E' un passo utile e necessario verso una unione sempre più indispensabile a cui oggi non è possibile rinunciare. Detto questo penso che le opinioni sono idee personali spesso anche sbagliate perchè in realtà non conoscono ciò di cui parlano ma usano solo la polemica. Questi sono tempi della polemica purtroppo la si ritrova di frequente e comunque il che non è una buona cosa, è una guerra verbale di chi ha bisogno di un avversario, ha un senso negativo ed è sempre controproducente perchè non costruisce ma strumentalizza ostinandosi alla ricerca del colpevole anche perchè è più facile. Gli attacchi succedono in maniera quasi personale ma non per diversità di vedute e argomentazioni articolate , ma una semplicistica abitudine a contraddire e distruggere sempre e comunque, un masochismo frustrante e mi chiedo se questo per noi è un vantaggio, noi che dovremmo nel nostro piccolo portare l'acqua chi più chi meno al nostro grande mulino.
 
Ma perchè scusa non è vero forse che federcaccia è una delle responsabili del disastro venatorio italiano?La 152 chi l'ha portata avanti?Non era Prosperini insieme al senatore Fermariello di Arcicaccia? Gli studi scientifici per contrastare i dati dell'ispra li ha fatti' E se li ha fatti dove stanno?L'idea grandiosa ,sull'ultimo cv campano,di segnare sul tesserino al momento dell'abbattimento a chi è venuta in mente?Cioè quà c'è da farsi le croci alla rovescia.
 
Ma perchè scusa non è vero forse che federcaccia è una delle responsabili del disastro venatorio italiano?La 152 chi l'ha portata avanti?Non era Prosperini insieme al senatore Fermariello di Arcicaccia? Gli studi scientifici per contrastare i dati dell'ispra li ha fatti' E se li ha fatti dove stanno?L'idea grandiosa ,sull'ultimo cv campano,di segnare sul tesserino al momento dell'abbattimento a chi è venuta in mente?Cioè quà c'è da farsi le croci alla rovescia.

Mah....poche idee ma confuse....
Se qualcuno...tra cui FIDC...non avesse prodotto i dati x contrastare i dati ISPRA oggi in TUTTA ITALIA si caccerebbe dal 1 Ottobre al 31 Dicembre...ungulati esclusi...
Se vuoi te ne posto una 10ina di questi studi...puntualmente tutti passati da questo forum...
 
Sempre troppo pochi rispetto a quelli che fanno le associazioni negli altri paese ,tipo la Francia.
 

prete

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A ROMA SVOLTA LA 49^ASSEMBLEA NAZIONALE FEDERCACCIA

Ospitati dalla sala Auditorium del Coni, presidenti regionali, provinciali e delegati provenienti da tutta Italia hanno dato vita nella capitale al consueto appuntamento statutario estivo, una riunione che si è distinta per l'attenta e significativa partecipazione e i molti momenti informativi, di aggiornamento e di riflessione offerti ai convenuti.
Prima dell'inizio dei lavori assembleari in senso stretto, si sono tenute infatti alcune relazioni che non hanno mancato di riscuotere l'attenzione dei presenti sia per i contenuti, sia per l'esposizione.
Introdotto dal presidente Uncza Sandro Flaim, che ha ricordato come la 157/92 sia una legge ormai da tempo necessaria di revisione per tornare al passo coi tempi e rispondere ai cambiamenti sociali, ambientali, faunistici intercorsi in questi 23 anni, Giacomo Nicolucci ha presentato il libro Ripensare la legge quadro sulla caccia.
"Non una proposta di come dovrebbe essere la legge sulla caccia - ha sottolineato l'autore - ma un insieme di riflessioni che dimostrano come lo spirito iniziale su cui si basa la 157, ovvero quello di un ‘controllo' del cacciatore e delle sue azioni, vada modificato in linea con le normative del resto dei Paesi europei, dove chi esercita la caccia viene inquadrato come gestore che mette la propria esperienza e la propria azione al servizio della fauna, dell'ambiente e in buona sostanza dell'intera società. Non essendo pensabile nell'attuale clima politico e sociale del nostro Paese una totale riscrittura della legge - ha concluso Nicolucci - per il bene stesso di quella fauna che dovrebbe e vorrebbe tutelare è improrogabile almeno apportare una serie di aggiornamenti mirati, piccole ma sostanziali modifiche non più rimandabili".
Al termine del suo intervento ha preso la parola il vicepresidente Lorenzo Carnacina, responsabile degli Uffici tecnico faunistici di Federcaccia, che prima di lasciare spazio ai responsabili scientifici degli stessi ha richiamato l'attenzione dei presenti sulla essenziale attività di raccolta dei dati, a partire dal semplice segnare sul tesserino i capi incarnierati, "che vale per tutte le specie: uccelli, mammiferi, stanziale e migratoria", sottolineando come i cacciatori siano una forza sul territorio che può lavorare bene al servizio della caccia e di tutto l'ambiente, solo che metta da parte personalismi e contrasti futili e spesso immotivati.
Il dottor Michele Sorrenti, responsabile tecnico scientifico dell'Ufficio avifauna migratoria ha esposto i risultati conseguiti dal momento della sua istituzione nel 2010, evidenziando come da un inizio in cui pochi credevano l'ufficio abbia invece saputo ottenere risultati degni di nota, arrivando alle ultime pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali di primo piano dei propri lavori, ottenendo così la validazione necessaria per essere riconosciute a tutti gli effetti. Studi su allodola, tordi, acquatici, beccacce, pavoncelle - la cui caccia è ancora praticabile in Italia proprio grazie all'impegno dell'Ufficio -; guide interpretative delle Direttive comunitarie e nazionali per la corretta stesura dei calendari; pareri tecnici per assistere le Regioni e le Province in caso di ricorsi sugli stessi e molto altro ancora sono i frutti di questi anni di impegno. "Dopo tanto lavoro - ha affermato Sorrenti - direi che possiamo essere soddisfatti. Il coraggio delle idee ci ha consentito in pochi anni di arrivare a partecipare oggi a livello europeo alle discussioni della politica gestionale e venatoria". E poi la proposta: "È adesso necessario fare un altro passo avanti, dotando Federcaccia di uno strumento tecnico professionale centrale ancora più completo e avanzato, per assistere la struttura politica centrale e periferica nel suo confrontarsi con le Istituzioni".
Più centrata sui progetti in fieri e sulle cose da fare la relazione della dottoressa Giorgia Romeo, responsabile dell'Ufficio fauna stanziale: dalla partecipazione al progetto "Selvatici ma buoni" in collaborazione con l'Università di scienze gastronomiche di Pollenzo, l'università di Milano, il Cncn, Legambiente, Arci Caccia e Anuu, per una valorizzazione e diffusione del consumo delle carni di selvaggina, alla partecipazione della fase preparativa del Life Starna, un progetto ambizioso di tutela delle poche popolazioni rimaste e reintroduzione in natura di ceppi stabili e autonomi di starna italica.
A questi si affiancano un progetto di controllo della volpe con l'ausilio del cane da tana per migliorare le tecniche di contenimento di questo selvatico e alzare la produttività della piccola stanziale di pregio; la redazione di linee guida - sempre più richieste - per reintroduzione e gestione di specie come fagiano, pernice, lepre...; e infine ancora un progetto life relativo al tesserino elettronico, portato avanti oltre che da FIdC, Anuu, Arci Caccia, Ispra e Legambiente dalla Regione Emilia Romagna e Xcaccia.
E proprio questa ultima, una App per smartphone, è stata oggetto di esposizione da parte dell'ingegner Giuseppe Giannini, che ha spiegato con dovizia di esempi le potenzialità di un sistema pensato come supporto al cacciatore durante l'attività venatoria e no; facilitare la sua corretta interpretazione della normativa in ambito venatorio e ambientale; dare un contributo alla crescita organizzativa e culturale del settore, anche sostenendo gli studi scientifici da questo svolti, attraverso informazioni rese disponibili in modo preciso e tempestivo. Un progetto e uno strumento le cui potenzialità non potevano non attirare l'attenzione della Federcaccia, che persegue questi stessi obbiettivi e che ha quindi deciso di promuoverlo e coinvolgerlo nelle sue attività di ricerca.
Infine è stata la volta di Marsh, partner assicurativo di FIdC, presentare l'ultima novità: la piattaforma web - già attiva e raggiungibile dal sito FIdC o direttamente dall'indirizzo www.marshaffinity.it/venatoria che mette a disposizione del dirigente prodotti assicurativi mirati per le attività e le responsabilità federali, e del semplice tesserato una serie di servizi che contemplano per la prima volta anche la sfera privata (es. casa, viaggi, infortuni, sanitaria, auto e moto) oltre a un'area nella quale verranno attivate convenzioni - destinate ad aumentare nel tempo - offerte agli associati a condizioni esclusive rispetto all'utenza generalizzata. Tra queste la prima attivata è quella con LeasePlan, primaria società di noleggio a lungo termine, per noleggiare a tariffe assolutamente vantaggiose per i soci veicoli di ogni tipologia e gusto, opportunità anche questa oggetto di presentazione nel corso dei lavori assembleari, maggiormente approfondita nel corso del consiglio nazionale del giorno precedente.
Esaurite le presentazioni, con la nomina di Simone Tofani, presidente provinciale di Firenze, a presidente dell'Assemblea, hanno avuto inizio i lavori più strettamente istituzionali dell'assise.
Dopo l'approvazione del verbale dell'assemblea precedente si è passati alla presentazione del bilancio consuntivo 2014, effettuata con la consueta chiarezza dal revisore Natale Tortora e dal presidente del Collegio dei revisori Mario Onano.
Entrambi hanno tenuto a sottolineare la corretta gestione finanziaria del Nazionale, che ha un andamento positivo, volta a garantire la stabilità futura della Federazione con un impegno proporzionato delle risorse e una continua attenzione alla revisione dei campi di spesa senza che questo vada ad incidere sulle necessità dei diversi settori federali.
In particolare è stata apprezzata e sottolineata dal Collegio la risposta positiva alla richiesta avanzata precedentemente dallo stesso di una rivisitazione degli accertamenti e degli impegni relativi ad anni precedenti, svolta in collaborazione con l'ufficio amministrativo e il Collegio dei revisori, che di fatto non ha inciso sulla situazione finanziaria.
Per contro, Tortora ha ancora ribadito l'esigenza di una rivisitazione dei crediti iscritti in bilancio al 31 dicembre 2014, alcuni dei quali risalenti al '94, al fine di provvedere alla loro cancellazione.
La successiva votazione ha visto - come già il giorno precedente da parte del Consiglio Nazionale - l'approvazione del bilancio consuntivo 2014, accompagnata da alcune attestazioni di stima e apprezzamento per il lavoro del Consiglio di presidenza e del Collegio dei revisori.
Adempiuto anche questo obbligo statutario, si è rivolto all'assemblea il vicepresidente Massimo Buconi avanzando alcune riflessioni in merito alle problematiche e alle opportunità legate al sistema assicurativo nel suo complesso e al loro riflesso sull'organizzazione della struttura federale, anche in funzione del numero dei praticanti l'attività venatoria, da tempo stagnante e negli anni in decremento per un mancato ricambio generazionale sul quale non deve mai venire meno l'attenzione e l'impegno per una inversione di tendenza.
È stato poi il presidente nazionale Gian Luca Dall'Olio a prendere la parola per la sua relazione, incentratasi come era ovvio aspettarsi sulle ultime vicende dell'attualità venatoria.
Con dovizia di particolari e una passione che traspariva chiaramente dai toni, il presidente nazionale ha fatto il punto delle diverse criticità sul tavolo a pochi giorni dall'apertura della caccia, dai calendari venatori, ai tempi di prelievo per bottaccio, cesena e beccaccia, alla sentita questione dei mezzi di cattura degli uccelli da utilizzare come richiami vivi, in discussione in Parlamento.
È infatti come sempre la migratoria - ha sottolineato il presidente - ad essere la forma di caccia maggiormente sotto l'occhio di Ministero e Ispra, entrambi assenti però a qualsiasi confronto con le AA.VV su questi temi, manifestando una chiusura che, pur nel rispetto istituzionale e continuando a collaborare su altri fronti, "su questa questione consideriamo e lo facciamo presente, inaccettabile".
Su tutte queste problematiche l'attenzione di FIdC è massima, ha ricordato Dall'Olio, con uno sforzo che impegna non solo gli uffici interni, ma che si avvale anche dell'apporto di avvocati e giuristi di primo piano. La questione migratoria, per i suoi valori di storia, di cultura e di passione fra i cacciatori italiani vede Federcaccia decisa a seguire ogni strada possibile per garantire l'applicazione corretta di tutte le Direttive europee, senza stravolgimenti o restrizioni ingiustificate, pronta ad arrivare nel caso ce ne fosse bisogno, fino alla Corte di Giustizia europea.
Le problematiche appena ricordate, che hanno richiesto tutta l'attenzione del nazionale, hanno conseguentemente ritardato la conferenza programmatica già annunciata, ma sul suo svolgimento il presidente ha confermato le intenzioni della Federazione, che la considera importantissima anche per "recuperare laddove ce ne fosse bisogno e rafforzare quel comportamento ispirato all'attenzione, al rispetto, alla collaborazione e alla disponibilità al dialogo che ha sempre contraddistinto il rapporto fra le diverse componenti della Federazione e il Nazionale.
"I problemi non mancano - è intervenuto a questo proposito Simone Tofani - ma questo è il momento dell'unione e non della divisione. Siamo un corpo solo, il nazionale, composto da molte membra, la periferia, ma che va verso un obbiettivo comune insieme a due compagni di viaggio come Arci e Anuu. Questa è la strada da mantenere".
E parlando di unità Dall'Olio ha ricordato l'importanza di presentare istanze organiche e condivise. Questa è la logica del domani, verso cui FIdC si muove anche all'interno della Federazione delle associazioni venatorie riconosciute insieme a Enalcaccia, Arci Caccia, Anuu ed ora anche Eps.
"Ma raggiunta l'unità, ha messo in guardia Dall'Olio, va rivisto anche il modello di questa, che non deve essere fatta solo dell'unione di diverse associazioni, ma composta e sviluppata su nuove e più attuali competenze, conoscenze, modelli organizzativi. Un obbiettivo raggiungibile e perseguibile, per poter trasmettere la caccia, non più invisa alla società ai nostri figli e nipoti" ha concluso fra gli applausi il presidente.
Ultime parole per il presidente Arci Caccia Osvaldo Veneziano - impediti a partecipare per diversi motivi gli altri presidenti nazionali invitati - , che plaudendo alla relazione del Presidente Dall'Olio ha concluso l'assise lasciando ai presenti, come suo costume, stimoli di riflessione sul rapporto caccia società e su come le associazioni si devono rapportare in termini di qualità di servizi e supporto nei confronti dei propri soci.


Roma, 21 luglio 2015 - Federazione Italiana della Caccia

Federcaccia
 
Tante sedie e poltrone è vero.......ma x chi fà l'assicurazione privata non ho mai visto Unipol / Allianz / Fondiaria / ecc alle assemblee dei cacciatori o in parlamento a rappresentarle.....loro non hanno ne sedie ne poltrone, poi ognuno è libero di dare la tessera a chi vuole l'importante non si lamenti..
 
Tante sedie e poltrone è vero.......ma x chi fà l'assicurazione privata non ho mai visto Unipol / Allianz / Fondiaria / ecc alle assemblee dei cacciatori o in parlamento a rappresentarle.....loro non hanno ne sedie ne poltrone, poi ognuno è libero di dare la tessera a chi vuole l'importante non si lamenti..
Ben detto!!
Bravo lodolone!!!
 
Tralascio legambiente ... altrimenti sarei ripetitivo, ma cosa c'entra veneziano ... possibile che in 150 anni ci sia sempre lui a guidare un sindacato politico che fa tutto meno che venire incontro alle esigenze del cacciatore. Possibile che non ci sia ricambio generazionale all'interno di un'associazione con numeri da prefisso ? Perche la più grande associazione s'accompagna con questo monarca simbolo dell'affarismo politico che nulla a che fare con la nostra passione ? Esiste ancora il pensionamento per i dirigenti ? Porca miseria .... questo è peggio di De Mita, Bindi, d'alema e compagnia matussallemme.
Comunue sia un plauso a feder per contribuire agli studi che ancora ci permettono di cacciare con un minimo di dignita. Un consiglio ... scegliersi meglio i compagni di viaggio.
 
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