INVECE quando andavo dall'altra nonna rispondeva al fuoco dell'altra con la salsiccia nel bracere,sotto la carbonella incartata(arrotolata) con la carta da pane quella marrone,non se si chiama oleata...quindi si davano sfide fino all''ultimo sangue tutto x farmi mangiare xche' non avevo tanto appetito,cosi' mi dicevano,quando vorrei che mi vedessro adesso come sto messo....h.d.t.suzi...

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Caro Suzi, se la memoria non mi tira brutti scherzi, la carta per il pane la chiamavamo "VELLUTINA".
Con simpatia
piero



beh io spesso li faccio ritornare attuali quei tempi e' nel mio dna caro kompare...........h.d.t................suzi........
Un saluto per tutti gli Amici del Forum.
piero
 
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di Paola Giaccio ed Enzo C. Delli Quadri
Le patate sotto la cenere sono tra i ricordi migliori che il nostro territorio ci rimanda; l’odore che si sprigionava, dal caminetto, lentamente dentro casa, era un anticipo della goduria di trovarsi tra le mani il nostro tubero sbruciacchiato, bollente, e morbido, da mangiare lì, davanti al caminetto stesso, senza tanti fronzoli….
Era una cottura spartana; le patate allora non si avvolgevano nella carta stagnola come si fa oggi…….. …. si coprivano di cenere con sopra la brace e si aspettava a lungo, anche più di due ore, che tanto ci voleva: quasi un esercizio alla pazienza… Quando si cucinano le patate sotto la cenere bisogna inciderle con un taglio a forma di croce. Questo taglio a “croce” ha un doppio significato (lo si fa anche per il pane fatto in casa): evitare che le patate possano “scoppiare” durante la cottura e ringraziare Gesù per il dono della patata. [h=3]Ricordo d’infanzia [/h] Da bambino andavo a tenere compagnia a mia nonna che abitava in una casa all’inizio di Via Roma, in Agnone, poco distante da casa mia, e che aveva il fuoco sempre acceso, per tutto l’inverno; all’epoca non c’erano termosifoni. Veniva utile utilizzare quel fuoco per tutte le esigenze di cucina: con la brace e la cenere, lei cucinava patate, castagne e cipolle; aveva anche una simil-griglia per cuocere qualche pezzo di carne (raramente) e una pignatta che pendeva da un gancio dove poteva cuocere di tutto, soprattutto legumi. Spesso la nonna, per ringraziarmi della visita, spostava la cenere e la brace e tirava fuori, fumante, una patata appena cotta, la sbucciava e me la regalava, condita con un pizzico di sale. Lei si sedeva accanto a me e mangiavamo tranquilli mentre mi raccontava della sua gioventù, dei sacrifici che la guerra determinava (eravamo nel 1944-45)….. Che profumo che incredibile sapore e, oggi, quanta nostalgia……. e che bello mangiare con le mani. Seduto su di una sediolina restavo a guardare le “monachine“ che volavano scintillanti verso la cappa del camino e che a volte, quando il vento soffiava forte, tornavano indietro, avvolte in una nuvola di fumo.......ABBIAMO DETTO TUTTO.........SUZI........[2]
 
Beh dalle mie parti è un abitudine consolidata.tanto che le macellerie quando fanno il fornello pronto le mettono sempre per chi le desidera...[emoji14] [emoji14] [emoji14] .sale olio e pepe.ahhhhhh
 
i quei piaceri li vivevo coi nonni paterni,che erano contadini e vivevano in campagna..........il fuoco era sempre acceso..anche ad agosto!!!!!!!
ora invece li rivivo in prima persona in Romania dove andrei a vivere senza pensarci due volte!!!

selvaggi.jpg.......................in questa terra magica c'e' chi si diverte anvora in modo genuino!!!!!!
 
i quei piaceri li vivevo coi nonni paterni,che erano contadini e vivevano in campagna..........il fuoco era sempre acceso..anche ad agosto!!!!!!!
Ora invece li rivivo in prima persona in romania dove andrei a vivere senza pensarci due volte!!!

Vedi l'allegato 59167.......................in questa terra magica c'e' chi si diverte anvora in modo genuino!!!!!!



a i ragione oggi qui da noi si vive in modo industriale tutto di fretta e il mangiare gia' pronto e precotto viva i nonniiiiii e le loro usanze
 
INVECE quando andavo dall'altra nonna rispondeva al fuoco dell'altra con la salsiccia nel bracere,sotto la carbonella incartata(arrotolata) con la carta da pane quella marrone,non se si chiama oleata...quindi si davano sfide fino all''ultimo sangue tutto x farmi mangiare xche' non avevo tanto appetito,cosi' mi dicevano,quando vorrei che mi vedessro adesso come sto messo....h.d.t.suzi...

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altri tempi!!

beh io spesso li faccio ritornare attuali quei tempi e' nel mio dna caro kompare...........h.d.t................suzi........
 
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