Catture richiami vivi: Per il tar Lombardia inutile l’atto del governo

Alberto 69

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Mercoledì 18 Marzo 2015

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Il TAR Lombardia, con ordinanza dell’11.03.2014 sul ricorso proposto dalle Associazioni venatorie Federcaccia e ANUUMigratoristi, sia a livello nazionale che regionale, contro la delibera della Presidenza del Consiglio dei Ministri di annullamento della DGR Lombardia n. X/1985 del 20.06.2014 per il rifornimento dei richiami vivi nonché contro tutti gli atti precedenti o conseguenti a tale decisione, quale la diffida del Ministro delle Regioni (29.10.2014) e i pareri dell’ISPRA del 29.07 e 12.09.2014, dopo aver ritenuto la propria giurisdizione e competenza, ha in modo puntuale elencato tutte le otto motivazioni del ricorso, concludendo che la delibera regionale aveva valenza operativa fino al 31 dicembre. La questione, quindi, non ha assunto alcuna rilevanza perché il provvedimento della Presidenza del Consiglio, impugnato dalle due Associazioni citate, aveva annullato un atto regionale che “AVEVA esaurito la sua efficacia al 31 dicembre 2014”, per cui è apparsa inutile al TAR la concessione della sospensiva. Tale pronuncia è perciò diretta al Governo, che ha annullato un provvedimento regionale che, praticamente, alla data della notifica dell’annullamento (22.12.2014) aveva già esaurito i suoi effetti. Il TAR, perciò, pur non accogliendo l’istanza di sospensione (in quanto il tempo di validità della delibera regionale era comunque scaduto al 31 dicembre), ha rimarcato di fatto che l’annullamento governativo è intervenuto quando già l’atto aveva esaurito i suoi effetti. In altre parole, la Regione (purtroppo incomprensibilmente assente alla discussione avanti al TAR), potrà ben assumere la delibera di attivazione degli impianti di cattura per la prossima stagione, una volta acquisito il parere dell’ISPRA (fosse pure negativo, vista la fulminea conversione di tale istituto alla immotivata linea proibizionista). Le Associazioni venatorie Federcaccia e ANUUMigratoristi, che da sempre tutelano in tutte le sedi in modo concreto e puntuale gli interessi legittimi dei loro aderenti e di quanti operano nel settore, erano rappresentate dagli avvocati prof. Claudio Chiola di Roma, nonché Innocenzo e Mario Gorlani di Brescia.


fonte.anuu.org
 
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