Depositato il ricorso contro cdm e ministero dell’ambiente

Se ci sono tutti questi ricorsi ... quante sentenze ci saranno ? Non si corre il rischio che un tar dia ragione ai ricorrenti ed altro al governo ?
 
Se ci sono tutti questi ricorsi ... quante sentenze ci saranno ? Non si corre il rischio che un tar dia ragione ai ricorrenti ed altro al governo ?

Normalmente poi i ricorsi, contro una stessa legge, vengono accorpati...ecco perché dico che polemiche su chi a presentato prima o dopo sono veramente futili.
 
Il ricorso può farlo il singolo Cittadino, che si sente leso da certe posizioni prese, chi l'ha detto solo Le regioni dirette interessate?
Inoltre è vero che ci sono 60 giorni di tempo, e lo dico senza polemica, però aspettare l'ultimo sa tanto di "aspettare prima di prendere posizione"
tipo alla Mussolini...si schierò con la Germania quando aveva già vinto molto... :) ...scusate il paragone su cose Italiote!!
E' un buon segnale comunque che le AA.VV. almeno si muovono .... sarebbe stato meglio unico ricorso tutte insieme...ma questa è UTOPIA.
Per ultimo, concordo come dice FABIO D.T. ... tanti ricorsi...quante sentenze differenti? ....ricordiamo che siamo in Itaglia!!
 
Il
Inoltre è vero che ci sono 60 giorni di tempo, e lo dico senza polemica, però aspettare l'ultimo sa tanto di "aspettare prima di prendere posizione"

Tante volte è proprio una scelta tecnica quella di aspettare gli ultimi giorni (che a ben pagato in termini di vittorie)...prima si presenta e prima si da la possibilità di presentare, alla parte opposta, un controricorso.
 
Tante volte è proprio una scelta tecnica quella di aspettare gli ultimi giorni (che a ben pagato in termini di vittorie)...prima si presenta e prima si da la possibilità di presentare, alla parte opposta, un controricorso.

Diego...quello che dici è sacrosanto....ma quando parliamo di Avvocati, cause civili e non ..... non calza in questo contesto... il Governo e Ministro Ambiente controricorsa??? suvvia...... non prendiamoci per il sedere, ..... legittima la decisione della FIDC di aspettare .....però fa pensare ....quando le cose sono chiere e cristalline ......a me almeno!
 
Tante volte è proprio una scelta tecnica quella di aspettare gli ultimi giorni (che a ben pagato in termini di vittorie)...prima si presenta e prima si da la possibilità di presentare, alla parte opposta, un controricorso.

Non credo sia questo il caso, visti i ricorsi di altre sigle presentati immediatamente !!
 
Il brutto di tutta questa storia è che finisca come nel 1985 quando alla fine Abolirono l'apertura agostina alle Tortore.... oppure nel 1989 quando levarono per 1 anno Febbraio per poi divenire definitivamente cancellato dal 1993....

Oggi...almeno dalle mie parti...già in molti danno per scontato che dal prossimo anno la caccia chiuderà al 20 Gennaio...e bisogna ACCONTENTARSI ...perchè ci sono pressioni per chiuderla al 31 Dicembre....e molti sono delle AA.VV.

A me è questo modo di pensare e ragionare a 90 GRADI che mi fa inca@@@re!!!!
 
Ho esclusivamente fatto un esempio di perché certe volte si aspettino gli ultimi giorni utili per presentare ricorso. Spesso questo, io parlo naturalmente per la realtà venatoria della mia Regione ovvero la Lombardia, ha pagato in termini di vittoria.
Per quanto riguarda la questione ricorso al Tar Lazio sull'impugnativa del minestro non ci metto becco..ma ribadisco ai fini pratici, in questo contesto, trovo "triste" fare a gara a chi c'è l'ha più lungo......e concordo con chi ma ha preceduto dicendo che sarebbe stato meglio, almeno a livello di immagine, che il ricorso delle associazione venatorie fosse stato uno solo.
 
Questo modo di parlare senza sapere nulla nè di legislazione venatoria nè di giurisprudenza,nè di tempistiche,nulla di nulla,questo farfugliare lamentarsi sempre,senza muovere un emerito ***** è tipico dell uomo medio italiano,ignorantello,poco attivo,mediocre.
Dateci un taglio,questo grillismo venatorio ha stufato,ha rotto,attaccate lo schioppo e non rompete le balle.
 

Alberto 69

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Mercoledì 11 Marzo 2015

tar lazio.jpg

Lo studio legale Bruni-Morbidelli di Firenze ha depositato innanzi al Tar Lazio il ricorso di Federazione Italiana della Caccia per l'annullamento delle delibere con le quali la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha disposto, avvalendosi dell'esercizio del potere sostitutivo, la modifica dei calendari venatori delle regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto, Marche, Liguria, Umbria e Toscana e di tutti gli atti precedenti e conseguenti a tale procedimento con il quale sono stati ridotti i tempi di prelievo per cesena, tordo bottaccio e beccaccia. Un corposo e circostanziato documento giuridico, arricchito da una parte tecnico scientifica curata dall'Ufficio Avifauna Migratoria FIdC.


Ad affiancare la FIdC anche Arci Caccia, ANUUMigratoristi ed Enalcaccia, alle quali si sono uniti alcuni cittadini cacciatori residenti nelle regioni interessate, portatori di un interesse primario e diretto all'annullamento degli atti impugnati che hanno leso il loro diritto di esercitare l'attività venatoria.


Il ricorso vuole essere la manifestazione della ferma difesa di un principio superiore di rispetto delle regole da parte di tutti: ricerca del riconoscimento della validità dei calendari venatori della scorsa stagione, che ha portato da subito Federcaccia a ribadire e difendere l'autonomia costituzionale delle Regioni, al fianco delle quali si è schierata, chiedendo il rispetto delle normative nazionali e internazionali vigenti e delle linee di azione in campo faunistico ambientale stabilite dall'Unione Europea, applicate in tutti gli stati membri e che devono essere garantite anche nella stesura dei prossimi calendari venatori.


Per lo stesso motivo, nel massimo rispetto dei ruoli e delle diverse sensibilità, e senza che questo faccia venire meno gli impegni di collaborazione sottoscritti in altri campi, Federcaccia si dissocia dall'interpretazione di Legambiente in merito alla restrizione del periodo di prelievo di tordo bottaccio, cesena e beccaccia, tre specie in buono stato di conservazione (Birdlife International), trovandola quantomeno affrettata e non suffragata da corrette valutazioni tecnico legali e scientifiche.


Riteniamo che ridurre di dieci giorni i tempi di prelievo di quelle tre specie non sia la risposta corretta dello Stato alla procedura EU Pilot dalla quale ha preso le mosse la vicenda, ma piuttosto impegnarsi a osservare quanto previsto dall'articolo 12 della Direttiva 2009/147/CE "Uccelli" (Stato di conservazione delle specie, relativa raccolta dati e realizzazione dei piani di gestione delle specie previste dalla Commissione) che vede attualmente l'Italia inadempiente, e per il quale proprio i cacciatori potrebbero dare un significativo, indispensabile, contributo.

Certo è che se non ci sarà da parte del Governo un cambio di approccio alle tematiche dell'ambiente, della fauna e della caccia, non è difficile prevedere alla luce di quanto accaduto che da ora fino alla prossima stagione venatoria si rischia una nuova fase di discussione sui calendari di fronte ai Tar, con il riaccendersi di un conflitto di cui nessuna parte ragionevole sente il bisogno e dalla quale nessuno uscirebbe vincitore.


Confidando in una risposta da parte della giustizia amministrativa che veda riconosciuti i principi di diritto e legalità richiamati, Federcaccia conferma la volontà di difendere tutte le forme di caccia sostenibili praticate nel nostro Paese, in particolare quelle tradizionali alla migratoria, che spesso subiscono in Italia limitazioni superiori rispetto a quanto previsto dalla Direttiva Uccelli e dalla stessa Guida Interpretativa, ovvero quei requisiti tecnico normativi cui si erano adeguate le Regioni per fissare i calendari al 31 gennaio.


Federcaccia da parte sua metterà ancora tutto il suo impegno per giungere a una soluzione definitiva nel rispetto delle regole e con l'apporto della documentazione scientifica necessaria, in forza di quel senso di collaborazione con le Istituzioni che da sempre fa parte della sua cultura e tradizione.


L'auspicio di fronte a tanta fermezza, ma anche aperta disponibilità, è solo quello di avere ascoltatori altrettanto recettivi e aperti al dialogo e al confronto
.

Testo ricorso :arrow: http://www.federcaccia.org/news_attach.php?ida=5fbf8dd399889c59af63269174237d3e&idt=pdf
 
Quando i cacciatori discutono su chi è arrivato prima o dopo significa che come categoria siamo alla frutta....oltrechè litigiosi su qualcosa che dovrebbe accomunarci TUTTI...
Io sono contento che tutti.. Regioni e AAVV si siano mossi....e dico un grande GRAZIE a chi si è mosso per tutelare un nostro sacrosanto diritto...qualunque maglia indossi...
 
"......Per lo stesso motivo, nel massimo rispetto dei ruoli e delle diverse sensibilità, e senza che questo faccia venire meno gli impegni di collaborazione sottoscritti in altri campi, Federcaccia si dissocia dall'interpretazione di Legambiente in merito alla restrizione del periodo di prelievo di tordo bottaccio, cesena e beccaccia, tre specie in buono stato di conservazione (Birdlife International), trovandola quantomeno affrettata e non suffragata da corrette valutazioni tecnico legali e scientifiche......."

Ecco il "distinguo" che tanti si attendevano da parte di Federcaccia & Co., il classico comunicato da Ponzio Pilato.
 
Io rimango sempre dell'idea che le mie risorse tecniche, scentifiche ed economiche che hanno prodotto studi importanti, non li metto a disposizione di chi mi vuole cancellare, e che vive sulle spalle dei contribuenti. Federcaccia fà sempre in tempo a tirarsi indietro e mannaffanculo arciscaccia, legambiente e l'orso marsicano.
 
".....Federcaccia fà sempre in tempo a tirarsi indietro e mannaffanculo arciscaccia, legambiente e l'orso marsicano."

'Mo te passa..... purtroppo.
 
Regione Marche si costituisce al Tar Lazio a sostegno del ricorso delle associazioni

Regione Marche si costituisce al Tar Lazio a sostegno del ricorso delle associazioni

Lunedì 30 Marzo 2015

La Regione Marche si costituisce al Tar Lazio a sostegno del ricorso delle associazioni venatorie per l’annullamento delle deliberazioni del Governo di modifica del Calendario venatorio 2014/2015.

regione_marche (1).png

La Giunta regionale si è costituita presso il Tar del Lazio a sostegno del ricorso presentato delle associazioni venatorie in merito all’annullamento delle deliberazioni della presidenza del Consiglio dei Ministri che erano intervenute modificando il Calendario venatorio 2014/ 2015. “A fronte di una semplice richiesta di informazioni, da parte della Commissione europea - ricorda l’assessore alla Caccia, Paola Giorgi - lo Stato aveva modificato autonomamente la programmazione regionale in relazione alla chiusura anticipata della caccia ad alcune specie, rispetto al calendario venatorio approvato dalle Marche e altre Regioni e validato dalle strutture competenti. Una procedura alquanto insolita, che aveva interferito con l’attività delle Regioni espletata nel pieno rispetto della legge italiana. Unitamente ai colleghi di altre Regioni, avevamo esposto le nostre preoccupazioni e osservazioni in merito alla gestione dei calendari venatori, da parte del Governo, ai ministri Gian Luca Galletti (Ambiente) e Maurizio Martina (Agricoltura). Dall'incontro era emersa una volontà di collaborazione attraverso la riattivazione del tavolo tecnico nazionale per scongiurare, in futuro, analoghe situazioni. Resta però il danno causato dal provvedimento del Governo e la necessità, delle Regioni, di tutelare il proprio ruolo istituzionale in una funzione delicata in cui gli enti territoriali si trovano a normare rispetto a un quadro normativo nazionale che non possono modificare, ma solo applicare”.



fonte.regioni.it
 
Dal sito il Cacciatore: ....

L’ANLC il ricorso la fatto da tempo, (notificato il 26 febbraio) anche questa volta FIDC arrivata dopo, ma certo prima doveva chiedere il permesso a LEGA AMBIENTE.

Il ricorso è stato fatto da tante sigle aavv e non ... e se non sbaglio anche da qualche regione. Si sa quando ci saranno le prime sentenze ?
 
Dal sito il Cacciatore: ....

L’ANLC il ricorso la fatto da tempo, (notificato il 26 febbraio) anche questa volta FIDC arrivata dopo, ma certo prima doveva chiedere il permesso a LEGA AMBIENTE.

Per Legge ci sono 60 giorni di tempo per predisporre un ricorso.
Pertanto che lo si faccia dopo 1 giorno o dopo 59 non cambia assolutamente nulla, ma d'altronde bisogna comunque polemizzare sempre e comunque.
Detto questo ritengo che comunque i ricorsi dovevano essere presentati dalle Regioni interessate, dato che i calendari sono stati predisposti da Esse.
 
Detto questo ritengo che comunque i ricorsi dovevano essere presentati dalle Regioni interessate, dato che i calendari sono stati predisposti da Esse.

giusto, purtroppo nel caso del Friuli era impensabile ( purtroppo) che la Serracchiani ricorresse contro Renzi ....
proprio per questo insieme a fidc hanno ricorso alcuni privati cittadini
posto uno stralcio della mail ricevuta ieri


Trasmetto per conoscenza il ricorso promosso dalla Federcaccia avverso la delibera della Presidenza del Consiglio dei Ministri di riduzione del calendario venatorio alle specie Tordo, Cesena e Beccaccia.
Come potrete verificare nella seconda pagina dell’atto, ho deciso personalmente di ricorrere avverso l’ingiusto provvedimento in modo da consentire che la decisione del Tribunale possa, qualora favorevole, spiegare effetti anche nella Regione Friuli Venezia Giulia peraltro coinvolta quale controinteressata.
La scelta processuale consentirà alla Giunta d’intervenire nel procedimento per tutelare la specialità della nostra Regione.
Una caro saluto a tutti


Avv.Paolo Viezzi
Presidente Regionale della Federazione Italiana della Caccia
 
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