Bigrillo

Utente Registrato
Messaggi
2,027
Punteggio reazioni
657
Punti
213
Per la festa di chiusura della caccia alla lepre, la Lisetta ha preparato “ l’ossada”.
24 persone intorno alla tavola, tutti cacciatori, due pentoloni con “ossa de porsel” bolliti da spolpare e mangiare insieme ad insalate, fagioli, salsa al rafano “cren” e vino nuovo. Mangiare con le mani e la punta del coltello, carnicelle, nervetti, cartilagini, tutte saporite e gustose….. roba di altri tempi, ma ci vuole! una miscellanea di uomo-cacciatore-tribalità, realtà reale dove tutti sarebbero contenti di farne parte.
Un mangiare di altri tempi. Quando veniva ucciso il maiale non si buttava via niente, le ossa spolpate venivano usate per insaporire un minestrone, oppure bollite, il brodo per il risotto o minestra di riso, e la poca carne attaccata era il secondo piatto insieme ad una verdura. Tutto era prezioso e le donne inventavano in cucina per mettere insieme il pranzo e la cena per persone che lavoravano duro….. Adesso “un’ossada” diventa una festa del palato, apprezzatissima almeno per me non solo dal punto di vista gastronomico ma soprattutto tradizionale-storico, mi torna alla mente mio nonno che mi spiegava come conservare e utilizzare le parti del maiale al meglio. Una bella cacciata e una bella festa. GRAZIE.
 
Per la festa di chiusura della caccia alla lepre, la Lisetta ha preparato “ l’ossada”.
24 persone intorno alla tavola, tutti cacciatori, due pentoloni con “ossa de porsel” bolliti da spolpare e mangiare insieme ad insalate, fagioli, salsa al rafano “cren” e vino nuovo. Mangiare con le mani e la punta del coltello, carnicelle, nervetti, cartilagini, tutte saporite e gustose….. roba di altri tempi, ma ci vuole! una miscellanea di uomo-cacciatore-tribalità, realtà reale dove tutti sarebbero contenti di farne parte.
Un mangiare di altri tempi. Quando veniva ucciso il maiale non si buttava via niente, le ossa spolpate venivano usate per insaporire un minestrone, oppure bollite, il brodo per il risotto o minestra di riso, e la poca carne attaccata era il secondo piatto insieme ad una verdura. Tutto era prezioso e le donne inventavano in cucina per mettere insieme il pranzo e la cena per persone che lavoravano duro…. Adesso “un’ossada” diventa una festa del palato, apprezzatissima almeno per me non solo dal punto di vista gastronomico ma soprattutto tradizionale-storico, mi torna alla mente mio nonno che mi spiegava come conservare e utilizzare le parti del maiale al meglio. Una bella cacciata e una bella festa. GRAZIE.

....è proprio il caso di dirlo: CHE MAIALATA!!!! ;) ;)
complimenti a chi era intorno alla tavola e a chi con fatica e amore ha permesso tutto ciò!
 
Secondo me, noi solo possiamo esser portatori della riscoperta delle antiche tradizioni .... e quella culinaria ne è portabandiera. Non credo che nella società moderna ci sia uno solo ..... della moltitudine di fichetti metropolitani ..... che possa conoscere " l'ossada " ... tanto meno la stessa possa essere trovata nella cucina salotto di parodi e company.
Bisogna promuovere sempre più questi eventi ... magari a caccia chiusa ed in compagnia delle famiglie .... perchè i nostri figli dovranno tramandare " l'ancient cuisine " ed il valore dell'amicizia vera che accumuna tutti noi seguaci di Diana.
 
Piatti come questo fanno ormai parte (purtroppo) di una tradizione culinaria che le nuove generazioni non conoscono, ma quel che è peggio è che non vogliono neppure conoscere. Preparare piatti come questo richiede fatica, impegno, manualità e conoscenze che vanno ben oltre al piatto in se'...
Mio papà (e la sua generazione) andrebbe matto x un piatto così...io purtroppo non credo che sarei capace di apprezzarlo realmente...sono abituata a una cucina diversa, e mi dispiace, perché questi sono i veri sapori da far conoscere e tramandare...non certe schifezze che si comprano al supermercato!
Altro che "nouvelle cuisine"...è l'ancienne cuisine che va promossa e fatta conoscere!
Complimenti per la tavolata che avete organizzato...mi sa che è avanzato poco o niente!
 
Complimenti alla Lisetta che evoca una antica cucina in fondo non tanto lontana, un tempo quando i nonni dentro una bigongia alternavano strati di ossa tipo scapola (un po' spolpate) a strati di sale grosso che volendo potevano servire per risi, minestre e polpette di carnevale, che con l'avvicinarsi del caldo prendeva sempre più di vieto. Il rito della tavola è la radice della nostra tribù, ha un significato profondo a partire dalla divisione della preda, dalla condivisione, alla socializzazione, alla carità divenuta poi cristiana. Mi avvicino a codesti profumi quando dopo aver tenuto gli zampetti aperti per un po' sotto sale e lessati, offrono il meglio di se accompagnati dai sottaceti dell'orto e le olive, tanto per mantenere il giusto livello di colesterolo, e comunque bravi.
 
Complimenti alla Lisetta che evoca una antica cucina in fondo non tanto lontana, un tempo quando i nonni dentro una bigongia alternavano strati di ossa tipo scapola (un po' spolpate) a strati di sale grosso che volendo potevano servire per risi, minestre e polpette di carnevale, che con l'avvicinarsi del caldo prendeva sempre più di vieto. Il rito della tavola è la radice della nostra tribù, ha un significato profondo a partire dalla divisione della preda, dalla condivisione, alla socializzazione, alla carità divenuta poi cristiana. Mi avvicino a codesti profumi quando dopo aver tenuto gli zampetti aperti per un po' sotto sale e lessati, offrono il meglio di se accompagnati dai sottaceti dell'orto e le olive, tanto per mantenere il giusto livello di colesterolo, e comunque bravi.

Saluti a tutti! Romano mi trovi profondamente in accordo. Ti dirò per gli zampetti c'è un'altro ritrovo, così per nervetti, orecchie, muso e codini, poi c'è quella del cotechini (musetti), merita molto quella con le lumache, quella con le anguille, e per finire con le rane fritte.... forse le ho elencate tutte... riguardo alla cacciagione, naturalmente lepre, poi anatre, colombacci..... molto tempo fa, anni fa spiedi di piccoli uccelli. L'anno è lungo e ci si ritrova con la scusa di una "cena", non capito a tutte ma ne sono a conoscenza, per cui qualche volta anche a caccia chiusa mi faccio un giro. Ciao!

@MiniMirka: Sara alla fine c'era una torta di ricotta da favola!!!
 
Ricordo i tempi dei miei nonni proprio in questi periodi con mezzo metro di neve si andava a prendere il maiale e lo si uccideva in piazza e preparato in squisite prelibatezze, e alla fine grande tavolata come descritta da Claudio .....bei tempi.
 
Nessun emiliano? Nella bassa parmense nelle 4 domeniche di novembre tutti gli anni si tiene November pork,( sperom che ac sia la nebbia!) ogni domenica in un paese diverso tra Zibello. Polesine po, Rocca bianca e Sissa. Ognuna a tema o il culatello o la spalla cotta, lo strolghino più lungo del mondo, la mariola e a polesine le ossa di maiale cotte in un gran pentolone il tutto distribuito ai presenti tra bancarelle di specialità Fortana e vin brule' Provate a venire, le feste valgono il viaggio altro che oktober fest! November porc.!!! Speriamo che ci sia la nebbia.
 
Armeria online - MYGRASHOP
Sponsor 2024
Indietro
Alto