Be ...io non vi voglio spaventare, ma 300 gr di pasta, per me sono all'ordine del giorno, (se mi vedete vi mettete paura). Il tempo passa per tutti, ora molto di meno ma rimango un'ottima forchetta. Vi racconto una di quelle volte dove l'ho fatta grossa, so che quello che mi accingo a raccontare, non sarà creduto da tutti e veramente, dopo giorni dal fattaccio e ancora oggi, stento a crederci anch'io...ma è successo, ecco quanto:
Se non ricordo male, era il 1983, all'epoca vivevo a Cittanova, paese pre-aspromontano. Avevo all'incirca 23 anni, per via della nostra amata caccia, non avevo trovato difficoltà a fare amicizia con cacciatori del luogo, che ancora oggi vanto.
Uno di questi Giovanni cugino di altri due fratelli cacciatori, con i quali avevo stretto una bella amicizia e con cui mi accompagnavo nelle svariate forme di caccia che praticavamo. Il padre allevava in casa il maiale o meglio i maiali, visto che ne teneva due, uno lo vendeva e uno lo teneva e lavorava per i fabisogni familiari.
Bene, arrivò il momento di macellare il primo maiale, era in Gennaio e come di conseitudine, per questo lavoro, si cerca aiuto agli amici che nell'occasione, si fanno delle abbuffate incredibili.
Bene, si conveniva la data e l'orario, che quando giunse eravamo tutti lì e cioe: io, i due fratelli Giovanni e Claudio, Giovanni, il padre di quest'ultimo, il fratello e tutte le donne della casa a seguito.
Macellammo il maiale, lo pelammo, pulimmo e selezionammo, senonchè, qualcuno cominciò a mettere carne sulla brace, mentre gli altri macinavano e condivano la carne per i vari salumi e si cominciava a "spizziculiare".
Il maiale pulito, fermava la stadera a un quintale e ottanta. Verso mezzogiorno, ci sedemmo al tavolo, fuori, con quel bel freschetto tipico del mese di Gennaio. Il padre cominciò a portare il primo fiasco di vino da 5 litri, fatto con l'uva di Pachino.
Non vi tedio più a lungo, alle 21 circa Giovanni andò al forno a comprare altro pane al ritorno disse che si doveva mantenere leggero la sera, perchè all'indomani era stato invitato ad un matrimonio e si prevedeva una colossale mangiata, nel parlare attingeva il pane nella "caddara":mrgreen: (pentolone dove si preparano le frittole) dove erano rimaste le famose "muddicate" (rimanenze delle frittole). Il padre a questo punto disse: Meno male che ho l'altro maiale, penso che non lo venderò e se no che mi resta a me...solo i salami!!
Amici miei, ci avevamo ingoiato un maiale intero, (quello che rimaneva dopo aver fatto salami e affini), in 6 uomini e tre donne (che veramente hano solo assagiato) e ci siamo scolati non sò quanti fiasci da 5 litri di vino.
Per tre giorni non volevo sentir parlare di cibo.........