Seguo interessato i vostri scritti ...... spero, che tutti insieme si faccia il bene della caccia....

chi di speranza vive .......................... disperato muore !!!!! Se chi dovrebbe " guidarci " strizza l'occhio a rela...cci ( sua !! ) non vedo " luce " .... Quando i molti attivi e stimati dirigenti locali nonchè gli eccellenti studiosi all'interno dei gruppi scientifici delle aavv, convivono ,,, con gli occhi foderati de prociutto .... con una dirigenza nazionale che guarda più la politica che non " la passione " dei tesserati datori di lavoro ....... quale futuro ci si può aspettare ???! .

Io aspetterò invece il prolungamento dei 10 giornoi a gennaio annunciato in pompa magna dalla federcaccia in segno di vittoria dopo l'inconreo con l'assessore alla caccia del Lazio ..... e vedere ... dopo il ritiro del decreto galletti ... cosa s'inventeranno per giustificare la mancanza di deroga promessa dall'assessore stesso e grazie a questa promessa annullata manifestazione di protesta. Stracontento se verrò smentito
 
Il TAR Liguria, con la recente sentenza del 19/11 – 02/12/2015, per il terzo anno consecutivo ha ribadito la validità della scelta fatta dalla Regione Liguriasulla possibilità del prelievo venatorio del tordo bottaccio fino al 31 gennaio 2016, atteso il parere obbligatorio ma non vincolante dell'ISPRA, legittimando quindi la Regione a discostarsene e fornendo una giustificazione congrua e una motivazione non irrazionale.

Ecco la motivazione del TAR.

“Deve ulteriormente rilevarsi come il parere dell’ISPRA sia vincolante esclusivamente nel caso di posticipazione della chiusura della caccia non oltre la prima decade di febbraio ai sensi dell’art.18, comma 2 L.157/92, che non rileva nella presente fattispecie. In questa sede si tratta, pertanto, di valutare l’adeguatezza del supporto motivazionale del provvedimento impugnato. La sezione si è già espressa nel senso di ritenere adeguatamente motivato il calendario venatorio degli anni precedenti (TAR Liguria II 28 luglio 2014 n. 1206), onde a tale precedente occorre riferirsi. Nella specie il calendario venatorio ha dato atto che il movimento iniziale di migrazione pre-nuziale si verifica a partire dalla prima decade di febbraio e che le catture nel mese di gennaio non registrano significativi scostamenti in aumento rispetto ai mesi precedenti.


Riguardo, poi, alle concrete modalità di prelievo, dal 1 al 31 gennaio, è stata prevista la caccia per due sole giornate settimanali con un prelievo di dieci capi al giorno. Tali elementi consentono di escludere, nei limiti del sindacato di legittimità proprio del giudice amministrativo, la fondatezza delle censure dedotte con il primo motivo, atteso che, da un lato, si fondano su un’analisi approfondita dei comportamenti della specie avicola in questione e in ogni caso escludono, in ossequio al principio di precauzione, un prelievo indiscriminato”. “Parimenti infondato, alla luce delle osservazioni svolte dalla sezione nella sentenza 28 luglio 2014 n. 1206, è il terzo motivo. Invero la scarsità di zone umide presenti nella regione e la circostanza che i rapaci non nidifichino nel periodo in questione consente di escludere che il calendario venatorio sia affetto da difetto di motivazione per contrasto con il parere Ispra”.

- - - Aggiornato - - -

estrapolato da un bellissimo commento su big hunter, viva la faccia della verità...


Ma che strano!!!! in tempi non sospetti e più precisamente appena fu eletto pres. Naz. gli venne suggerito di dover smantellare o se preferiva rottamare tutti i dirigenti Naz. e di periferia se voleva riconquistare un barlume di credibilità. Da subito ci fece sapere che la priorità era il risanamento “dell’ azienda fidc” lasciata sull’lastrico da suo predecessore non ostate i 120.000.000 € di immobili di sua proprietà. Un anno dopo ci rende edotti che “l’azienda” è stata risanata. Da quel di ne è passata di acqua sotto i ponti inquinata da scelte programmatiche arlecchinesche, da comportamenti da dilettanti allo sbaraglio, da chiacchiere e buoni propositi rimasti solo sulla carta( vorrei sottolineare che ancora in alcune regioni non ci è dato sapere con certezza quali e quante specie rimarranno cacciabili al 30 di Gennaio) ecc…ecc… e solo ora si rende conto che vi è un’estrema urgenza di sfoltire questa siepe di baroni, incompetenti ,che tra la loro burocrazia, arroganza, cappello, superbia, hanno devastato la caccia. Qualcuno direbbe: meglio tardi che mai, solo che in questi anni i cacciatori come sempre sono stati messi alla gogna e pesi per il c@@@ da tutti in primis proprio da detta associazione.

Meglio tardi che mai .......lavorando soprattutto sottobanco a volte si ottiene qualcosina...
 
Signori, lo dico per esperienza vissuta in questo forum, non scrivete male delle nostre assiciazioni venatorie...l'insidia è dietro l'angolo....ho ancora i bernoccoli in testa per le mazzate che mi ha dato un pistoiese...(illuso, unico in tutta Italia).
 
cncn e' legato a fidc, quindi per non metterci nuovamente la faccia, la nostra pseudoassociazione la fa mettere agli altri. Continuate pure ad andare con costoro...
Direi che è il contrario: FIDC è "agganciata" al CNCN, e ovviamente ne segue posizioni e linee guida, cercando di non dispiacere alla politica ed ai politicanti, soprattutto quelli con orientamenti a noi contrari "a prescindere" da tutto!
 
Stavolta dopo l'orso marsicano che devono salvà con i denari nostri ???
Tutto il sistema, Fabio. Il "loro" sistema-caccia, quello con la caccia vera ha ben poco da spartire, visto che sono interessati solo alle poltrone che hanno attaccate ai fondelli.
Da quando il mondo della caccia è diventato il "salvagente" e area di parcheggio per politici trombati (a tutti i livelli, dal nazionale al comunale e di tutti i colori) oppure non più eleggibili ed in attesa di tempi migliori, della caccia vera e della difesa di coloro che la praticano realmente se ne sono interessati sempre meno, preferendo ovviamente assecondare il partito o la coalizione politica al potere.
E di noi ci si ricorda solo in vista del voto, quando veniamo blanditi, a volte persino corteggiati. Per poi essere dimenticati appena chiuse le urne.
Di tutti i politici che hanno trattato il tema della caccia, ho notizia di uno solo che per aver preso le difese del mondo venatorio (del quale è stato un limpido esempio) ed in aperto contrasto con la coalizione alla quale aderiva il suo partito, fu estromesso dalla carica di assessore regionale: Antonio Pinotti.
 
Il TAR Liguria, con la recente sentenza del 19/11 – 02/12/2015, per il terzo anno consecutivo ha ribadito la validità della scelta fatta dalla Regione Liguriasulla possibilità del prelievo venatorio del tordo bottaccio fino al 31 gennaio 2016, atteso il parere obbligatorio ma non vincolante dell'ISPRA, legittimando quindi la Regione a discostarsene e fornendo una giustificazione congrua e una motivazione non irrazionale.

Ecco la motivazione del TAR.

“Deve ulteriormente rilevarsi come il parere dell’ISPRA sia vincolante esclusivamente nel caso di posticipazione della chiusura della caccia non oltre la prima decade di febbraio ai sensi dell’art.18, comma 2 L.157/92, che non rileva nella presente fattispecie. In questa sede si tratta, pertanto, di valutare l’adeguatezza del supporto motivazionale del provvedimento impugnato. La sezione si è già espressa nel senso di ritenere adeguatamente motivato il calendario venatorio degli anni precedenti (TAR Liguria II 28 luglio 2014 n. 1206), onde a tale precedente occorre riferirsi. Nella specie il calendario venatorio ha dato atto che il movimento iniziale di migrazione pre-nuziale si verifica a partire dalla prima decade di febbraio e che le catture nel mese di gennaio non registrano significativi scostamenti in aumento rispetto ai mesi precedenti.


Riguardo, poi, alle concrete modalità di prelievo, dal 1 al 31 gennaio, è stata prevista la caccia per due sole giornate settimanali con un prelievo di dieci capi al giorno. Tali elementi consentono di escludere, nei limiti del sindacato di legittimità proprio del giudice amministrativo, la fondatezza delle censure dedotte con il primo motivo, atteso che, da un lato, si fondano su un’analisi approfondita dei comportamenti della specie avicola in questione e in ogni caso escludono, in ossequio al principio di precauzione, un prelievo indiscriminato”. “Parimenti infondato, alla luce delle osservazioni svolte dalla sezione nella sentenza 28 luglio 2014 n. 1206, è il terzo motivo. Invero la scarsità di zone umide presenti nella regione e la circostanza che i rapaci non nidifichino nel periodo in questione consente di escludere che il calendario venatorio sia affetto da difetto di motivazione per contrasto con il parere Ispra”.

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estrapolato da un bellissimo commento su big hunter, viva la faccia della verità...


Ma che strano!!!! in tempi non sospetti e più precisamente appena fu eletto pres. Naz. gli venne suggerito di dover smantellare o se preferiva rottamare tutti i dirigenti Naz. e di periferia se voleva riconquistare un barlume di credibilità. Da subito ci fece sapere che la priorità era il risanamento “dell’ azienda fidc” lasciata sull’lastrico da suo predecessore non ostate i 120.000.000 € di immobili di sua proprietà. Un anno dopo ci rende edotti che “l’azienda” è stata risanata. Da quel di ne è passata di acqua sotto i ponti inquinata da scelte programmatiche arlecchinesche, da comportamenti da dilettanti allo sbaraglio, da chiacchiere e buoni propositi rimasti solo sulla carta( vorrei sottolineare che ancora in alcune regioni non ci è dato sapere con certezza quali e quante specie rimarranno cacciabili al 30 di Gennaio) ecc…ecc… e solo ora si rende conto che vi è un’estrema urgenza di sfoltire questa siepe di baroni, incompetenti ,che tra la loro burocrazia, arroganza, cappello, superbia, hanno devastato la caccia. Qualcuno direbbe: meglio tardi che mai, solo che in questi anni i cacciatori come sempre sono stati messi alla gogna e pesi per il c@@@ da tutti in primis proprio da detta associazione.
 
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