Alberto 69

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Federcaccia Lombardia, avvalsasi dell'assistenza professionale dell'avv. Alberto Bruni di Firenze, ha depositato martedì 14 luglio una diffida alla Regione affinché si discosti dai pareri ISPRA e conceda l'apertura dei roccoli e la caccia in deroga a fringuello e storno.
Federcaccia Lombardia è pronta a sostenere le spese dei ricorsi necessari per difendere dalle impugnative di associazioni ambientaliste o del Governo le deroghe che si augura che la Regione vorrà concedere.
Qualora la Regione Lombardia invece si volesse conformare ai pareri ISPRA, Federcaccia ricorrerà al TAR al fine di impugnare i pareri stessi.
ISPRA infatti in materia di deroghe non solo non fornisce i dati che per legge sarebbe tenuto a fornire, ma rilascia pareri con scelte e valutazioni esclusivamente politiche, quando si dovrebbe limitare a pareri tecnici.
Federcaccia Lombardia ritiene che i roccoli siano veri e propri beni culturali e come tali da tutelare nella loro integrità funzionale e in piena attività, come richiesto dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, legge della Repubblica Italiana dal 2004.
La stessa Comunità Europea con le proprie Direttive tutela il patrimonio culturale dei Paesi membri.
L'attività dei roccoli deve essere salvaguardata in quanto tale, non essendoci certo “... soluzioni alternative soddisfacenti”.

In allegato il testo della Diffida :arrow: http://www.federcaccia.org/news_attach.php?ida=ff2a0f736edee6a3c10302cf3d35bb0c&idt=pdf


15 luglio 2015 – Federazione Italiana della Caccia Lombardia
 
ragazzi..tutti gl'anni è sempre cosi, sempre la stessa storia e poi.....lo prendiamo sempre noi in quel posto.....non illudiamoci x niente...è una minestra ormai cotta e stra cotta e ancora ricotta......
 
Lombardia: la Regione impugna pareri ISPRA su deroghe e richiami vivi.


Giuseppe De Maria

17 luglio 2015 at 18:52


download (4) Forse qualcosa si sta davvero muovendo in Regione e dopo la diffida inviata dalla FIDC lombarda arriva questa presa di posizione della Lega (maggioranza) che fa ben sperare. In questi giorni fervono gl’incontro con le associazioni venatorie per potere vareare prima delle ferie il nuovo calendario e sul tavolo c’è anche la questione “allodole” da risolvere – Qui sotto il comunicaton che ci ha inviato l’ufficio stampa della Lega in Regione .

Caccia & Dintorni – la redazione

La Regione impugna pareri Ispra su caccia in deroga e richiami vivi Fabio Rolfi: “Scelta coraggiosa e doverosa per difendere la caccia in deroga”
La Giunta regionale ha deliberato il ricorso di Regione Lombardia contro il parere di ISPRA sul prelievo in deroga alle specie di storno, peppola e fringuello nonché il sostegno al ricorso di Federcaccia contro il provvedimento del Governo che lo scorso anno ha annullato la delibera regionale sulla cattura dei richiami vivi. download (2)

“Si tratta di una decisione coraggiosa e giusta per difendere i diritti dei cacciatori e il valore ambientale e tradizionale della cultura venatoria.” Così ha sostenuto il vice capogruppo del Carroccio in Regione Lombardia, Fabio Rolfi.



“Ispra emette pareri ideologici, privi di rilevanza scientifica, omettendo di fornire dati sullo stato di salute delle specie oggetto di richiesta venatoria. È ora di mettere il carrozzone inutile e sgangherato che è Ispra – chiosa Fabio Rolfi – di fronte alle proprie inadeguatezze e smontare il tentativo di sopprimere la caccia tradizionale a forza di pareri di parte, assolutamente privi di obiettività.”
 
Ecco il comunicato integrale:

[h=1]Caccia in deroga, Fava: pugno duro di Regione con Ispra[/h]17 luglio 2015
(Ln - Milano) Regione Lombardia, nella seduta di Giunta, ha impugnato i due pareri che l'Istituto Superiore per la protezione ambientale ha reso nell'ambito del procedimento previsto dalla Legge 157/92 per derogare alla Direttiva Uccelli. I due pareri erano stati chiesti da Regione Lombardia per autorizzare il prelievo in deroga delle specie fringuello, peppola e storno in piccole quantità, e per consentire la cattura di richiami vivi e quindi l'apertura dei roccoli. Le delibere sono state proposte dal Presidente Maroni con lo scopo di difendere queste pratiche venatorie che in Lombardia sono vere e proprie tradizioni.

CONTENZIOSO NAZIONALE E COMUNITARIO - "Il livello del contenzioso oramai non è più regionale, bensì nazionale e comunitario - commenta l'assessore all'Agricoltura di Regione Lombardia Gianni Fava - ed i pareri ISPRA sono ormai diventati sostanzialmente vincolanti. La Commissione ha più volte ribadito di ritenere illegittimi i provvedimenti di deroga che si discostano da tali pareri e il Governo, a dicembre 2014, sulla base proprio di pareri ISPRA ha perfino annullato il nostro provvedimento di autorizzazione alla cattura". "Proprio per l'effetto preclusivo di questi pareri- aggiunge -sul successivo sviluppo dei nostri procedimenti ho dato il via libera alle impugnative con il pieno sostegno del presidente Maroni".

CACCIA MINIMO IMPATTO SU CONSERVAZIONE SPECIE - "La caccia - sottolinea Fava - ha un impatto minimo sulla conservazione delle specie e questo è ben evidenziato all'interno di numerosi rapporti la cui autorevolezza è riconosciuta anche a livello europeo. Ben altri sono quindi i fattori che stanno causando il declino di talune specie, ma certi burocrati, sia italiani che europei, e certi ambientalisti da 'salotto' davanti a questi dati oggettivi chiudono gli occhi".

CACCIATORI ATTORI PRIMARI MONDO RURALE - "Personalmente - continua l'assessore - considero i cacciatori attori primari del mondo rurale ed è quindi mia ferma intenzione cercare di tutelare le pratiche venatorie in tutte le sedi, quando esse sono sostenibili. Questo è il caso di queste due impugnative".

EVITARE NUOVA INFRAZIONE - "Nel ruolo di Amministratore pubblico - conclude Fava - devo però fare i conti con il contesto giuridico in cui mi muovo e con le procedure d'infrazione aperte nei nostri confronti per il mancato rispetto della Direttiva Uccelli. Per senso di responsabilità, nell'esercizio delle mie funzioni devo muovermi senza esporre l'amministrazione regionale al rischio di sanzioni anche perché oggi, per una nuova infrazione alla Direttiva Uccelli, partirebbero da un minimo di 9 milioni di euro". Sempre nella seduta di oggi la Giunta di Regione Lombardia ha altresì formalizzato l'intervento in adiuvandum nel procedimento che ha visto Federcaccia e ANUU ricorrere al TAR contro l'annullamento, posto in essere dal Governo, della Delibera regionale del 2014 che autorizzava la cattura di richiami vivi.
(Lombardia Notizie)
 
Tu dici Lando? io che sono più malizioso di te invece lo vedo come un triste circo...
detto questo nessun cacciatore lombardo si illuda che quest'anno potrà prelevare deroghe secondo il comma C e/o vedere i centri di cattura in funzione.
 
Tu dici Lando? io che sono più malizioso di te invece lo vedo come un triste circo... detto questo nessun cacciatore lombardo si illuda che quest'anno potrà prelevare deroghe secondo il comma C e/o vedere i centri di cattura in funzione.

Quest'anno di certo no, ma o ci si rassegna a nn averle mai più o qualche istituzione inizia a mettere in discussione Ispra.
 
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