ATTENZIONE : Raduno generale di Mygra !!!

Anche per me pura invidia non essere stato con voi.
Devo anche dire che Joe Magasso ( ..e qui lo ringrazio pubblicamente) qualche giorno fa si era offerto a darmi un passaggio visto che con l'handicap post operatorio avevo difficoltà a gestirmi con le braccia.....ma quando gli ho detto se mi avrebbe anche aiutato al bagno durante il pranzo....non l'ho più sentito.!!!
Beh....continuerò a farmi accompagnare dalla mia badante rumena.
Scherzi a parte sono felice del risultato del pranzo, il prossimo anno ci sarò sicuramente!

Giambiiiii,il fatto che non mi hai più sentito è presto detto..........
Da quando mi dissi che avevi bisogno " dell'accompagnatore PERSONALE" per andare in bagno (non chiedermi perchè).....mi sono comparsi dei dolori atroci alle giunture delle mani e non potendo PROPRIO AIUTARTI chiesi al Menga se era disposto a sostituirmi in tale operazione..........BEH,,,,,SIA TU CHE IL SOTTOSCRITTO STANNO ASPETTANDO ANCORA LA RISPOSTA......ahahahahaahahahah

Giambi....ti sei perso una bella giornata.........

Ciaoooooo,Paolo.
 
Sarò breve e un po' bugiardo praticamente modello cacciatore. La nostra nascita è una finestra in un muro che consente l' ingresso della luce fino al tragico buio, non interessa l'impronta architettonica lo stile che spesso è influenzato da troppe convinzioni e pregiudizi, ma che venga aperta perchè deve entrare aria fresca nuova giovane frizzante, con i suoni sapori e odori che sono parte integrante della nostra tribù della nostra appartenenza che è se vogliamo in contrapposizione con il concetto di stato, di divisione, noi siamo l'esempio concreto dell'unione perchè il nostro clan ha una discendenza e un antenato comune, una eredità culturale dettata dall'esigenza concreta la più politica se vogliamo che è la sopravvivenza, dove le identità si mescolano e fondono diventando gli italici un popolo di creativi e passionali. Ebbene si fra due eventi estremi l'apertura e la chiusura sono racchiuse le essenze della nostra esistenza e la passione venatoria è una di queste, un sentimento più o meno intenso che rafforza il nostro equilibrio, il nostro spirito giovanile, talmente ingenuo nella sua semplicità quasi avventato sbarazzino e fresco come solo ai giovani è concesso di esserlo. Affacciarsi alla finestra e condividere è vedere e superare spazi, limiti, situazioni frutto di retaggi personali "sperare, soffrire, patire, gioire" sono emozioni cercate e ripetute ed hanno un effetto sia fisico che sull'animo molto simile all'innamoramento il quale ha un forte coinvolgimento emotivo. La bellezza di celebrare un evento come questo non ha uguali, non è un rito solenne d'addio, ma il suo maggior pregio è la spontaneità, la voglia di socializzazione e d'augurio concreto molto vicino ad esempio al ciclo "agrario" dove l' inizio è un rituale motivo di allegria e gioia, una festa che ha un potere magico che per i credenti si manifesta nella Pasqua. Noialtri giovani abbiamo il potere di annullare le distanze e le barriere, è la nostra prerogativa di vedere sempre ciò che ci unisce che poi è l'essenza vera dei nostri valori che sono universali, visto che la nostra condizione umana è transitoria e avara di tempo l'esserci è il maggior valore della bellezza, mi domando se non sia questo un disegno divino, ciò che è bello spesso è breve, ma egli non può ingannarci con falsi idoli, i suoi valori non sono negoziabili, ne devono essere trascurati, gli eventi sono segnali di gioventù dove è possibile e doveroso sognare, dove c'è entusiasmo, dove c'è la vita con le sue emozioni. Un caro amico mi ha telefonato febbricitante e ho condiviso il suo dolore per aver rimandato una occasione di vita, non voglio fare nomi di nessuno neppure di Giovy e Franz che poi non me li ricordo molto, ma i loro volti si, sono distesi sereni e tutti accennano un intenso sorriso il riflesso dell'anima, ben venga, questo credo sia una grande bellezza.
Veramente parole bellissime, complimenti Osservatore !!!
 
Ok Vasco ti segno....dai ragazzi che siamo ormai una 70ina, poi ci sono gli incerti che arriveranno tra qualche settimana, sarebbe bello arrivare alla tripla cifra....[20]
 
Sarò breve e un po' bugiardo praticamente modello cacciatore. La nostra nascita è una finestra in un muro che consente l' ingresso della luce fino al tragico buio, non interessa l'impronta architettonica lo stile che spesso è influenzato da troppe convinzioni e pregiudizi, ma che venga aperta perchè deve entrare aria fresca nuova giovane frizzante, con i suoni sapori e odori che sono parte integrante della nostra tribù della nostra appartenenza che è se vogliamo in contrapposizione con il concetto di stato, di divisione, noi siamo l'esempio concreto dell'unione perchè il nostro clan ha una discendenza e un antenato comune, una eredità culturale dettata dall'esigenza concreta la più politica se vogliamo che è la sopravvivenza, dove le identità si mescolano e fondono diventando gli italici un popolo di creativi e passionali. Ebbene si fra due eventi estremi l'apertura e la chiusura sono racchiuse le essenze della nostra esistenza e la passione venatoria è una di queste, un sentimento più o meno intenso che rafforza il nostro equilibrio, il nostro spirito giovanile, talmente ingenuo nella sua semplicità quasi avventato sbarazzino e fresco come solo ai giovani è concesso di esserlo. Affacciarsi alla finestra e condividere è vedere e superare spazi, limiti, situazioni frutto di retaggi personali "sperare, soffrire, patire, gioire" sono emozioni cercate e ripetute ed hanno un effetto sia fisico che sull'animo molto simile all'innamoramento il quale ha un forte coinvolgimento emotivo. La bellezza di celebrare un evento come questo non ha uguali, non è un rito solenne d'addio, ma il suo maggior pregio è la spontaneità, la voglia di socializzazione e d'augurio concreto molto vicino ad esempio al ciclo "agrario" dove l' inizio è un rituale motivo di allegria e gioia, una festa che ha un potere magico che per i credenti si manifesta nella Pasqua. Noialtri giovani abbiamo il potere di annullare le distanze e le barriere, è la nostra prerogativa di vedere sempre ciò che ci unisce che poi è l'essenza vera dei nostri valori che sono universali, visto che la nostra condizione umana è transitoria e avara di tempo l'esserci è il maggior valore della bellezza, mi domando se non sia questo un disegno divino, ciò che è bello spesso è breve, ma egli non può ingannarci con falsi idoli, i suoi valori non sono negoziabili, ne devono essere trascurati, gli eventi sono segnali di gioventù dove è possibile e doveroso sognare, dove c'è entusiasmo, dove c'è la vita con le sue emozioni. Un caro amico mi ha telefonato febbricitante e ho condiviso il suo dolore per aver rimandato una occasione di vita, non voglio fare nomi di nessuno neppure di Giovy e Franz che poi non me li ricordo molto, ma i loro volti si, sono distesi sereni e tutti accennano un intenso sorriso il riflesso dell'anima, ben venga, questo credo sia una grande bellezza.

Come sempre, "sintetico" :D, ma ineccepibile.
 
ho visto il video!!! (un paio di volte).............un grande applauso a tutti noi!!! ...............e sopratutto alla persona che si e' sobbarcata tutta l'organizzazione!!
grazie Giovy!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
 
Che bella notizia,quella che aspettavo,ma ce ne sono altre????[24]
Un abbraccio,MARCO

Marco vedo ora, non sfuggire con la bicicletta mi raccomando,......quando vedi un bassotto e mia moglie.........c'e' anche la strip per riconoscerci, visto che il numero e' secondo me piu' che ottimo e saremo in parecchi vedi di farti vedere......ciaooo
 
Sarò breve e un po' bugiardo praticamente modello cacciatore. La nostra nascita è una finestra in un muro che consente l' ingresso della luce fino al tragico buio, non interessa l'impronta architettonica lo stile che spesso è influenzato da troppe convinzioni e pregiudizi, ma che venga aperta perchè deve entrare aria fresca nuova giovane frizzante, con i suoni sapori e odori che sono parte integrante della nostra tribù della nostra appartenenza che è se vogliamo in contrapposizione con il concetto di stato, di divisione, noi siamo l'esempio concreto dell'unione perchè il nostro clan ha una discendenza e un antenato comune, una eredità culturale dettata dall'esigenza concreta la più politica se vogliamo che è la sopravvivenza, dove le identità si mescolano e fondono diventando gli italici un popolo di creativi e passionali. Ebbene si fra due eventi estremi l'apertura e la chiusura sono racchiuse le essenze della nostra esistenza e la passione venatoria è una di queste, un sentimento più o meno intenso che rafforza il nostro equilibrio, il nostro spirito giovanile, talmente ingenuo nella sua semplicità quasi avventato sbarazzino e fresco come solo ai giovani è concesso di esserlo. Affacciarsi alla finestra e condividere è vedere e superare spazi, limiti, situazioni frutto di retaggi personali "sperare, soffrire, patire, gioire" sono emozioni cercate e ripetute ed hanno un effetto sia fisico che sull'animo molto simile all'innamoramento il quale ha un forte coinvolgimento emotivo. La bellezza di celebrare un evento come questo non ha uguali, non è un rito solenne d'addio, ma il suo maggior pregio è la spontaneità, la voglia di socializzazione e d'augurio concreto molto vicino ad esempio al ciclo "agrario" dove l' inizio è un rituale motivo di allegria e gioia, una festa che ha un potere magico che per i credenti si manifesta nella Pasqua. Noialtri giovani abbiamo il potere di annullare le distanze e le barriere, è la nostra prerogativa di vedere sempre ciò che ci unisce che poi è l'essenza vera dei nostri valori che sono universali, visto che la nostra condizione umana è transitoria e avara di tempo l'esserci è il maggior valore della bellezza, mi domando se non sia questo un disegno divino, ciò che è bello spesso è breve, ma egli non può ingannarci con falsi idoli, i suoi valori non sono negoziabili, ne devono essere trascurati, gli eventi sono segnali di gioventù dove è possibile e doveroso sognare, dove c'è entusiasmo, dove c'è la vita con le sue emozioni. Un caro amico mi ha telefonato febbricitante e ho condiviso il suo dolore per aver rimandato una occasione di vita, non voglio fare nomi di nessuno neppure di Giovy e Franz che poi non me li ricordo molto, ma i loro volti si, sono distesi sereni e tutti accennano un intenso sorriso il riflesso dell'anima, ben venga, questo credo sia una grande bellezza.

Aver conosciuto persone colte,ricche di valori e educate come te e tuo figlio ......[2]...è un onore !....oltretutto non saprei come sdebitarmi per il vostro pensiero !
Grazie ancora,Paolo.
 
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