California una volta mia moglie ed io ne uccidemmo una quindicina. E ce le mangiammo tutte in una sola sessione carnivora, fatte a pezzi (previa pulitura e spellatura e asportazione del grasso), marinate in vino ed odori e prima soffritte con e poi cotte lentamente, irrorandole diverse volte col liquido di marinatura, fino a che la carne non si staccava quasi dalle ossa. Una vera sciccheria.
Una ricetta per le allodole da far leccare baffi, dita, e piatto (io in verita' la usavo per tutto l'uccellame minuto: fringuelli, pispole, passeri, verdoni, cardellini, ecc.): spennare e pulire gli uccelli, infilare nella cavita' addominale un po' di salvia, pepe nero macinato, o qualsiasi spezie che preferite, avvolgerli in una fetta di pancetta, preparare con la pasta di pane delle pizzette di 15-20 cm di diametro e spesse 3 cm, piazzare l'uccello nel mezzo della pizzetta, chiuderla e sigillarla bene pizzicandone gli orli, ricavando cosi' un panino, infornare i panini a fuoco caldissimo per 10 minuti, abbassare il fuoco a meta' calore e cuocere per altri 20 minuti o fino a quando i panini non erano ben dorati, togliere dal forno e lasciar riposare per una ventina di minuti. E bon appetit! Il pane era croccante fuori ed intriso del grasso della pancetta e del sapore di questa e dell'uccello dentro. E l'uccello io lo mangiavo tutto intero, masticandolo bene, ossa e tutto. Mia madre allibiva, certa che sarei morto di peritonite perforante per via degli ossicini. Questo accadeva circa 45 anni fa, e ancora sono vivo.