Veneto: Sergio berlato presenta modifica alla legge per introdurre la mobilita'...

Son completamente d'accordo con te. Ma gli ambiti dove ci sono lepri e dove c'è un discreto ripopolamento di fagiani a stagione in corso saranno sicuramente un po' presi di mira, è solo da vedere quanto.. Tu Fabio credi che il cacciatore residente in un ambito dove per anni non ha visto lepri, si tiri indietro quando il cane gliene leva una andando a tordi? Non è questione di essere imbecilli, è che l'occasione fa l'uomo ladro.. Comunque la mia non è una polemica o un piagnisteo, vedo solamente il cambiamento anche dall'altra faccia della medaglia, quella della selvaggina stanziale.. Purtroppo la gestione della stanziale richiede un investimento di tempo molto maggiore rispetto alla migratoria, che ora in alcuni atc riesce con successo perché i cacciatori sono consapevoli di essere i primi beneficiari del loro volontariato, togliendo gli ambiti questi benefici si ridurrebbero notevolmente ed i volontari sarebbero molto meno propensi a darsi da fare.. Non sono di certo l'unico a pensarla così, il fatto che qui non abbia scritto ancora nessuno è probabilmente dovuto al fatto che ci sono più migratoristi che stanzialisti veneti sul forum. Comunque vedremo come va e viva la caccia!


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guarda il mio e' uno degli ambiti ricchi di stanziale, e la stessa preoccupazione era venuta alla luce nel momento in cui si liberalizzzarono le quote per la sola migratoria.... tutti a lamentarsi perche' i foranei alla migratoria avrebbero fatto man bassa sulla stanziale...

alla fine non cambio' nulla, e credo sara' la stessa cosa questa volta.
 
Io considero la caccia non solo come attività venatoria finalizzata a scovare la preda, ma anche e soprattutto come condivisione e gli atc invalicabili ..... salvo esborso di quote spesso salate ...... snaturano questo elemento fondamentale. Elemento che ha permesso ad amici nella vita anche se nemici nello sport come Coppi e Bartali di frequentarsi accompagnati dalla comune passione ..... molti amici di migra possono compiacersi di vivere con altrettanto piacere ... assieme .... albe e tramonti ... tutto questo grazie alla mobilità. Questo è solo un aspetto che io reputo imortante nell'avere la mobilità, anche la possibilità .... di scambiare esperienze di caccia alla migratoria attreverso la condivisione della passione tra amici anche solo lontani poche centinaia di metri.
Ti capisco Fabio,tu sei un poeta della caccia vedi solo il lato buono,mai sono un capannista convinto come tanti e non penserei mai di lasciare capanno e richiami per andare in vagante,l'unica cosa che per me cambia con la mobilità è il mal di fegato,so già che se verrà un buon'anno di cesene dovrò abbandonare l'appostamento tante mattine disturbato dai "non poeti"che si piazzano nelle vicinanze.
Altra cosa che non riesco a capire......per quale ragione sono state escluse le zone alpi,le zone lagunari e vallive e le riserve di caccia dalla mobilità? che differenze c'è tra il tordo delle alpi e quello della collina-pianura,anche perchè se non sbaglio i cacciatori della zona alpi e delle valli potranno spostarsi all'interno della regione alla migratoria,mentre agli altri cacciatori sarà impedito l'accesso alle loro zone
 
Sempre sulla mobilità venatoria in Veneto anche uno degli esponenti di primo piano della Fidc lagunare-valliva amico fedele dell'ex Ass.re Stival ,un certo Babbo, ha avanzato critiche affermando che si andrebbe in conflitto con gli agricoltori che si troverebbero migliaia di casotti sui loro terreni.Invoca addirittura associazioni ambientaliste ( legambiente ) sindaci ,agricoltori e addirittura la città metropolitana di Venezia. Questo e altro è scritto sul quotidiano "nuova Venezia" del 27 /5 /16 .Cacciatori contro cacciatori. Ognuno vuol essere padrone in casa propria anche sulla selvaggina migratoria. Vengono prospettati scenari apocalittici di migliaia di cacciatori che si spostano rincorrendo la migratoria per tutta la regione. Babbo vuol far credere che tutti i vicentini in maggioranza migratoristi si sposteranno in massa a cacciare allodole nella provincia di Venezia -Jesolo-Caorle -Portogruaro . Prima di saturare quelle distese enormi di casotti alle allodole è impensabile. Questi dirigenti venatori che nei loro ambiti hanno fatto i loro comodi dall'istituzione degli ambiti si sentono minacciati dai foranei che cacciano la migratoria alle allodole ( forse i fichi e montani se ci saranno le deroghe ) da casotto precario giornaliero.
dico solo una cosa. un presidente regionale o provinciale di un associazione venatoria non può essere anche un presidente di un ambito di caccia. e poi perché un presidente di un ambito non deve essere eletto dai soci e nominato dalla provincia? e a maggior ragione oggi le province non esistono più quindi...........
 
Vorrei essere entusiasta e sicuro come te Bothav ma tra il mio cerchio di amici e conoscenti gira abbastanza malcontento e le domande che girano in questi giorni e a cui non troviamo risposta sono sempre le stesse:

N°1 Per quale ragione dalla mobilità alla migratoria sono stati esclusi i territori della zona alpi e delle riserve, il ragionamento che gira è sempre lo stesso,se io non poso venire a causa tua per quale ragione ti devo ospitare nella mia?

N°2 per quale ragione solo 15 giornate di mobilità e solo all'interno del propio ambito a chi ha scelto la forma da appostamento fisso,magari non si poteva concedere l'accesso agli appostamenti degli altri ambiti con il consenso dei propietario come succede in altre regioni?

N°3 e la giudico la più importante,se io non pago nessun ambito posso lo stesso usufruire delle 30 giornate di mobilità?Da come sta scritto sembrerebbe di sì,purchè residenti all'interno della regione.

Senza voler fare polemiche o abbaiare alla luna ma solo per una sana discussione,anche perchè so di prima persona che "a dir sù e far i conti dopo je boni tuti ma far i laori in pochi".
 
guarda il mio e' uno degli ambiti ricchi di stanziale, e la stessa preoccupazione era venuta alla luce nel momento in cui si liberalizzzarono le quote per la sola migratoria.... tutti a lamentarsi perche' i foranei alla migratoria avrebbero fatto man bassa sulla stanziale...

alla fine non cambio' nulla, e credo sara' la stessa cosa questa volta.

Ciao Botahv, speriamo sia così anche nel nostro ambito allora!!
P.S.: qual è il tuo ambito? [emoji12]


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Dopo attenta lettura di tutto: ragazzi calma e pazienza, lo so per esperienza che noi vorremmo subito certezze,ma la politica non ha i nostri tempi e alle volte anche troppo lenti. Siamo sulla strada giusta, capanni sono a posto e adesso sappiamo che documenti presentare a seconda della località dove cacciamo la migratoria. La proposta di mobilità è passata in commissione e ai primi di giugno ( credo il 5 salvo ritardi ) và in aula per la discussione. Poi non passa giorno che Zanoni e compagni PD non prendano rimproveri da Berlato in Consiglio regionale. Per il calendario venatorio ci sono altri 20 giorni prima dei termini di legge ( 15/6 ) perciò siamo calmi e fiduciosi perchè il nostro politico cacciatore stà facendo il suo lavoro egregiamente, e con rinnovata grinta sapendo di avere alle spalle moltissimi cacciatori che lo appoggiano.
 
Dopo aver letto le vostre domande o supposizioni, mi informerò dal presentatore di questa proposta di mobilità se e quali saranno le sanzioni a chi verrà sorpreso a sparare alla stanziale mentre attua la mobilità sia vagante che da appostamento. Domani risponderò in merito.
 
Articolo pubblicato da Vicenza Più, quotidiano online. ""
Associazione Cacciatori Veneti-CONFAVI
L'Associazione Cacciatori Veneti-CONFAVI ha scritto una lettera al Presidente della Giunta regionale Luca Zaia, al Presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti, a tutti i Consiglieri ed a tutti gli Assessori regionali, confermando la condivisione della stragrande maggioranza dei cacciatori all'approvazione della legge sulla mobilita' venatoria in Veneto, cosi come approvata dalla terza Commissione consiliare permanente su proposta di Sergio Berlato, sottoscritta da tutti i Capigruppo di maggioranza.
Per testimoniare il grande consenso che riscuote questa proposta tra i cacciatori del Veneto iscritti a tutte le associazioni venatorie, la Presidente di ACV-CONFAVI Maria Cristina Caretta ha allegato il documento con le firme dei dirigenti regionali di ACV-CONFAVI, Enalcaccia, Anlc, Anuu, Italcaccia, raccolte in data 26 maggio u.s., allegando altresi il documento con il quale anche Federcaccia ed Arcicaccia, in data 31 gennaio 2014, avevano anch'esse richiesto alla Regione del Veneto l'approvazione della legge sulla mobilita' venatoria.
Ogni dirigente venatorio e' libero di rimangiarsi la faccia disconoscendo la propria firma apposta sui documenti precedentemente sottoscritti- ha commentato Maria Cristina Caretta- ma di questo voltafaccia dovranno rispondere al cospetto dei propri iscritti."" Per completare tutte le informazioni su questa proposta di mobilità venatoria.
 
Speriamo sia la volta buona... si auspicava da tempo questa possibilità!

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Concordo pienamente!!!!!

Ciao,Marco

Questo è sicuro, anche perché dall'altra parte abbiamo un certo zanoni, in consiglio regionale.... se non ci fosse berlato a dargli battaglia un poco, saremmo nella ������
 
100 metri,che a parole sembrano tanti ma nei fatti pochi,in particolare in certe zone.Poi voglio vedere le mattine di dicembre-gennaio con qualche sparatore al volo nelle vicinanze quante cesene lasciano avvicinarsi ai secchi (parlo per esperienza).

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Per la caccia vagante non c'è una distanza di rispetto dai fissi ?
Che poi non so li da tè,ma qua i 100 metri in vagante non li rispetta nessuno,dove caccio i tordi non esco mai i giorni di "lancio-polli"per evitare questioni.
 
Se Berlato è stato il Consigliere regionale più votato 10. mila e oltre di preferenze, vuol dire che, noi che lo abbiamo votato sapevamo cosa è capace di fare per la caccia. Speriamo , come hanno fatto finora, che la maggioranza consigliare, appoggi le sue proposte per migliorare la caccia. Visto che ogni nuova conquista và a vantaggio di tutti i cacciatori indipendentemente dalla AV di appartenenza. Spero che molti testoni di cacciatori si rendano conto di questo, e ascoltino meno le chiacchiere da osteria da parte di qualche dirigente indottrinato.
 
La impugna il governo infatti.

tecnicamente ci sono altre regioni (lombardia e toscana) che hanno una legge praticamente uguale..... Credo che non ci siano problemi. Al di la' di tutto, la teleprenotazione mi sembra esagerata. Ordunque, ci danno un po' di liberta' che dall'avvento dellla 157 non abbiamo piu' e ci fa paura? Dai ragazzi su....
 
A far paura in veneto, ora mai non è più zanoni, relegato in una minoranza, in dubbio anche nelle proprie di idee, figuriamoci in quelle della maggioranza. Come dicevo, a far più paura è la sudditanza psicologica di certi rappresentanti di pseudo-ass. ven. Del tutto fine a se stessa! Forse l'associazione animal-ambientalista federcaccia, ignora che una importante parte dei suoi tesserati (poveri loro) sono proprio migratoristi. Per anni la federlegambiente ha difeso a spada tratta il proprio "campicello" (perchè definirlo orticello, sembra risolutivo) a discapito di chi la caccia, la considerava diversamente, dalla logica del solo segugio, senza considerare che per questa loro visione, in trent'anni, hanno portato la caccia ai minimi termini, quando avrebbero potuto con i numeri dalla loro, mantenere un livello dignitoso della caccia, forse non proprio sugli standard europei, ma sicuramente migliore di come versa oggi. Per quei parassiti del mondo venatorio, il tempo è scaduto, è ora che si facciano da parte, e guardino come si gestisce una risorsa come la caccia, in tempi più moderni. Forse, e senza forse, più che il timore che siano violati, i loro tanto cari atc, è il timore che siano le loro solide poltrone a scricchiolare... ormai consumate dal tarlo degli interessi personali, più che per il bene di una intera categoria. Spero che la giunta regionale, non perda neanche questa occasione, per far aprire finalmente gli occhi, a molti di quei cacciatori che sono sopravvissuti soltanto di false chiacchiere dei loro presidenti federlegambiente. FORZA SERGIO, AFFONDA IL COLPO !!!
 
....1 bis. Il cacciatore che ha optato per la forma di caccia di cui allarticolo 12, comma 5 lettera b) della legge 11 febbraio 1992, n. 157 può disporre di quindici giornate di caccia in forma vagante da usufruire per la caccia alla selvaggina migratoria, da effettuarsi a partire dalla prima domenica di ottobre di ogni stagione venatoria......

Come in Lombardia...... dove grazie alla comprensione degli stanzialisti si può andare dalla 3a Domenica di Ottobre.....
perché in lombardia si può cacciare in mobilità su tutti gli atc?..............in bocca al cocker!!!!!!!!!!!!
 
Avviso tutti i residenti della provincia di Padova che i tesserini sono disponobili potete ritirarli negli uffici della provincia o alle sede degli ambiti, cosa che ho appena fatto (atc PD1)

Ciao,Marco.
 
Se Berlato è stato il Consigliere regionale più votato 10. mila e oltre di preferenze, vuol dire che, noi che lo abbiamo votato sapevamo cosa è capace di fare per la caccia. Speriamo , come hanno fatto finora, che la maggioranza consigliare, appoggi le sue proposte per migliorare la caccia. Visto che ogni nuova conquista và a vantaggio di tutti i cacciatori indipendentemente dalla AV di appartenenza. Spero che molti testoni di cacciatori si rendano conto di questo, e ascoltino meno le chiacchiere da osteria da parte di qualche dirigente indottrinato.

Attilio , hai visto quanto e' contento el to amigo Ezzelini?
 
Nel Lazio,la vostra mobilità sta nel pfvr,con rapporto territorio-cacciatore-densità.
Se si fa una mobilità senza questo tipo di regolamentazione ed altro ancora,si rischia.
Saluti.


Vorrei sapere massimiliano, cosa si rischia, non riesco proprio a capire cosa si rischi... come se si concentrassero appostamenti in un solo paese, e poi se calcoli le giornate di passo, almeno per quanto riguarda in veneto, le giornate veramente sfruttabili, non sarebbero più di 6 - 8, sicuramente non si arriva a 10. Il vero problema, è lo stesso per tutti, vorremmo avere il diritto di andare ovunque, ma vorremmo che nessuno venisse in casa nostra. Io penso che sia una questione di buon senso, è chiaro che ci sarà sempre quello che sparerà ad un fagiano o una lepre, benché sia a capanno con le allodole, o con i tordi. Ma saranno casi veramente sporadici. Che sarà mai....
 
100 metri,che a parole sembrano tanti ma nei fatti pochi,in particolare in certe zone.Poi voglio vedere le mattine di dicembre-gennaio con qualche sparatore al volo nelle vicinanze quante cesene lasciano avvicinarsi ai secchi (parlo per esperienza).

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Che poi non so li da tè,ma qua i 100 metri in vagante non li rispetta nessuno,dove caccio i tordi non esco mai i giorni di "lancio-polli"per evitare questioni.
Da noi 100 mt sono tra appostamenti temporanei e 200 tra temporanei e fissi. Comunque se le distanze non vengono rispettate non pigliamocela con Berlato. Ci potrebbe anche essere disturbo ... ma comunque bisogna vedere la novità nel contesto generale e non nei singoli orticelli.
Io per esempio gestisco e caccio in un fisso per gli acquatici ed intorno a distanza mi ci si mettono gli allodolari che vengono addirittura dalla regione confinante. Loro rispettano la mia caccia non disturbando nell'ora dell'alba ed a me non danno nessun fastidio ... al limite lo davano a cicalone ;) !!
Se non ci fossero ... ovvio sarebbe meglio, ma perchè negare ad altri di vivere la propria passione nelle regole ?
 
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