La caccia non è un danno per la biodiversita'

Alberto 69

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Lunedì 20 aprile 2015

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PUNTUALE RISPOSTA DELLA COMMISSIONE PETIZIONI DEL P.E.: LA CACCIA NON È UN DANNO PER LA BIODIVERSITA'.

Le Direttive Uccelli e Habitat costituiscono le pietre miliari della legislazione europea sulla conservazione della natura. Esse richiedono agli Stati membri di istituire uno stretto regime di protezione per tutte le specie di uccelli selvatiche che vivono naturalmente in Europa, comprese le specie minacciate elencate nell’All. IV della Direttiva Habitat. Così inizia la risposta del Parlamento Europeo alle petizioni n. 2606/2013 e 2885/2013: “Le Direttive riconoscono la legittimità della caccia e l’utilizzo di certe specie, ma stabiliscono una struttura per regolare questa legittimità e garantire la sua sostenibilità. La Commissione non condivide la visione del postulante che tutte le cacce rappresentino un danno per la biodiversità. La caccia sostenibile può avere un impatto positivo nel contribuire a raggiungere gli obiettivi della conservazione per specie e habitat, ad esempio controllando le specie invasive e i predatori identificati quali possibile minaccia alle specie protette dalle Direttive Natura e attraverso la positiva azione che i cacciatori intraprendono nella gestione degli habitat. Spetta alle autorità competenti degli Stati membri assicurarsi che i provvedimenti di queste Direttive siano correttamente trasposte e implementate. Problemi come il disturbo delle persone in campagna, la sofferenza degli animali e la caccia che non rispetta la proprietà privata ricadono sotto la competenza degli Stati membri. La Commissione è consapevole che possano esserci problemi a livello nazionale nell’implementazione delle Direttive e ha sviluppato ad esempio una Guida per la caccia ai sensi della Direttiva Uccelli al fine di promuovere la caccia sostenibile. La Commissione ha perseguito casi di infrazione contro Stati membri per non conformità e sta anche sostenendo varie azioni allo scopo di eliminare le uccisioni illegali di uccelli in collaborazione con la Convenzione di Berna, i portatori d’interesse e gli Stati membri. La Commissione non vede la necessità di abolire tutte le cacce come richiesto nella petizione. Essa continuerà a monitorare da vicino l’implementazione delle due Direttive da parte degli Stati membri e a fare i necessari passi successivi qualora venga identificata una possibile infrazione. La Commissione sta attualmente eseguendo un Fitness Check (N.d.T. “Controllo della buona salute”) delle Direttive Uccelli e Habitat quale parte della sua politica di forte regolamentazione. Ciò comprende una valutazione del contributo della legislazione sulla natura nel raggiungimento di obiettivi e impegni sia a livello europeo che internazionale”.




fonte:anuu.org
 
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