Sinceramente non mi piace ..... la pelle è spessa e oleosa ...... un pò maleodorante, per questo meglio spellare il volatile. L'unico modo che ha soddisfatto il palato è stato cucinando i petti al tegame con sugo e molte spezie, facendo rosolare la carne preventivamente salata e pepata, con un trito di aglio salvia e rosmarino ed un bel tocco di guanciale ... sfumando con del cognac aggiungendo carote sedano e cipolla tagliati a julienne rosolando di nuovo con le verdure e poi nuovamente sfumando con del vino rosso corposo ..... alla fine salsa di pomodoro in quantità abbondante se poi si vuol usare come condimento per la pasta. Tempi di cottura oltre un ora, fin quando i petti saranno sufficientemente morbidi. Comunque tra la selvaggina abitualmente da me incarnierata, la pavoncella è la meno gustosa a differenza del piviere ( ora non consentito ) che nonostante abbia la stessa mole ed alimentazione era uno dei selvatici più apprezzati in cucina