Caso Eu pilot: Ebner (Presidente FACE) scrive al min. Galletti

C'è da augurarsi che questa lettera non sia gettata nel cestino dal ministro Galletti. Uno che come il nostro ministro fa una crociata contro la caccia non credo che ne terrà minimamente conto. Staremo a vedere.
 
il problema in italia è uno ed uno solo non c'è unità e coesione tra le nostre aavv ogniuno pensa solo al suo orticello......... cosi non si và da nessuna parte...... vediamo in francia se fosse successo quello che è successo da noi....... ma lo sai i calci in c**o che prendevano i vari ministri? un saluto a tutti gli amici cacciatori
 
[h=2]EU PILOT. IL PRESIDENTE FACE SCRIVE A GALLETTI[/h]
venerdì 25 marzo 2016



Il Presidente della FACE Michl Ebner nei giorni scorsi ha scritto al Ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti in merito alla questione EU Pilot 6955/14/ENVI, indirizzandola per conoscenza anche agli eurodeputati Renata Briano, Paolo De Castro, David Sassoli e Damiano Zoffoli.

Questo il testo:

Egregio Ministro,

ho seguito da vicino le vicende che hanno per ben due anni consecutivi condotto alla riduzione dei calendari venatori italiani tramite l’esercizio del potere sostitutivo ex art. 120 comma 2 Cost. e 8 comma 4 della legge 5.6.2003, n. 131. Da cittadino italiano e da Presidente della FACE, Federazione Europea delle Associazioni per la Caccia e la Conservazione, mi rammarico che si debba ricorrere a una misura d’urgenza per far fronte a una semplice richiesta di informazioni da parte della Commissione europea.

La misura adottata dal Ministero dell’Ambiente rappresenta la rinuncia a voler tutelare i diritti di cittadini italiani. Altri Paesi membri assumono atteggiamenti ben più fermi in queste occasioni, nel pieno rispetto della normativa europea.

In questo contesto le posizioni prese dagli europarlamentari Briano, De Castro, Sassoli e Zoffoli sono da considerare come un prezioso contributo per aiutare l’Italia a dare una risposta all’EU-Pilot.

Come Presidente della FACE metto a disposizione i nostri servizi tecnico-giuridici per risolvere questo caso nell’interesse dell’Italia.

Come hanno ribadito recenti sentenze dei TAR della Liguria e della Toscana, l’EU-Pilot non è che una forma di dialogo “strutturato” tra la Commissione europea e uno Stato membro al fine di risolvere preventivamente una “possibile” violazione del diritto dell’UE e di evitare di ricorrere a procedimenti formali d’infrazione ex art. 258 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea. Paradossalmente, nonostante l’intervento del Ministero dell’Ambiente sui calendari venatori, la domanda della Commissione rimane senza risposta. L’EU Pilot rimane dunque aperto.

La guida della Commissione europea alla disciplina della caccia nell'ambito dell'applicazione della direttiva 2009/147 ICE (paragrafo 2.7.10) consente espressamente alle Regioni degli Stati membri di fissare date delle stagioni di caccia differenti rispetto al dato Key Concept nazionale di talune specie, nel caso in cui tali Regioni siano in possesso di dati scientifici a supporto della loro decisione.

Le recenti sentenze dei TAR della Liguria e della Toscana dimostrano inequivocabilmente che la discriminante nella definizione dei calendari venatori sono i dati scientifici. Sarebbe quindi logico che il Ministero dell’Ambiente, anziché interrompere immotivatamente la legittima attività venatoria con un danno anche economico per il cittadino, richiedesse alle Regioni i dati scientifici raccolti a giustificazione del discostamento dai Key Concepts.

Queste sentenze dimostrano il buon lavoro svolto da molte Regioni italiane che hanno sopperito alle carenze da parte dell’ISPRA, aggiornando i dati scientifici relativi alla migrazione prenuziale di alcune specie di uccelli con studi propri.

In questo senso La invito a riconoscere la validità di tali studi mettendo in atto un piano di raccolta e di elaborazione dati al fine di aggiornare i Key Concept italiani sul modello proposto dal documento Proposals for a methodology for the regular updating of the Key Concepts of Article 7(4) of the Birds Directive1, preparato da FACE e da BirdLife International, che prevede l’istituzione di comitati nazionali partecipati anche da associazioni venatorie per la raccolta e per l’invio dei dati alla Commissione europea.

Il vantaggio di un tale comitato nazionale consisterebbe nella riduzione del conflitto esistente tra portatori di interessi e nel riconoscimento che l’evidenza scientifica può essere prodotta da enti diversi dall’ISPRA, incluse le associazioni venatorie.

Analogamente il problema storno può trovare una corretta soluzione, essendo realizzabile un prelievo in piccola quantità, senza creare una conflittualità permanente, nel rispetto della normativa europea.

Il ricorso all’esercizio del potere sostitutivo per modificare i calendari venatori regionali è strumento sproporzionato. Tale misura non fa che aumentare la sfiducia dei cittadini verso le istituzioni sia italiane che europee. La FACE è a Sua disposizione per la ricerca di soluzioni che permettano all’Italia di dare valide risposte alla Commissione europea.

Distinti saluti

Dr. Michl Ebner

(Fonte Federcaccia)

La misura adottata dal ministero per due anni è stata un disastro, fra l'altro non ha risposto alla richiesta che resta valida, speriamo che il ministro stavolta abbia la bontà di leggere e farsi un quadro senza magari farsi consigliare e sotto dettature porre solo firme, considerando che è lui che ci mette la faccia e soprattutto rispetti le Regioni che si muovono con ragione come da sentenza, su basi scientifiche.
 
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