Messaggi
12,463
Punteggio reazioni
484
Punti
83
[h=2]Tradizione ricette alla finanziera[/h]
DA TACCUINI STORICI.IT



Testo di Giovanni Fancello. Esperto e docente di storia della gastronomia sarda. Autore di numerosissime pubblicazioni, fra le quali citiamo: Sabores de Mejlogu, Sardegna a tavola, Il pesce povero, Le erbe selvatiche, Le spezie. Collabora alle pagine gastronomiche delle più importanti testate giornalistiche sarde. Vincitore del concorso internazionale “Premio Marietta” di Pellegrino Artusi organizzato dal comune di Forlimpopoli nel corso della Festa Artusiana 2003 con la ricetta “ditaliani con zafferano, spada, seppie, cozze e fagioli brenti niedda”


Capita spesso di leggere ricette che riportano nel titolo il nome “alla finanziera”. Si potrebbe pensare che siano ricette scaturite dalle elaborazioni gastronomiche nelle mense della Guardia di Finanza, perché antico e importante Corpo militare, fondato nel 1774, dove, in passato, il ruolo del “cuciniere” era di primaria importanza.
In realtà i gustosi piatti “alla finanziera” hanno avuto diffusione sia nella cucina classica di Francia ed in particolar modo durante l’agonia dell’Ancien Régime, che in quella regionale piemontese. La prima traccia di una ricetta simile si può trovare nel testo di maestro Martino da Como nella ricetta “Per fare un pastello de creste, ficatelli et testiculi di galli”, ma il termine finanziera è successivo. In Piemonte il termine si è diffuso nella cucina borghese ottocentesca, erano i piatti che consumavano gli operatori di banca e di finanza che lavoravano a Torino e prediligevano un pasto veloce, ma nutriente, durante la loro pausa pranzo.
Pellegrino Artusi, Ada Boni e Nino Bergese sono tra i pochi, ma pregevoli autori, che le menzionano. Se vogliamo scoprire il più verosimile senso del termine culinario è necessario consultare i libri di cucina del piemontese Giovanni Vialardi (1804-1872) capocuoco di Carlo Albero e Vittorio Emanuele II, ove riporta la salsa e ragout à la Financière, ma è nel capolavoro de “Fisiologia del gusto”, scritto agli inizi del XIX secolo da Anthelm Brillat-Savarin, che ritroviamo il concetto preciso:
“Se vi sono buongustai per predestinazione, ve ne sono anche per condizione sociale: e debbo segnalarne quattro grandi categorie: i finanzieri, i medici, i letterati e i devoti. I finanzieri sono gli eroi del buon gusto. Qui eroe è la parola esatta, perché ci fu una guerra: e l’aristocrazia nobiliare avrebbe schiacciato i finanzieri sotto il peso dei titoli e degli stemmi se i finanzieri non vi avessero opposto una tavola sontuosa e le casseforti.(…). Perciò in tutte le serie di preparazioni che ci offrono i libri di cucina elementare ce n’è sempre una, o parecchie, che si chiama alla finanziera”.

Ingredienti : 10 Pomodorini ciliegino barattoli pronti, olio extra vergine d'oliva q.b., 1 spicco d'aglio , basilico e pecorino grattugiato.
In una padella friggere aglio e olio ed aagiungere il pomodoro tagliato in due, sale...cottura veloce circa 7 minuti. Cuocere gli spaghetti in acqua a bollitura e sale, scolarli al dente e condirli col pomodoro aggiungendo foglie di basilico e pecorino grattugiato.un bel po' di peperoncino ci sta tutto... Buon appetito ................H.D.T............SUZI................
 
Armeria online - MYGRASHOP
Sponsor 2024
Indietro
Alto