La tradizione del Peposo d'Impruneta prevede la cottura nel tegame di coccio, la ricetta risale ai tempi che cuocevano i mattoni del Duomo di Firenze (Brunelleschi).
La carne utilizzata era per la maggiore di razza Chianina, bovino in quei tempi impiegato per il lavoro, anche per questo la carne richiedeva una maggiore cottura a basse temperature e sommerse nel liquido.

Recentemente ho traviato la ricetta, spero che i fornacini non se la prendono a male, ma "purtroppo" il progresso va avanti.

La variante consiste solo nel metodo di cottura, ovvero l'impiego della pentola a pressione per la cottura.
I passaggi sono praticamente identici, la variazione è nella quantità di brodo (1 ramaiolo/bicchiere) e di vino (1/4 di litro).
Aggiunto il liquido vado a chiudere la pentola a pressione, 1 ora di cottura al minimo dopo lo sfiato.
Spengo la fiamma e faccio raffreddare, in genere la fo faccio oggi e lo consumo il giorno dopo (migliora il sapore).
Prima di consumare tolgo il coperchio della pentola a pressione , faccio ritirare parte del liquido in eccesso e faccio ultimare la cottura ,
nel frattempo abbrostolisco delle fette di pane , le impiatto e poi verso sopra il peposo con il suo sughetto ristretto.

Trovo il metodo veloce e con un risultato ottimo.

Per ultimare la cottura chi avesse il forno a legna e il tegame di coccio..... darebbe un aroma in più e riprenderebbe la tradizione.

Saluti
 
Messaggi
12,463
Punteggio reazioni
484
Punti
83
[h=2]Peposo alla fornacina[/h]
da taccuini storici.it

Ricetta di Shady Husban


[h=2]Peposo alla fornacina[/h]Ingredienti per 4 porzioni
700g muscolo di vitellone - 750 ml vino rosso - 20g conserva di pomodoro - 1,5l brodo caldo - pepe in grani - 6 spicchi d’aglio – Sale - Olio extra vergine d’oliva
Preparazione
Tagliare la carne a pezzi grossolani. Rosolare lo spezzatino con pochissimo olio e gli spicchi d’aglio in camicia. Aggiungere abbondante pepe tritato, la conserva diluita in poco brodo caldo, il sale e il vino rosso. Cuocere a fuoco moderato e aggiungere il brodo in modo da coprire a filo la carne. Proseguire la cottura per 3 ore circa, mescolando di tanto in tanto e, se necessario, aggiungere altro brodo. Alla fine della cottura la pietanza risulterà cremosa e morbidissima.
Servire il peposo caldo accompagnato da patate lesse, fagioli o semplicemente da pane tostato.

Informazioni
Da ben cinque secoli e mezzo, una leggenda fiorentina narra che Filippo Brunelleschi abbia adoperato il "peposo" per nutrire e riscaldare i suoi artigiani che lavoravano alla "fabbrica" di Santa Maria del Fiore.
I "fornacini" delle zone dell'Impruneta e di Greve, addetti alla cottura dei mattoni, pare abbiano inventato questo piatto durante la preparazione del “cotto”. Infatti usavano mettere della carne all’imboccatura del forno in modo da cuocerla lentamente.
 
Armeria online - MYGRASHOP
Sponsor 2024
Indietro
Alto