I distillati rumeni D.O.C..............tuica(zuica)....palinca(palinka )....non solo

Mi dispiace per Barone ma io non la penso così.
La palinka è nata in Ungheria e proprio in quel paese i distillati con la frutta erano i migliori al mondo.
Mentre le aziende italiane facevano liquori con pochissima frutta, gli ungheresi insegnavano che per avere un buon distillato era necessario un grosso quantitativo di frutta.
I rumeni 30 anni fa facevano solo la grappa, ma era meglio non berla perché era tossica.
Tutto ciò lo dico per esperienza perché dal 1970 frequentavo quei paesi....
 
Vorrà dire che non intossichero' nessuno dei miei amici..... La terrò per me la grappa tossica..... Hdt....
Ihih

Io parlavo di quei anni (tossica) che la grappa aveva 3 funzioni....quella di ubriacarsi, quella di scaldarsi ed infine quella dei massaggi. Si...massaggi antidolorifici...dicevano che faceva bene!
Comunque ora è cambiata completamente la fattura della grappa.
HDT.
 

barone rosso

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I distillati rumeni D.O.C...........
distilate.jpg
Nel mese di novembre 2008, l’Unione Europea ha prestato riconoscimento ai distillati tradizionali rumeni quali la “ţuica”, la “pălinca”, i “rachiuri din fructe”, la “tescovina” e il “vinars”. Regionalismi e termini diversi che stanno a significare sostanzialmente la stessa bevanda (riconducibile alla grappa italiana), si distinguono solo in base alla gradazione alcolica e alla composizione dell’acquavite (di cereali, di frutti o di vino) ma sono tutti prodotti autoctoni brevettati. La Romania, quindi, ha aderito al registro dell’Unione Europea degli alcolici D.O.C. con 13 tipi di distillato di frutta e 4 tipi di distillato di vino.
È così che, mentre l’Ungheria è autorizzata anch’essa ad utilizzare il termine “palinka” (dal 2004) in concomitanza con la “palinka” di origine austriaca, la bevanda di nome “horincă” (o “turţ”) rappresenta un distillato preparato unicamente nella regione di Maramureş – Oaş .
A Sud della Romania troviamo i distillati di frutta (“ţuica”) di Buzău, di Milcov e di Argeş, mentre l’acquavite di vino (“vinars”) è tipico di Vaslui, Segarcea, Murfatlar, Târnave e Vrancea.

Alcune particolarità valgono la pena di essere menzionate per ciascuna tipologia:
- La ‘ţuica’ viene fatta invecchiare preferibilmente in botti di legno di quercia o gelso; è fatta esclusivamente di prugne.
- La ‘pălinca’ è nota come “doppio distillato”, ma può essere ridistillata perfino 5 volte; è fatta di prugne o di pere. Il suo invecchiamento è inversamente proporzionale alla gradazione alcolica: una ‘pălinca’ invecchiata di 3-4 anni è certamente migliore, ma ogni anno perderà circa 28% del suo volume e rispettiva gradazione alcolica. In alcune zone, come ad esempio Baia Mare, esistono produttori di ‘pălinca’ dai chicchi di mais, invecchiata dai 10 ai 15 anni; il risultato è simile al single malto irlandese.
- Il ‘vinars’ viene fatto invecchiare minimo 5 anni (in Romania esistono ‘vinarsuri’ di 18-28 anni) rigorosamente in botti di legno di quercia ed è simile al cognac francese.

Tradizionalmente, il processo di produzione della “pălinca” rumena nei villaggi era caratterizzato dall’uso di frutta rigorosamente NON ammuffita, secca né sporca. Per la fermentazione, veniva conservata in grandi contenitori di legno coperti, da 2 a 6 settimane, in base al contenuto di zucchero nella frutta e alla temperatura. La distillazione, fatta 2 volte, avveniva in vasi di 140 Litri a fuoco basso, per una o due ore, fino a quando la bevanda raggiungeva i 50-52° di alcol. Era una bevanda al 100% naturale, non essendo ammessa l’aggiunta di zucchero né di conservanti, altri ingredienti o coloranti che potevano alterare il gusto genuino.
Oggi l’UE mette una soglia di gradazione alcolica minima di 35% affinché la bevanda sia riconosciuta come tale e prevede la distillazione in vasi di acciaio inossidabile.

Autore: Ana-Maria Baghiu

........da www.ricette rumene.it
 
I distillati rumeni D.O.C...........
distilate.jpg
Nel mese di novembre 2008, l’Unione Europea ha prestato riconoscimento ai distillati tradizionali rumeni quali la “ţuica”, la “pălinca”, i “rachiuri din fructe”, la “tescovina” e il “vinars”. Regionalismi e termini diversi che stanno a significare sostanzialmente la stessa bevanda (riconducibile alla grappa italiana), si distinguono solo in base alla gradazione alcolica e alla composizione dell’acquavite (di cereali, di frutti o di vino) ma sono tutti prodotti autoctoni brevettati. La Romania, quindi, ha aderito al registro dell’Unione Europea degli alcolici D.O.C. con 13 tipi di distillato di frutta e 4 tipi di distillato di vino.
È così che, mentre l’Ungheria è autorizzata anch’essa ad utilizzare il termine “palinka” (dal 2004) in concomitanza con la “palinka” di origine austriaca, la bevanda di nome “horincă” (o “turţ”) rappresenta un distillato preparato unicamente nella regione di Maramureş – Oaş .
A Sud della Romania troviamo i distillati di frutta (“ţuica”) di Buzău, di Milcov e di Argeş, mentre l’acquavite di vino (“vinars”) è tipico di Vaslui, Segarcea, Murfatlar, Târnave e Vrancea.

Alcune particolarità valgono la pena di essere menzionate per ciascuna tipologia:
- La ‘ţuica’ viene fatta invecchiare preferibilmente in botti di legno di quercia o gelso; è fatta esclusivamente di prugne.
- La ‘pălinca’ è nota come “doppio distillato”, ma può essere ridistillata perfino 5 volte; è fatta di prugne o di pere. Il suo invecchiamento è inversamente proporzionale alla gradazione alcolica: una ‘pălinca’ invecchiata di 3-4 anni è certamente migliore, ma ogni anno perderà circa 28% del suo volume e rispettiva gradazione alcolica. In alcune zone, come ad esempio Baia Mare, esistono produttori di ‘pălinca’ dai chicchi di mais, invecchiata dai 10 ai 15 anni; il risultato è simile al single malto irlandese.
- Il ‘vinars’ viene fatto invecchiare minimo 5 anni (in Romania esistono ‘vinarsuri’ di 18-28 anni) rigorosamente in botti di legno di quercia ed è simile al cognac francese.

Tradizionalmente, il processo di produzione della “pălinca” rumena nei villaggi era caratterizzato dall’uso di frutta rigorosamente NON ammuffita, secca né sporca. Per la fermentazione, veniva conservata in grandi contenitori di legno coperti, da 2 a 6 settimane, in base al contenuto di zucchero nella frutta e alla temperatura. La distillazione, fatta 2 volte, avveniva in vasi di 140 Litri a fuoco basso, per una o due ore, fino a quando la bevanda raggiungeva i 50-52° di alcol. Era una bevanda al 100% naturale, non essendo ammessa l’aggiunta di zucchero né di conservanti, altri ingredienti o coloranti che potevano alterare il gusto genuino.
Oggi l’UE mette una soglia di gradazione alcolica minima di 35% affinché la bevanda sia riconosciuta come tale e prevede la distillazione in vasi di acciaio inossidabile.

Autore: Ana-Maria Baghiu

........da www.ricette rumene.it

non sono da alcool...ma prima o poi li assaggero' direttamente in romania....grazie per il lavoro che stai svolgendo BARONE ROSSO,da oggi mi metto in pensione......cari amici di mygra siete in buone mani.........e' stato un piacere condividere con voi parte della mia cultura del GARGANISAN......garganistan.jpg E CON QUESTO VI SALUTO ...SEMPRE FEDELE A MYGRA...........H.D.T.............SUZI............:)
 
dalla famosa TUICA non e' difficile ottenere le varianti aromatizzate al mirtillo: Afinata (da afini=mirtilli)

e Visinata (da visine=amarena)

visinata e afinata.jpg................................moooooooolto buone...........specialmente se fatte in casa!!!!


fatte in casa a km zero..........

visinata fatta in casa.jpg........................visinata

afinata di casa.jpg...................afinata........


poi gustatevi i frutti che cadranno nel bicchierino!!!!!!!!!!...........e fatemi sapere!!!!!!!!
 
dalla famosa TUICA non e' difficile ottenere le varianti aromatizzate al mirtillo: Afinata (da afini=mirtilli)

e Visinata (da visine=amarena)

Vedi l'allegato 62337................................moooooooolto buone...........specialmente se fatte in casa!!!!


fatte in casa a km zero..........meglio questa merenda ggarganica...h.d.t. caro kompare.....l'alcool un cacciatore non.devo proporlo........

Vedi l'allegato 62338........................visinata

Vedi l'allegato 62339...................afinata........


poi gustatevi i frutti che cadranno nel bicchierino!!!!!!!!!!...........e fatemi sapere!!!!!!!!
PANINI D'ESTATE.jpg
meglio questa merenda garganica...h.d.t. caro kompare.....l'alcool un cacciatore non deve proporlo........bannato.....suzi....
 
Ho sempre bevuto la Palinca fredda, freddissima, e ciò è deleterio per le quantità che poi vengono ingurgitate,più o meno inconsapevolmente......tant'è che....avete capito.....[birra.gif][36][7]

Però c'è anche la versione, diciamo, invernale, calda e speziata, me ne hanno solo parlato ma non l'ho ancora bevuta così.........
Prima o poi porrò rimedio a questa mancanza..........
 
Ho sempre bevuto la Palinca fredda, freddissima, e ciò è deleterio per le quantità che poi vengono ingurgitate,più o meno inconsapevolmente......tant'è che....avete capito.....[birra.gif][36][7]

Però c'è anche la versione, diciamo, invernale, calda e speziata, me ne hanno solo parlato ma non l'ho ancora bevuta così.........
Prima o poi porrò rimedio a questa mancanza..........
La versione calda invernale ti fa passare tutti i malanni in attimo!!!!!!!!!!!............provare per credere!!!!
 
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