Distruzione appoggiata dallo stato

cicalone

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Oggi sabato mi stavo vedendo Linea Blu' su Rai 1 e sono rimasto basito davanti a un servizio girato a largo di Lerigi in Liguria dove Donatella Bianchi la conduttrice si trova a bordo di un motopeschereccio o paranza e parlava con l'armatore il quale le diceva e con supervisione della motovedetta della CP sullo sfondo che stavano pescando a strascico a 17 mt di profondita' su un litorale sabbioso....la legge dice che bisogna pescare a non meno di 50 mt di profondita' e questi candidamente e con la Cp in appoggio vengono a dire che infrangono la legge. Lo strascico e' forse insieme alle turbosoffianti il sistema piu' distruttivo di pesca mai messo in atto dall'uomo, chilometri di mare arati ogni giorno da centinaia di barche che non guardano aree protette e parchi marini ma che continuano incessantemente notte e giorno a distruggere con l'uso di catene e rastrelli il fondo del mare, massacrando uova e micropesci e in piu' con l'autorizzazione dello stato. Il mediterraneo e' sempre piu' povero grazie a questi criminali e si capisce benissimo specie quando c'e' il fermo biologico, perche' dopo un mese di blocco si ritorna a fare discrete catture dove in precedenza non era rimasto quasi nulla. A Roma a Fiumicino c'e' una potente flotta peschereccia che esce tutte le notti intorno alla mezzanotte, escono cosi' presto perche' da quell'ora fino all'alba strascicano a poche centinaia di metri dalla costa in zone proibite andando anche a distruggere zone di salvaguardia come le secche di Tor Paterno parco marino super protetto e poi si allungano oltre le 3 miglia in zona consentita. La sera scaricano intere casse di pesci anche di misura non consentita di specie marine che non possono neanche vivere a 50 mt di profondita' ma sono naturali di fondali sotto ai 20 mt. Con potenti ecoscandagli e gps essi saltano le scogliere e non corrono neanche il rischio di lasciare le reti sulle scogliere, mentre i servizi di vigilanza latitano sempre.
Al giorno d'oggi ci sarebbero tanti sistemi per fermare questo scempio ma se ne fregano tutti e la distruzione continua inarrestabile. In Adriatico non e' da meno, per non parlare della Sicilia e poi si lamentano se entrano in acque libiche o croate e quello gli sparano addosso o gli sequestrano le navi, poco li dovrebbero colare a picco, abbiamo distrutto tutto il mare da noi e ora andiamo a farlo dagli altri? A tutto questo sommiamo le turbosoffianti e altri sistemi piu' omeno distruttivi ma in Italia e' cosi' che funziona, la NON certezza della pena fa' si' che questa gentaglia non rischi nulla e se presi basta la classica frase " Tengo famiglia" per intenerire il controllore di turno e intanto la distruzione continua inarrestabile.
Ma gli ambientalisti sempre prontti a scagliarsi contro la caccia e la pesca sportiva dove sono? A parte i pochi VEGANI che mangiano solo frutta o piante anche a loro piace il gamberone o il fritto di paranza e se ne fregano di tutto e tutti. E poi si sa' l'uccelletto canta e fa' pena a tutti, mentre il pesce sta' zitto e non fa' pena a nessuno, e l'aragosta e il gamberone o il sacchetto di cozze buttato nell'acqua bollente e' un animale condannato a una morte atroce, ma certo finche' se li mangiano loro allora possono benissimo essere sterminati senza nessun problema.....
 
Re: Distruzione appoggiata dallo stato

Che scempio... ma come sempre per i milioni di chilometri di fondo di mare distrutti non dice niente nessuno perché i poveri pesciolini non fanno pena a nessuno.... invece son sempre tutti pronti a puntare i diti contro i cacciatori solo perchè vogliamo cacciare un povero uccellino... e pensare che noi cacciatori nemmeno se ci mettiamo a cacciare a rastrello in migliaia di persone riusciremmo a distruggere quello che loro distruggono in un ora...
 
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