Sara' la tradizione Mario, sempre da rispettare, ma no anguille io non me la sento.....non me ne volere........anche se mio suocero insiste, ma no no no ......:D
 
Che spettacolo!!!
Aggiungeresti un posto a tavola?
Scherzo, buon appetito e soprattutto tantissimi auguri di buon natale e felice anno nuovo
 
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NON SARA' CERTAMENTE UNA VIGILIA ALL'INSEGNA DEL GRANDE MANGIARE E FESTOSO,IN CASA SUZI,MA CON MIA MOGLIE E SPERO MIO SUOCERO E I MIEI DUE FIGLI,FAREMO IN COMUNIONE CON LA MIA CONSORTE,QUESTE PIETANZE,CHE GENERALMENTE SONO D'OBBLIGO NEL GARGANISTAN,COME LA TRADIZIONE DICE........LA MITICA ANGUILLA......E BACCALA' ECC.ECC.FRA' QUALCHE GIORNO,RICEVERO' IL MIO SOLITO REGALO DA AMICI PESCATORI DEL LAGO DI LESINA UN PO' DI ANGUILLE,CHE SARANNO CUCINATE IN QUESTO MODO........ Anguilla al Forno



Le Anguille, ottimo pesce, per la forma serpentiforme è non facilmente gradita se non in certi luoghi dove invece è venerata. Noi la gradiamo abbastanza e ci duole trovarla sono nel periodo che va dall'Immacolata, 8 dicembre, al Natale se pure.
Questa Anguilla al Forno è una nostra rielaborazioni di piatti simili dove eventualmente è preparata in spiedini o spiedoni per cotture al camino, fatti anche, ed ancor più, con il Capitone, che altri non è se non la femmina, ben più grande e grassa.
Questo secondo piatto solitamente lo prepariamo avendo per primo la Pasta con le Anguille del lago di lesina,che destiniamo al ragù per la pasta la parte con la testa e la coda, parti meno nobili, ed a questo le parti centrali più polpose ed agevoli da mangiare, lasciando necessariamente pelle e spina, unica e centrale.



Per la preparazione a cinque commensali occorre un quarto d'ora circa, anche meno se la pulizia ed il taglio si è fatto fare al pescivendolo, e una mezzora quasi per la cottura, occorrono anche i seguenti ingredienti:

un chilo e piu'di Anguille, otto cipolle rosse medio grandi, una decina di foglie di alloro,
due cucchiai di Olio evo by suzi, quanto basta di Sale fino e Pepe Nero al mulinello
Innanzitutto tagliamo a fette non troppo sottili la cipolla e la mettiamo a marinare in un Aceto di Vino Bianco, con un pizzico di sale, pepe macinato al momento e foglie di Alloro,e il solito peperoncino macinato un battuta va' sempre data........






Se le anguille non ce le siamo fatte preparare dal pescivendolo, abbiamo un compito arduo, non seguendo alcuni accorgimenti. Le Anguille, resistono benissimo fuori dall'acqua e grazie al loro particolare sistema nervoso, sono vivaci e mobili anche dopo essere state tagliate. Il miglior modo o quello che noi abbiamo adottato ormai da anni, avendolo creduto il migliore, è la sosta in freezer di una mezzora almeno, il freddo le fa cadere in letargo, ne approfitteremo per sventrarle, pulirle, lavarle e tagliarle in tre o quattro pezzi.


Ungiamo con Olio evo molto moderatamente il fondo del recipiente di cottura, vi distribuiamo ordinatamente un letto di cipolle ed alloro, quindi i pezzi di anguille, saliamo e pepiamo ancora un po' e mettiamo in forno caldo a 170° C per, almeno, una ventina di minuti o poco più, dipende dalla grandezza dell'anguilla e da quanta ne abbiamo messa in forno mantenuto a temperatura di 170°C, meglio se ventilato.
Serviamo accompagnandole con la cipolla e qualche sott'aceto, che ci sgrassi la bocca.

LINGUINE CON LE ANGUILLE


 
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