Consiglio Liguria approva nuova legge su raccolta funghi

Alberto 69

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Sabato 14 Marzo 2015

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Nella seduta del Consiglio regionale della Liguria di martedì 10 marzo sono stati approvati la proposta di legge di modifica della disciplina della raccolta e commercializzazione dei funghi epigei spontanei e la delibera che cambia il Regolamento interno dell'Assemblea legislativa.
È stato approvato, inoltre, l'ordine del giorno relativo alla pesca per nuove regole per il fermo biologico.
In aula sono state discusse, anche, interrogazioni rispettivamente su: sicurezza della centrale a carbone di Genova, guasti agli ascensori negli edifici di edilizia residenziale pubblica, sfruttamento minerario nell'area del Monte Tarinè del Parco del Beigua, sostegno alla Croce Rossa. E ancora, su disservizi della radioterapia dell'ospedale San Paolo di Savona e del Felettino della Spezia, riduzioni dei farmaci per le terapie post operatorie, taglio dei treni intercity per Bordighera.
Il presidente del Consiglio regionale Michele Boffa ha salutato gli studenti della classe terza A dell'Istituto comprensivo di Genova Pontedecimo che hanno assistito alla sessione dei lavori.
I dettagli della sessione dei lavori e il dibattito nell'archivio dei comunicati stampa del Consiglio regionale.
Raccolta e vendita dei funghi, rinnovate le regole. Giorni di sospensione non più obbligatori e armonizzati sul territorio. Sanzioni più salate
Il Consiglio regionale ha approvato, con 30 voti a favore (maggioranza e Area Popolare per la Liguria) e 5 astenuti (Roberto Bagnasco e Marco Melgrati di Forza Italia, Luigi Morgillo e Lorenzo Pellerano di Liguria Libera, Aldo Siri di Liste Civiche Biasotti per il Presidente), la proposta di legge regionale (primo firmatario Antonino Oliveri, e sottoscritta anche da Valter Giuseppe Ferrando , Antonino Miceli, Franco Bonello, Massimo Donzella, Giuseppe Maggioni, Giancarlo Manti, Sergio Scibilia, Partito Democratico) Modifiche alla legge regionale 11 luglio 2014, numero 17 (Disciplina della raccolta e commercializzazione dei funghi epigei spontanei).
La legge, in particolare, dà la facoltà ai consorzi, ma non l'obbligo, d'impedire la raccolta dei funghi per due giorni alla settimana. La raccolta, inoltre, può essere effettuata dalla primavera all'autunno.
Nel dibattito sono intervenuti Antonino Oliveri (Partito Democratico), Aldo Siri (Liste Civiche Biasotti per il Presidente), Francesco Bruzzone (Lega Nord Liguria – Salvini), Edoardo Rixi (Lista Civica Rixi Presidente), l'assessore all'agricoltura Giovanni Barbagallo.
Raccolta. Viene confermato che la raccolta è libera nei boschi naturali e nei terreni incolti. L'esercizio, però, può essere subordinato al versamento di un corrispettivo monetario da destinare almeno per il 50% ad interventi di salvaguardia e miglioramento boschivo. Le modifiche approvate prevedono che la determinazione dell'apertura e della chiusura della raccolta dalla stagione primaverile a quella autunnale può essere stabilita dai sindaci dei comuni liguri con appositi provvedimenti pubblicati sull'albo del Comune. Inoltre "al fine di preservare l'ecosistema boschivo, i consorzi possono prevedere che le persone autorizzate non esercitino la facoltà di raccogliere funghi per due giorni la settimana". Tuttavia, "per documentati scopi scientifici o didattici, la Regione Liguria, attraverso gli Ispettorati agrari regionali, potrà rilasciare speciali autorizzazioni per la raccolta di qualsiasi specie di fungo". In sostanza la chiusura della raccolta per due giorni alla settimana non è più strettamente obbligatoria. I consorzi dovranno perseguire la possibile armonizzazione dei giorni di sospensione della raccolta dei funghi. Fra i funghi che è vietato raccogliere, viene aggiunto l'"ammanita cesarea allo stato di ovolo chiuso".
Commercializzazione e confezionamento. La vendita dei funghi freschi o secchi allo stato sfuso appartenenti alla specie "edulis" fra cui il "Boletus edulis" e relativo gruppo (porcini) è soggetta alla presentazione di una Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) al Comune competente. Fra i requisiti e le condizioni per la commercializzazione è previsto che i funghi freschi, per essere posti in commercio, devono essere: suddivisi per specie; disposti in singolo strato; contenuti in cassette o speciali imballaggi tali da consentire una sufficiente areazione; essere freschi, interi e in buono stato di conservazione. Non è più necessario pulirli da terriccio o da corpi estranei. L'attività di lavorazione e confezionamento di funghi freschi, secchi o altrimenti conservati destinati al consumo è consentita "a seguito di certificazione" da parte dei micologi in possesso dell'apposito attestato e iscritti al registro nazionale dei micologi, che effettuano il riconoscimento delle specie fungine lavorate e/o confezionate. L'attività di riconoscimento e di controllo dei funghi è svolta dai soggetti in possesso dell'attestato di micologo e iscritti nel registro.
Vigilanza. La vigilanza e la comminazione di sanzioni amministrative è affidata agli organi di polizia forestale, a quelli di vigilanza della caccia e della pesca, di polizia locale, di polizia giudiziaria, ai custodi forestali dei comuni e dei loro consorzi, alle guardie ecologiche volontarie.
Sanzioni. Per coloro che venissero sorpresi a raccogliere funghi senza il possesso dell'apposito tesserino, e per la raccolta di funghi nei giorni in cui la stessa non è consentita, verrà comminata una sanzione da 100 a euro 300. Competenti all'irrorazione delle sanzioni e l'introito delle somme riscosse sono i Comuni i quali provvedono a versare il 50% ai consorzi. Nel caso in cui la violazione riguardi la commercializzazione e gli aspetti sanitari l'introito delle ammende è a favore dell'asl di competenza.



fonte: In Consiglio - focus di erre elle - Regione Liguria - sito ufficiale
 
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