Non se sono ben cotti. Le cisti della tenia vengono uccise dal calore. Il fegato di animali selvatici puo' contenere diversi parassiti comunicabili all'uomo. Uno di questi e' il "liver fluke," del quale non conosco il nome in italiano. Anche i pesci possono contenere cisti di tenia e di altri vermi. Infatti ho spesso pescato a Kodiak dei salmerini che avevano la tenia. Ma puliti, lavati e cotti erano non solo sicuri ma anche prelibati. Ho anche preso salmoni con gli intestini pieni di vermi simili ad ascaridi. E trovare cisti di tenia o altri parassiti nei salmoni selvatici e' una cosa scontata. Ecco perche' il sushi puo' essere pericoloso a meno che non sia fatto con pesce che e' stato surgelato per almeno un paio di settimane. Il ceviche, piatto messicano a base di striscioline di pesce marinate in frigo per un paio di giorni nel succo di limone e "lime" (pure questo non lo so in italiano) ed altri ingredienti dovrebbe essere sicuro anche con pesce fresco perche' l'acidita' del succo dei frutti menzionati dovrebbe essere abbastanza da uccidere gli ospiti indesiderati. Ma per essere totalmente sicuro, anche per il ceviche preferisco usare pesce surgelato. Da notare che i giapponesi, grandi consumatori di pesce crudo, spesso hanno parassiti intestinali. Io non so come nel passato mi sia beccato la tenia. Forse perche' andavo pazzo per il fegato di bovino semicrudo. Arroventavo bene una padella, ci gettavo una fetta spessa di fegato, la rigiravo immediatamente, e la toglievo dalla padella altrettanto velocemente. Dentro era ancora freddo e sanguinante. Da allora ho smesso di mangiarlo cosi'! La cura per la tenia e' tremenda. Prima bisogna prendere una medicina che previene l'irritazione dello stomaco e la possibilita' di vomitare. Poi si prende una dose massiccia di atabrina (medicina usata per la malaria), e poi dopo un po' una bella dose di olio di ricino. E se il verme non viene fuori con questo trattamento violento, bisogna ripetere la procedura. Ma se dopo tutto cio' lo scolex (la "testa" della tenia) rimane attaccata sulla parete intestinale. il problema ricorrera'. E ame e' successo proprio cosi'. A distanza di mesi ho ricominciato a passare segmenti di tenia con le feci. Ma adesso sono piu' di trent'anni che non ho avuto ricadute, e sono foortunato che non mi si sono formate cisti nel cervello, come puo' accadere.
Per quanto riguarda i lagomorfi (lepri e conigli) non so se da voi ci sia la tularemia. Quando io pulisco e spello tali animali indosso sempre guanti da chirurgo. D'estate e d'autunno lagomorfi e scoiattoli (e qualsiasi animale a sangue caldo) possono presentare quelli che in dialetto del sud si chiamano "wolves," cioe' "lupi." Non so perche' li chaiamino cosi'. Sono le larve della botfly che si sono sviluppate sotto la pelle, formando come un grosso foruncolo. Ma non sono pericolose--soltanto disgustose, e quando vengono via con la pelle l'animale e' perfettamente edibile. Ma, ripeto, mai mangiare carne di animali selvatici poco cotta. Poi i suidi possono avere la trichinella, specialmente i cinghiali. Quindi i salumi di cinghiale non cotti e non ben stagionati, cioe' appena fatti, io non li mangerei mai. Anche il "ciauscolo" marchigiano, che a me piaceva da morire, oggi come oggi non lo mangerei, come non mangerei neanche la salsiccia cruda di suino domestico. La trichinosi e' una brutta malattia!