Expo 2015, "Porte sbarrate al porceddu, ma non a coccodrilli e insetti

Saluti a tutti! E' stato dato il via libera allla preparazione del "su porceddo" quindi all'EXPO 2015 si potrà degustare oltre al coccodrillo (mangiato ai caraibi, leggero e saporito), anche lo specialissimo maialino. Buona Giornata.
 

Alberto 69

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Martedì 14 Aprile 2015

Porceddu.jpg

“Expo 2015, a Milano i visitatori potranno assaggiare la carne di coccodrillo dallo Zimbawe, probabilmente anche sgranocchiare insetti, ma le porte saranno sbarrate per il porceddu sardo. Un divieto che lascia molto perplessi”. Lo ha ribadito, in occasione della riunione della federazione nazionale suinicola di Confagricoltura il rappresentante degli allevatori sardi, Pier Luigi Mamusa.

Questo paradosso, sottolinea Confagricoltura, colpisce un settore già in crisi: gli allevatori sardi sono già gravemente colpiti per il divieto di esportazione dei prodotti, ad ora al danno si aggiunge la beffa, negando anche la vetrina dell’Expo ad uno dei capolavori del made in Italy. “In Sardegna – continua Confagricoltura – ci sono 8mila aziende suinicole con standard di biosicurezza elevatissimi e certificati, riconosciuti come allevamenti modello. Ma non basta perché l’Italia continua a remare contro sé stessa. Continuano a vietarci di portare all’Expo i porceddu, sebbene termizzati, cioè precotti a 80 gradi”.

Il ministero della Salute ha bloccato la possibilità di commercializzare al di fuori dell’isola alcune tipologie di prodotti suinicoli, tra cui il porceddu, per l’annosa questione della peste suina africana presente, però, solo in alcune zone del territorio sardo. “Questa presa di posizione – conclude Confagricoltura – è in deciso contrasto con le norme che regolano la commercializzazione dei suini termizzati ed a lunga stagionatura che provengono da aziende certificate e controllate. Ribadiamo che si tratta di prodotti sani, sicuri e di alta qualità, che in Sardegna sono regolarmente consumati e non capiamo perché altrove non sia possibile”.



fonte:confagricoltura.it
 
Il maialetto sardo andrà a Expo 2015 a rappresentare una delle eccellenze agroalimentari dell'Isola. Dopo settimane di attesa e le polemiche per la presenza a Milano di carne di coccodrillo ma non del 'porceddu' bloccato dalla peste suina, la buona notizia è arrivata ufficialmente da Roma.

La svolta si è concretizzata nelle ultime ore: come concordato in sede di Unità di progetto con il ministero, infatti, l'assessorato regionale della Sanità, guidato da Luigi Arru, ha fornito tutti gli ulteriori elementi richiesti dal Governo a garanzia della sicurezza dei suini rispetto alla loro provenienza, dunque controllo serrato e certificazione degli allevamenti. Non solo: al ministero della Salute sono stati riportati tutti i dettagli sul processo di 'termizzazione' a cui vengono sottoposti i maiali sardi, processo che viene effettuato nel pieno e totale rispetto delle regole imposte dall'Ue, come attestato dagli specialisti dell'Università di Sassari, dei dipartimenti di Veterinaria e Agraria, che in queste settimane hanno svolto numerosi controlli e sopralluoghi.



fonte:unionesarda.it

ottima notizia
 
Il maialetto sardo volerà all'Expo Il via libera dal ministero della Salute

Il maialetto sardo volerà all'Expo Il via libera dal ministero della Salute

Il maialetto sardo andrà a Expo 2015 a rappresentare una delle eccellenze agroalimentari dell'Isola. Dopo settimane di attesa e le polemiche per la presenza a Milano di carne di coccodrillo ma non del 'porceddu' bloccato dalla peste suina, la buona notizia è arrivata ufficialmente da Roma.

La svolta si è concretizzata nelle ultime ore: come concordato in sede di Unità di progetto con il ministero, infatti, l'assessorato regionale della Sanità, guidato da Luigi Arru, ha fornito tutti gli ulteriori elementi richiesti dal Governo a garanzia della sicurezza dei suini rispetto alla loro provenienza, dunque controllo serrato e certificazione degli allevamenti. Non solo: al ministero della Salute sono stati riportati tutti i dettagli sul processo di 'termizzazione' a cui vengono sottoposti i maiali sardi, processo che viene effettuato nel pieno e totale rispetto delle regole imposte dall'Ue, come attestato dagli specialisti dell'Università di Sassari, dei dipartimenti di Veterinaria e Agraria, che in queste settimane hanno svolto numerosi controlli e sopralluoghi.



fonte:unionesarda.it
 
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