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[h=2]Degustare il vino.........[/h]
da taccuini storici.it

Una degustazione completa si articola in una sequenza precisa di momenti, suddivisi negli esami: visivo, olfattivo, gustativo.
Visivo
-Si osserva attentamente il vino mentre viene versato nel bicchiere, quindi si porta il calice all’altezza degli occhi prendendolo per lo stelo al fine di valutare: trasparenza, limpidezza, e l’eventuale effervescenza del vino; lo si abbassa poi contro un fondo bianco, e guardandolo dall’alto, si valutano l’intensità, la tonalità, e le sfumature del colore.
-Si riporta il bicchiere all’altezza degli occhi e gli si imprime una lenta rotazione in modo da avvinarne le pareti, sulle quali rimarrà un velo di liquido che formerà delle lacrime e degli archetti utili a valutare la fluidità del vino.
Olfattivo
-Si avvicina il bicchiere al naso e, a vino fermo, s’inspira intensamente, allontanando a intervalli il naso dal bicchiere, per non incorrere in una possibile assuefazione ai profumi percepiti.
-Si ruota lentamente il bicchiere su se stesso, così da creare “l’imbuto” di vino che, accrescendo la superficie d’evaporazione, fa sprigionare le sostanze odorose.
Gustativo
-Si porta il bicchiere al naso, si annusa di nuovo, quindi lo si porta alla bocca e si introduce in essa una piccola quantità della bevanda.
-Si convoglia il vino nella parte anteriore della bocca, inspirando attraverso i denti una minima quantità d’aria, allo scopo di far volatilizzare alcune componenti del vino, amplificandone così le sensazioni soporifere e tattili.
-Si muove il vino con la lingua, imprimendo contemporaneamente una leggera pressione contro la volta palatina, quindi si espira, per valutare e apprezzare i diversi componenti e il loro equilibrio.
-Dopo aver assaggiato e deglutito il vino, si espira riportando alla mucosa olfattiva altri sentori, che per effetto della normale temperatura della cavità orale si saranno ulteriormente liberati (aroma di bocca); sempre espirando, si effettua una masticazione a bocca vuota, utile a valutare persistenze gustative e olfattive
Possiamo percepire quattro sapori fondamentali nelle papille guastative della lingua:
-il salato soprattutto al centro,
-l’acido principalmente ai lati,
-l’amaro particolarmente in fondo,
-il dolce specialmente sulla punta.
 
MR Mario come sempre colpisci nel segno,il vino è paragonabile al cibo ogni sua sfumatura e come aggiungere un ingrediente al cibo,ogni vino ha le caratteristiche ben precise, territorio, clima , cura nel portarlo a giusta maturazione per poi raccoglierlo, ma l'arte più grande e la vinificazione,dove mani sapienti trasformano il piccolo acino in una splendida gioia x i palati di noi degustatori di nettare,ma come sempre degustiamolo con parsimonia,come si fa con il cibo, e buon vino a tutti.
 
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