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io invece credo non serva nessun aiutino, altrimenti siamo noi stessi che lo diamo a chi la caccia la vorrebbe chiudere.
In un mondo perfetto ....
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io invece credo non serva nessun aiutino, altrimenti siamo noi stessi che lo diamo a chi la caccia la vorrebbe chiudere.
E' possibile avere i riferimenti telefonici ? Non riesco ad entrare nel sito che hai indicato. Potrò fornire i dati degli ultimi....25 anni con date, località e abbattimenti.
Grazie in anticipo. Giuseppe.
Ripeto quanto detto in precedenza.
Lo studio sulle ali e sulla tortora in generale è europeo....in alcuni paesi della UE il calo è drastico e pare ...e sottolineo pare...che il motivo sia la mancanza di prolificità....
Non credo che si possa pretendere analogo studio da parte degli africani...noi pensiamo a fare la ns parte.
Negli ultimi 3 anni...x quello che può valere...la mia percentuale è di 70% adulti e 30% giovani.
A me ha colpito il fatto che noi possediamo degli studi del MIPAF (quindi del ministero italiano pertinente in materia) abbastanza recenti che è in netto contrasto con questa visione/ipotesi europea del declino della tortora ....
Andrea, mi è chiaro tutto quanto però se non viene affrontato a 360° rimane uno studio "monco".
Se in alcuni paesi europei (quali innanzitutto?) c'è una mortalità giovanile elevata andrebbe studiato sul posto le cause della mortalità (condizioni meteo?, tecniche agricole dannose?, antropizzazione dell'habitat?, etc.) e non la percentuale di giovani negli abbattimenti in Italia. Da noi le covate vengono portate a termine e ne è la riprova che a settembre dalle ns parti - al contrario delle tue percentuali - la percentuale di abbattimenti di giovani è elevatissima (lo scorso anno su 44 uccelli abbattuti dal ns gruppo solo 5 erano adulti). Il fatto che da noi si possono catturare solo a settembre, ad esempio, fornisce un dato fuorviante mettendo in risalto un prelievo eccessivo di nati nell'anno rispetto agli adulti .... e questo perché lo sappiamo benissimo che i giovani si attardano di più nel ns territorio rispetto agli adulti che già nell'ultima decade di agosto cominciano a spostarsi.
Ti ricordo che se un fenomeno non viene studiato in maniera compiuta e non vengono definiti tutti gli aspetti e le variabili che lo caratterizzano, le analisi che ne derivano possono facilmente fornire dati sbagliati o - peggio ancora - essere strumentalizzate. La statistica è una disciplina che ti può mettere in risalto aspetti particolari di un dato fenomeno ma al tempo stesso ti dice che "dato un pollo e due persone, a ciascuna persona spetta mezzo pollo" ... poi se uno mangia e l'altro guarda questo è un altro cosa!!!
Comunque, lo ripeto, ben vengano queste iniziative alle quali dobbiamo dare tutti il ns contributo ... sempre che il risultato non si ritorca contro noi stessi (e da 'sti fij de 'na buonadonna tutto ci si può aspettare).
Io ho il tuo stesso problema Andrea, ma d'altronde Aprilia e Latina sono vicine ...
Scusa ma come fai seccare le ali tu? Con la parte dell'attaccatura verso il sole? Il sale come e dove lo metti? Io purtroppo ho un balcone esposto a Est-Sud/Est e di sole non ne prende molto ...
Oggi dopo aver tagliato le ali a 4 tortore abbattute alla preapertura ho provato a mettere le ali al sole, sul balcone ,per farle essiccare.Mia moglie alla vista delle ali tagliate senza tanti complimenti mi ha ORDINATO di levarle subito dalla sua vista ,io senza fare discussioni le ho tolte ma ora non so come continualre l'essicazione, anche se mi èvenuto in mente che :Mio nonno faceva i ll guardiacaccia ina tenuta in provincia di Pisa (inizio anni 60)era solito conservare per lungo tempo i becchi degli animali nocivi (per ogni becco cèra un premio in denaro)in un contenitore di vetro pieno di cenere vedro se posso adottare questa tecnica Ho fatto delle foto che spediro a chi di dovere se non riusciro a inviare le aliVedi l'allegato 68471
[h=2]BIODIVERSITÀ, L’EUROPA CHIAMA L’ITALIA AL CONFRONTO. CCT: OBIETTIVI CONDIVISI MA SERVE L’UNITÀ DEL MONDO VENATORIO[/h]
giovedì 5 novembre 2015
Riceviamo e pubblichiamo:
Soddisfazione e apprezzamento della CCT per quanto emerso nel corso dell’iniziativa “Italia – Ambiente: verso i virtuosismi” tenutasi presso il Palazzo Samsung di Expo Milano 2015 e oggetto di comunicazioni sui principali siti associativi e a tema venatorio.
In particolare la CCT constata che la dimensione europea delle politiche e delle strategie per salvaguardare la biodiversità e gli esempi gestionali emersi rilanciano un’idea positiva del ruolo che il vecchio continente (diversamente da quanto viene agitato da taluni per attribuire all'Europa un ruolo pregiudizialmente negativo) può ancora svolgere, dove le disposizioni comunitarie possano divenire “opportunità e non vincoli”. Un percorso virtuoso possibile a patto di uscire dagli egoismi nazionali e dal provincialismo che ha spesso segnato le politiche nostrane; vedi esempio, ultimo in ordine di tempo ma non di gravità, il tentativo di contrabbandare semplici richieste di chiarimenti in “procedure di infrazione EU Pilot” con conseguente mortificazione delle autonomie regionali e del ruolo di tecnica e scienza in favore del pregiudizio.
Un contesto nel quale la necessità dell’unità organica del mondo venatorio, per la realtà italiana, appare irrimandabile se davvero si vuole essere all’altezza della posta in gioco. Così come il superamento di contrapposizioni dettate da pregiudiziali ideologiche, la necessità di dialogo costruttivo tra tutte le componenti interessate alla biodiversità ed alla qualità dell’ambiente, cacciatori, ambientalisti, agricoltori, ed il riconoscimento del ruolo della caccia in quest’ambito, appare la via maestra per rendere efficaci gli interventi.
Confederazione Cacciatori Toscani
(Federcaccia – Arcicaccia – ANUU)
p.s.: strappate qualsiasi accordo con legambiente ed arcicaccia che non fà onore alla nostra passione.
Questi appelli non vorrei mai leggerli, non fanno onore ne al forum ne alla caccia sono come al solito barricate che non servono mai, solo polemica ideologica fine a se stessa, tutti e ripeto tutti i cacciatori a qualsiasi parrocchia appartengono sono miei fratelli e devono essere uniti condizione fondamentale oggi, detto questo il mondo venatorio ha il dovere di produrre dati affidabili per legittimare la sostenibilità della caccia alla tortora, chi vuole può mettersi in contatto con dr. Michele Sorrenti cell. 3665616364 dr. Daniel Tramontana cell. 3485616343.
Ufficio Avifauna Migratoria FIdC- avifauna [email protected]
Penso che Bottaccio parli di catture da fare con le reti circondando i girasolai dove mangian tante tortore
Come idea non è male, nella pratica non saprei
ho visto pubblicate foto di carnieri importani...........se solo una minima parte dei "protagonisti" spedisce le ali sarà un successone.
Purtroppo ho i miei dubbi. Avranno sicuramente smarcato i tesserini.................in bocca al cocker!!!!!!!!!!!!