Re: SERATA MAGNIFICA DA MIMMO TURSI (foto)
riccardo turi ha scritto:
Invito gli amici tordaioli ed in particolare i miei compaesani fasanesi a leggere 2 miei racconti nella sezione "Letteratura venatoria": "Un carniere eccezionale" (Spezzano Albanese 1967) e "La guerra" (Cisternino 1° gennaio 1970).
Ciao a tutti da
Riccardo.
Riccardo, hai vissuto giornate da balocchi, altro che Spagna ecc.; bellissimi racconti, con toni affatto nostalgici, ma pieni di entusiasmo, espresso in tutta la sua forza nel racconto "non mi reggo in in piedi" . Da quello si coglie l'amore per l'arte venatoria, per la quale ognuno di noi è disposto a far follie!
Nel Racconto del 17 febbraio '85 invece, mi hai riportato alla memoria una giornata similare che ho vissuto da spettatore con mio zio Michele, quando, nel '90 se non erro, nascosti in un pozzetto in cemento che credo fungesse, come altri disseminati sul campo, da drenaggio del terreno che veniva utilizzato per la semina del foraggio per un allevamento di bufali lì vicino (nei pressi di Gaudiano di Melfi - PZ); il campo era nudo e cosparso di letame, in attesa della semina. Quel giorno, eravamo diretti ad un boschetto lì vicino e dalla strada, alle 8.30 del mattino, notammo casualmente pivieri e pavoncelle in quantità che giochicchiavano sul campo. Mio zio, incuriosito, cercò di avvicinarle il più possibile per cercare di esplodere almeno una fucilata, vista la nota diffidenza di questi uccelli; ma dal tratturo al centro del campo c'era troppa lontananza. Poi guardando il terreno, lui notò che c'era una linea di coperchi che attraversavano l'appezzamento ed intuì di che si trattasse. Mi disse di caricare le cartucce disponibili e ci addentrammo nel campo; gli uuccelli ovviamente fuggirono, tutti, dato che eravamo completamente allo scoperto, ma arrivati presso una di queste lamiere ondulate, che coprivano il pozzetto (rettangolare, abbastanza comodo per tre persone), fortunatamente vuoto, nonostante il puzzo tremendo di letame, ci infilammo all'interno! Io riuscivo appena a vedere fuori, mentre zio, stando un pò inclinato e coperto dalla lamiera, si mise in attesa, con la speranza che ritornassero; fù così. Dopo 20 min. circa, eravamo assediati di pivieri e pavoncelle, che pur senza richiami acustici ne stampi, sorvolavano in gran numero la postazione di fortuna, ma che sembrava fatta apposta per quell'uso! Quel giorno, sparando di passata ovviamente, zio pizzicò, non ricordo il numero preciso, ma tra pivieri e pavoncelle, ricordo che, ostinandomi a legarli alla chiappiera da 25, rimasero vuoti 3/4 gancetti! Anche se non fui un protagonista attivo della mattinata a sorpresa, una simile fortuna non è più capitata, perchè pur tentando la sorte nei giorni a seguire, con tanto di richiami, il bottino fu ben più esiguo il 2° giorno e nullo dal terzo in poi! L'emozione di quel giorno però fu tanta anche per me, che facevo da avvistatore! Ciao Riccardo e ancora complimenti [eusa_clap.gif]