E io che pensavo che chi voleva andare a pesca con "l'americano" mi volesse invitare a fare una pescata con lui... Pazienza! Ma quei vermi lunghi con le branchie esterne che sembrano gambe, non sono tremoline? O arenicole? Io dei coreani e degli "americani" quando ero in Italia non ne avevo mai sentito parlare.
Un po' O.T.: A proposito di esche, io sto facendo esperimenti a piu' non posso per trovare l'esca migliore per il pesce gatto "di canale" (channel catfish), ailurus punctatus (non so se l'ho scritto correttamente). Qui nel Sud degli U.S. l'esca principe e' il fegato di pollo. Purtroppo 5 volte su dieci si stacca quando lanci, e i pesci piccoli che non riescono a ingoiare l'intero boccone ne afferrano un lembo e lo strappano via. Il piu' delle volte stai li' ad aspettare un'abboccata non sapendo che l'amo e' nudo. Ho provato a usare la garza tubolare elastica, quella che si mette sulle ferite alle dita. Ne taglio una lunghezza di circa 15 cm, annodo un'estremita', la riempio di fegato di pollo, e ne lego l'altra estremita'. Il fegato non si stacca, dura di piu' sull'amo, ma spesso i pesci piu' piccoli la spremono ai lati dell'amo senza prendere l'amo in bocca, e dopo un po' hai all'amo un pezzo di garza svuotata. Ed e' cosi' resistente allo strappo che non riesci a toglierla dall'amo se non dopo aver tribolato per un po' con un coltello affilatissimo per tagliarla via. Un amico ha avuto buoni risultati con un'esca "mista." Lui prende i fegatini di pollo, li liquefa' in un frullatore, poi prende dei petti di pollo, li taglia a strisce larghe un paio di centimetri e lunghe 5 o 6 cm, le mette a bagno nella purea di fegato per un giorno e una notte fuori dal frigo, ad assorbirne l'odore e il sapore e a impuzzarsi un po'. Ho provato questo sistema, ma non e' che la carne di petto di pollo sia molto piu' resistente dei fegati. Ogi volta che hai una toccata che non risulta in un morso deciso, se recuperi trovi l'amo nudo. Quindi ho deciso di fare un altro esperimento. Ho fatto la frullata di fegati di pollo, ci ho aggiunto aglio in polvere, sale, e un cucchiaino di semi di anise (aglio e anise sono gli ingredienti piu' comuni delle esche in confezione pasta molle e appiccicosa--e puzzolente--che vendono nei negozi), ma invece di usare petti di pollo ho comprato della trippa--quella liscia senza "alveare" e piu' grassa--e l'ho tagliata a striscioline come quelle di petto di pollo di cui sopra. Poi ho mescolato insieme trippa e purea di fegati, ho aggiunto il contenuto di cinque o sei capsule di olio di pesce (quelle che si prendono per bocca per l'Omega-3), e mezza scatoletta di filetti di acciughe e l'olio d'oliva della scatoletta, dall'odore molto pescioso. Poi ho fatto una bella grattata di pecorino romano doc e ho aggiunto anche quello. Ho lasciato il tutto fuori dal frigo per un giorno e una notte, e poi l'ho spartito fra diversi contenitori di plastica che ho messo nel surgelatore. L'odore predominante era quello del fegato di pollo, ma il sentore di trippa e degli altri ingredienti era anche fortissimo. I mici d'acqua dovrebbero essere capaci di avvertirne l'odore a mezzo km di distanza.E sfido qualsiasi pesce gatto a riuscire a strappare un pezzo di trippa cruda dall'amo! Dove pesco io ci sono gattacci enormi, fino alle 25 libbre di peso, sebbene in genere le catture vadano di media da una libbra a 8 libbre. Un paio di settimane fa ne ho presi uno da una libbra e uno da quasi tre. Da queste parti io reputo il pesce gatto l'unico pesce abbastanza buono da consumare a tavola. I boccaloni, i crappies e gli "shellcrackers" (redear sunfish, persico sole steroidizzato, sul mezzo kg), che qui sono adorati sono, per me, una schifezza: di sapore molto vago e pieni di pinne, scaglie, spine, e che, una volta rimosse testa e budella non rendono quasi niente. Filettato e spellato, un boccalone di 2 kg si e no ti da' 4 etti di carne. E le due striscioline di ciccia delle altre due specie di cui sopra non valgono neanche la pena di filettare e spellare. Saranno divertenti da acchiappare, ma io faccio solo catch and release con questi. Sono viziato. Ho vissuto 29 anni nel paradiso della pesca sportiva e commerciale: Kodiak, Alaska. Salmoni, salmerini, merluzzi del Pacifico, halibut. Una volta mia moglie, dalla mia barca, prese un halibut di 350 libbre. Pescavo a mosca e a spinning per salmoni e salmerini. Ogni tanto andavo a qualche laghetto per le trote iridee. Tutti pesci dal gran rendimento, senza scaglie coriacee, senza spine da tutte le parti. Quattro colpi di coltello e avevi grossi filetti completamente senza spine e, se volevi, facilmente spellati.
Poi qui anche la pesca ai "gatti" la trovo noiosa: a fondo, con piombo scorrevole, ed esca che ti lascia le mani appiccicose e puzzolenti. Ma "in mancanza di tordi si mangiano merli," diceva, se non vado errato, Marziale. Se sbaglio correggetemi, se indietreggio... seguitemi! Siamo italiani, no?