E' uno dei piatti tipici della zona in cui vivo, si utilizzano una varità di olive "dolci", si possono fare fritte come descritto dallo CHEF Mario con pomodorini variante, aggiunte al baccalà al pomodoro a fine cottura e sono anche buonissime...
Saluti
 
Ne ho imparata una nuova pure oggi...

Nicola bada bene ke devi chiedere delle olive dolci, e usare il sale doppio tritato con la bottiglia prime di sevire,io personalmente ce ne metto tre o quatto di spicchi d'aglio xche' alla fine lo mangio insieme alle olive,se nn ho incontri ravvicina<ti capisci a me.......H.D.V.T.........SUZI...,.[rk01_050.gif]

P.S....SI POSSONO FARE ANCHE CON OLIVE SUPER MATURE DI ALTRE VARIETA'..DICIAMO DI GENNAIO

- - - Aggiornato - - -

Questa è nuova, sapevo delle olive sotto la cenere, ma fritte no!!! Voglio provarla!!!

sono passate nell'olio caldo fino a quando si aprono tutte..quello e' il momento di servirle...un abbraccio suzi....:)
 
Vedi l'allegato 64626

Olive fritte!



Un'antica e povera ricetta dei contadini che durante la raccolta delle olive sceglievano le migliori per cucinarle direttamente nei campi o anche arrostirle sotto le ceneri del fuoco allestito per scaldarsi.
E' molto semplice una manciata di olive fresche, olio extravergine,uno spicchio d'aglio in camicia schiacciato e del peperoncino... fate scaldare l'olio con l'aglio e il peperoncino poi aggiungete le olive e fatele rosolare per alcuni minuti, salate al gusto e servite....ottime come aperitivo!

Specifica quali olive vanno bene per friggerle............non so come si chiamano in italiano noi le chiamiamo "alije amel" (olive a mela).........sono tonde, dolci e morbide e una volta fritte si schiacciamo con un pezzetto di pane di altamura piuttosto che di laterza e si mangiano............volendo, appena raccolte si possono surgelare ed usare tutto l'anno.
 
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Olive fritte!



Un'antica e povera ricetta dei contadini che durante la raccolta delle olive sceglievano le migliori per cucinarle direttamente nei campi o anche arrostirle sotto le ceneri del fuoco allestito per scaldarsi.
E' molto semplice una manciata di olive fresche, olio extravergine,uno spicchio d'aglio in camicia schiacciato e del peperoncino... fate scaldare l'olio con l'aglio e il peperoncino poi aggiungete le olive e fatele rosolare per alcuni minuti, salate al gusto e servite....ottime come aperitivo!
 
Queste si che sono buone!!![emoji3]
Una volta mia mamma ha comprato su un negozio di prodotti pugliesi...
Beh ricordo che erano talmente buone che son durate poco!!!
Mi ricordo che ci sono 2 buone qualità per le olive fritte...
Una è la Regina e l'altra non me la ricordo!!!
Mario tu dovresti sapere...[emoji6]
Comunque se avete l'occasione assaggiatele sono davvero buone[emoji772]
 
Ottima ricetta con la varietà Taggiasca! Il solo problema è che devo farne poche per volta...se no mi mangio anche la padella ;)
 
E' uno dei piatti tipici della zona in cui vivo, si utilizzano una varità di olive "dolci", si possono fare fritte come descritto dallo CHEF Mario con pomodorini variante, aggiunte al baccalà al pomodoro a fine cottura e sono anche buonissime...
Saluti

Questa descritta dal Proff....quando la faceva la mia mamma erano tris altro ke bis....h.d.t.,.....suzi.....
 
[h=1]Olive dolci, da mensa[/h]




Drupa di forma ovale, di colore verde durante lo sviluppo e nera a maturazione avvenuta.

Le olive vanno avviate alla lavorazione entro 48 ore dalla raccolta, il sistema di lavorazione è quello detto “in salamoia al naturale o alla greca”. Le olive subiscono un processo di conservazione in salamoia piuttosto lento; si distinguono 2 fasi: quella iniziale o tumultuosa, della durata di 20-30 giorni durante i quali il prodotto in salamoia all’ 8-10% subisce un lento processo di deamarizzazione e di fermentazione aerobica.
Nella seconda fase le olive vengono conservate in contenitori chiusi dove la fermentazione anaerobica procede lentamente e consente il completamento del processo di deamarizzazione. La conservazione delle olive in forma intera, snocciolata, farcita o condita, avviene in contenitori della capacità massima di 10 Kg. Possono essere utilizzati ingredienti facoltativi quali: sale, aceto, olio extra vergine di oliva, spezie, erbe ed estratti naturali.

La varietà Termite di Bitetto è una varietà autoctona come attestato in antichi documenti curiali e notarili rinvenuti. Uno di essi risale all’inizio del secondo millennio, essendo stato emesso il 6 maggio 1186 anno XXI del regno di Guglielmo il Buono, pubblicato col numero CXXXI nel Codice Diplomatico Normanno di Alfonso Gallo; trattasi di una dichiarazione di riconoscimento di proprietà di alcuni appezzamenti di terreno situati nell’agro di Bitetto e nella quale più volte è riportata la parola latina “Termitum” in riferimento alla varietà di alberi ivi coltivati.

Queste olive sono anche chiamate "Mele di Bitetto o ualie dolc".Questa e' l'oliva che consiglio BUONISSIMA,Si mangiano, ancora belle calde, direi quasi bollenti, schiacciate e "strofinate" sul pezzo di pane semmai bruskettato/ agliato...H.D.T........ SUZI........

DOLCE DI ROSSANO.jpg...un'altra nota e' LA DOLCE DI ROSSANO......INOLTRE LA NOLCA-.....NOLCHE.jpg
 
Vedi l'allegato 64626

Olive fritte!



Un'antica e povera ricetta dei contadini che durante la raccolta delle olive sceglievano le migliori per cucinarle direttamente nei campi o anche arrostirle sotto le ceneri del fuoco allestito per scaldarsi.
E' molto semplice una manciata di olive fresche, olio extravergine,uno spicchio d'aglio in camicia schiacciato e del peperoncino... fate scaldare l'olio con l'aglio e il peperoncino poi aggiungete le olive e fatele rosolare per alcuni minuti, salate al gusto e servite....ottime come aperitivo!

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