titusmax
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Si conclude nel migliore dei modi, con i tavoli imbanditi di pietanze a base di selvaggina, tanti ospiti, docenti, rappresentanti delle istituzioni, esponenti del mondo venatorio, operatori della comunicazione, la seconda edizione di Caccia in cattedra, caccia a tavola. L’iniziativa, patrocinata dalla Confederazione Cacciatori Toscani, ha visto protagonisti l’Istituto Agrario Dionisio Anzilotti di Pescia, l’Istituto Alberghino Ferdinando Martini di Montecatini, la sezione Federcaccia di Pescia e gli operatori del CEDAF (Centro Didattica Ambientale Faunistica - Agenzia Formativa riconosciuta dalla Regione).
All’Istituto Agrario i tecnici dell’Agenzia hanno svolto un ciclo di conferenze rivolto alle quarte classi. Al centro degli interventi le realtà faunistiche presenti sul territorio e i vari aspetti della gestione della fauna, con l’occhio rivolto ai problemi che le popolazioni di ungulati creano sempre più spesso alle colture agricole. Una proposta didattica sposata con entusiasmo dalla preside dell’Istituto Agrario, la professoressa Francesca Giurlani che ha ricordato come l’Istituto, prevedendo tra i propri indirizzi anche quello di gestione dell’ambiente e del territorio, non poteva non valutare positivamente la proposta di un arricchimento didattico proveniente da chi, come i cacciatori, fanno della gestione una concreta attività. “Un progetto che riesce a tenere insieme cultura rurale e tradizioni guardando al futuro: una scommessa che valorizza l’identità, tanto più preziosa in un mondo che va globalizzandosi”, ha detto tra l’altro il segretario della CCT Marco Romagnoli ringraziando tutti i partecipanti per il contributo portato al successo dell’iniziativa.
All’Istituto Agrario i tecnici dell’Agenzia hanno svolto un ciclo di conferenze rivolto alle quarte classi. Al centro degli interventi le realtà faunistiche presenti sul territorio e i vari aspetti della gestione della fauna, con l’occhio rivolto ai problemi che le popolazioni di ungulati creano sempre più spesso alle colture agricole. Una proposta didattica sposata con entusiasmo dalla preside dell’Istituto Agrario, la professoressa Francesca Giurlani che ha ricordato come l’Istituto, prevedendo tra i propri indirizzi anche quello di gestione dell’ambiente e del territorio, non poteva non valutare positivamente la proposta di un arricchimento didattico proveniente da chi, come i cacciatori, fanno della gestione una concreta attività. “Un progetto che riesce a tenere insieme cultura rurale e tradizioni guardando al futuro: una scommessa che valorizza l’identità, tanto più preziosa in un mondo che va globalizzandosi”, ha detto tra l’altro il segretario della CCT Marco Romagnoli ringraziando tutti i partecipanti per il contributo portato al successo dell’iniziativa.
