Trippa....fritta..!!??
Sarà buona sicuro ...del resto anche una suola di scarpa fritta é buona..!
ma la trippa è speciale al sugo con un'abbondante spolverata di parmigiano..mia moglie e mia madre sono maestre nel cucinarla e ti dirò che quella di maiale(molto difficile trovarla se non con accordo con il macellaio) è buonissima...quando le bolliscono devo fuggire di casa...ma quando è cotta a puntino, devono togliermi il piatto..:p
 
Trippa....fritta..!!??
Sarà buona sicuro ...del resto anche una suola di scarpa fritta é buona..!
ma la trippa è speciale al sugo con un'abbondante spolverata di parmigiano..mia moglie e mia madre sono maestre nel cucinarla e ti dirò che quella di maiale(molto difficile trovarla se non con accordo con il macellaio) è buonissima...quando le bolliscono devo fuggire di casa...ma quando è cotta a puntino, devono togliermi il piatto..:p

Il parmigiano sulla trippa al sugo? Orrore! PE-CO-RI-NO!!!!!!!!!!!!!

Io la trippa alla romana al sugo e col pecorino l'ho mangiata tutta una vita! Ma adesso, se dovessi scegliere fra fritta e al sugo sceglierei... tutte e due! Magari una volta in un modo, una volta nell'altro. No ho mai provato una suola di scarpa fritta, ma se tu mi dici che e' buona, non oso contraddirti.
 
A Roma metteranno il epcorino, ma noi a Firenze, si mette il Parmigiano. E anche noi con le frattaglie non si scherza, basta che vi ricordi il lampredotto. Buonissimo il panino ripieno col lampredotto, oppure il lampredotto fatto a sugo tipo trippa. Io la tirppa fritta non l'ho mai mangiata, ma penso sia ottima come tutte le cose fritte. Poi il proverbio dice: in padella è buona anche la ciantella (ciabatta per chi non capisce il termine).
 
A Firenze mettono il Parmigiano sulla trippa? Io l'ho sempre detto che i Toscani sono un po' strambi... SCHERZOOOOOO!

Comunque, a parte l'aberrazione del Parmigiano sulla trippa, la cucina toscana m'e' sempre piaciuta. I crostini alla milza me fanno mori'. Io credo che uno dei miei migliori pranzi (pranzo per modo di dire, perche' da pranzo sconfino' in zona cena--un pasto trimalcionico di una ventina di portate, e dico portate, non assaggi!) lo feci a Siena, al ristorante "Il Boccone del Prete," in ottima compagnia degli amici dello scomparso forum dell' "Osteria del Tavolaccio." C'era anche mia figlia, con me.

Adesso pero' vedo che oltre agli umbri che friggono e mangiano le suole di scarpa fritte e che ne apprezzano la bonta', ci sono anche i toscani che addirittura friggono e mangiano le ciabatte intere e le trovano ugualmente buone! ARISCHERZOOOO! Nun me pijate d'aceto, m'ariccomanno!
 
Nuova ricetta, forse non nuova, ma nuova per me.

A proposito, da tempo uso l'amido di mais nella preparazione di cotolette alla milanese o altre ricette che richiedono l'impanatura dopo aver passato la carne o il pesce nell'uovo. Appena l'amido "sente" il calore della frittura, previene il distacco dell'impanatura e la rende croccantissima. Meglio che usare la farina, e ne serve molto di meno. Inoltre la farina puo' rendere la frittura pesante e appiccicosa.
Nuova anche per me, grazie per averla condivisa.

Interessante pure l'utilizzo dell'amido di mais per l'impanatura.

Proverò entrambe.
 
(Untitled)

Due giorni fa ka mia mamma ha preparato la triopa in umido co steccherini dorati in abbondanza. Una vera leccornia. Ottimo anche il lampredotto a Firenze.
 
Sono funghi abbastanza vicini ai gallinacci, galletti, cantarelli. Il nome scientifico e' IDNUM REPANDUM forma irregolare colore giallo arancio dorato, tiene la cottura lo conoscono in pochi. Per me buono. Averceli!)
 
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Nuova ricetta, forse non nuova, ma nuova per me. Ho tagliato la trippa a striscioline, poi l'ho messa a bollire in acqua, sale, vino rosso, e un rametto di mentuccia. Quando e' diventata tenera l'ho scolata e l'ho lasciata ad asciugare nel colapasta per qualche ora. Poi in una scodella ho mescolato un po' di latte, un mezzo cucchiaio di amido di mais. Poi ho aggiunto due uova, due cucchiai di grana padano grattugiato, sale, una spolverata di aglio in polvere, e ho battuto bene il tutto finche' ben omogeneizzato. Poi ci ho buttato le strisce di trippa, e ho mescolato bene il tutto fino a quando la trippa non era ben coperta dalla mistura. Poi ho preso una busta di plastica per la conservazione dei cibi (Zip-Lock) ci ho messo dentro un paio di tazze di pane grattugiato, ci ho aggiunto la trippa, ho chiuso la cerniera della busta, e ho girato e rigirato la busta, finche' tutta la trippa non e' stata ben coperta uniformemente dal pane grattugiato. Poi ho messo in una padella abbondante olio d'oliva, e quando era caldissimo, fumante, ci ho gettato parte della trippa, rigirandola ogni tanto con una spatola fino ad ottenere una bella doratura di ogni striscia. Ho raccolto la trippa con una schiumarola, sgocciolandola bene, e l'ho depositata su un piatto coperto con tre strati di carta da cucina per assorbire l'olio soverchio. Una spolveratina di sale, e me la sono pappata caldissima. Il resto, pronto per essere fritto, e' nel frigo. Come al solito ne ho preparata troppa...
Sin da quando ero bambino la trippa l'ho sempre mangiata "alla romana," cotta nel sugo di pomodoro aggiunto al solito battuto di carota, sedano e cipolla, e generosamente cosparsa poi all'atto di servirla con pecorino grattugiato. Ottima, non discuto. Ma dopo una settantina d'anni di mangiarla fatta cosi' volevo provare qualcosa di diverso. Ed e' davvero ottima, fritta cosi', con l'impanatura croccantissima e l'interno tenero. A parte il sapore diverso, mi faceva pensare ai calamaretti fritti, come consistenza.
A proposito, da tempo uso l'amido di mais nella preparazione di cotolette alla milanese o altre ricette che richiedono l'impanatura dopo aver passato la carne o il pesce nell'uovo. Appena l'amido "sente" il calore della frittura, previene il distacco dell'impanatura e la rende croccantissima. Meglio che usare la farina, e ne serve molto di meno. Inoltre la farina puo' rendere la frittura pesante e appiccicosa.
 
La trippa fritta è tanta roba.
La tua ricetta è piuttosto americanizzata, fried chicken style, ma credo sia ottima

Esatto, fried-chicken style. E il pollo fritto all'americana, specialmente qui nel Sud ,e' meraviglioso. A proposito, la cotoletta alla milanese, con qualche differenza di ingredienti, qui la chiamano "chicken-fried steak," cioe' "bistecca" (in realta' fettina) fritta come il pollo.

Siccome ne avevo preparata troppa (ma la trippa non e' mai troppa) l'ho mangiata a cena due giorni fa, a colazione e a cena ieri, e a colazione stamattina. Naturalmente non era stata gia' fritta, o sarebbe stata uno schifo, ma dopo averla impanata l'ho messa in frigo in una busta di plastica, ed ogni volta ne ho prelevato un po' per friggerla. Anzi, mettere in frigo qualsiasi cosa che e' stata impanata assicura una migliore aderenza dell'impanatura alla carne.

A proposito, qui cucinano alo stesso modo (meno la previa bollitura) anche diverse verdure, dai cetriolini in salamoia affettati, ai funghi, ai fagiolini (questi pero' non so se vengano pre-cotti prima della frittura), bacchette di mozzarella (quella "secca" che viene via a strisce cruda, ma si scioglie se cucinata) anelli di cipolla, patate dolci tagliate come le french fries di McDonald's. Uno dei miei ristoranti prediletti, "The Old Barn," che nel passato era una grande stalla, adornata con tanti aggeggi agriculturali antichi, trofei di caccia, un paio di vecchi fucili, un bolt action di origine militare e una doppiettona probabilmente calibro 10, vecchie foto d'epoca, dipinti vari, ecc. , serve un vassoione di cose assortite come quelle di cui sopra come antipasto. Caldissime, croccanti, deliziose. Poi fanno delle ottime bisteche alla brace, e filetti di pesce gatto o fritti o arrostiti alla brace e neri di pepe, e tante altre cose "Southern." Anche colini virginiani (pero' d'allevamento) alla brace. E contorni vari, fra i quali panini di farina di mais, e "grits," una specie di tortine di polenta condite con burro e parmigiano. Purtroppo la mia dieta Keto mi proibisce questi due contorni, cosi' ordino insalata per contorno.

Per concludere, la trippa ha un alto valore nutritivo. Contiene molte vitamine e molti minerali essenziali e benefici, come Vitamina B-12, il Selenio, lo Zinco, il ferro, il potassio... E' un po' alta in colesterolo, ma la dietetica moderna ha decretato che il colesterolo alimentare non fa aumentare quello nel sangue, eccetto per una relativamente piccola percentuale di persone, che percio' devono evitare cibi alti in colesterolo. Il colesterolo alto e' un problema causato dall'organismo stesso, non dai cibi ingeriti. Se uno non fa parte di quel gruppo ipersensitivo al colesterolo alimentare, ben venga la trippa, ben vengano uova e pancetta, e tanti altri alimenti grassi (ma non i grassi trans come la margarina ed altre schifezze non naturali).

Infatti io e' da quasi due anni che faccio la dieta Keto (non piu' di 20 grammi di carboidrati al giorno). Percio' addio pane e pasta, zucchero, quasi tutta la frutta (i mirtilli e le fragole permessi in moderazione), riso, patate, carote. Anche le cipolle bisogna limitarle molto, e cosi' i pomodori. Niente latte, ma crema e latticini sono permessi. La crema non contiene lattosio (uno zucchero), e nei latticini il lattosio e' stato convertito a sostanze non zuccherine. Mangio tante uova, carne, fegato, trippa, formaggi, salumi (soltanto quelli conservati solamente col sale, niente nitriti o nitrati, e il bacon che compro non contiene preservanti e proviene da maiali ai quali non sono mai stati dati ormoni e antibiotici). Uso parecchio olio d'oliva, e rifuggo da altri olii come dalla peste. Niente margarina ma ottimo burro imortato dall'Irlanda. E pesce, che cerco di mangiare almeno una volta alla settimana, o fresco, o in scatola. Ma niente tonno! A parte il fatto che contiene mercurio, proprio non mi piace. Naturalmente niente pesce d'allevamento, pieno di ormoni, antibiotici, e tossine. Esclusivamente sardine, acciughe, e salmoni selvatici dell'Alaska in scatola. Non buoni come quelli freschi che pescavo e mangiavo a Kodiak, ma altrettanto salutari. Ho comprato recentemente uno scatolone di sardine fresche surgelate importate dal Portogallo. Deliziose. Qui ogni tanto compro filetti di cefalo freschi provenienti dalla vicina Florida. Ottimi. E' il pesce grasso che fa bene.

Be', con tutti questi grassi animali, la mia visita semestrale con prelievo di sangue ha mostra colesterolo normalissimo. quasi da quando ho cominciato la dieta Keto. Prima, quando mangiavo oltre ai grassi anche i carboidrati, a parte il fatto che ero obeso avevo anche il colesterolo alto. La dieta Keto "sfrutta" il grasso corporeo per derivarne energia, e questo non si accumula intorno ai fianchi, sulle chiappe e sulle cosce, ma viene "bruciato." Oltre alla normalizzazione del mio colesterolo, la ciliegina sulla torta e' stata la perdita di 30 (trenta) kg di peso.

A proposito di fritto, un'altra cagata recentemente sfatata dalla scienza, e' che l'olio d'oliva, ottimo crudo, divenga poi nocivo se usato per friggere. Non e' assolutamente vero, in quanto per la frittura fatta in modo giusto non si arriva mai a surriscaldarlo abbastanza da modificarne la struttura ed i valori nutritivi. Sono gli olii di altri tipi, come quello di mais, o di Canola, o di arachidi che non fanno troppo bene se usati per friggere o per qualsiasi altro scopo. Olio d'oliva--sempre e soltanto! E di quello buono! Attenti alle porcate provenienti dai paesi-latrina, infettati con antiparassitari proibiti nei paesi civili, conservati in serbatoi sporchi, trattati con prodotti chimici, e poi venduti a importatori che li mescolano (forse) con olii locali, e li etichettano come olii di qualita' superiore. Le bottane del Grande Raccordo Anulare e della Salaria intorno Roma sono piu' vergini dell'olio "Extra-Vergine" che i supermercati vi ammollano. Il D.O.C. sull'etichetta probabilmente significa "Do ad Ognuno il Cancro"!
 
Io sono abbastanza appassionato di cucina "tradizionale" USA e un piattone come quello del Barn me lo farei molto volentieri.
Naturalmente vige la moderazione, ovvero "una tantum" ma quando capita non c'è ritegno :)
 
Io sono abbastanza appassionato di cucina "tradizionale" USA e un piattone come quello del Barn me lo farei molto volentieri.
Naturalmente vige la moderazione, ovvero "una tantum" ma quando capita non c'è ritegno :)

Se vieni in Alabama (ma solo dopo che la pandemia Made in China sara' finita (sia quella originale che tutte le sue nuove varianti) ti invitero' a farti una bella mangiata alla Old Barn. E non dovrai mostrare alcun ritegno! Per ora cerco di non avere contatti con nessuno, specialmente con gente che ha viaggiato, anche se mia moglie ed io abbiamo gia' avuto due dosi del vaccino e la terza dose del "booster." Gia' ho detto al cugino di mia moglie ed alla sua consorte di non venire a trovarci, come stavano pianificando. Sono ambedue "no-vaxxers," e a parte il pericolo ce l'ho a morte con i no-vaxxers, perche' e' per colpa loro che ancora non ci siamo sbarazzati del C19, che e' stato capace di mutare, dopo aver infettato quelli che avevano rifiutato di farsi vaccinare. Gliel'ho detto chiaro e tondo: "O vi vaccinate, o a casa mia non ci mettete piu' piede."
 
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