Emendamento relatore chiarisce regole appostamenti caccia

Anch'io non ne so niente, ma le ultime due righe, per come la vedo io, dicono che è stata rinviata la discussione. Se vedi, anche l'ora 16:25-16:30, indicherebbe che hanno giusto ufficializzato il rinvio ad altra data.
 
L'ultima volta che si sono ritrovati è stato il 13 con immediato rinvio...... questo è il tempo della politica per 'ste cose....
 
Sono diversi anni che le Province segnalano ai Comuni dove sono ubicati gli appostamenti fissi e come han già detto altri, sono state date delle disposizioni e cioè le dimensioni max e con che materiale devono essere costruiti, quindi non hanno "inventato" nulla di quanto già in atto. Sicuramente alcune Province non si sono adeguate per cui il problema dovranno risolverlo.
 

Alberto 69

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COLLEGATO AMBIENTE, EMENDAMENTO RELATORE CHIARISCE REGOLE APPOSTAMENTI CACCIA


Gli appostamenti fissi per l''esercizio della caccia possono permanere fino a scadenza dell''autorizzazione" a patto che "non comportinoalterazione permanente dello stato dei luoghi, abbianonatura precaria, siano realizzati in legno o con altrimateriali leggeri o tradizionali della zona, o con strutture in ferro anche tubolari, o in prefabbricato quando interrati o immersi, privi di opere di fondazione, installati su un sedime non superiore a 6 mq e che siano facilmente ed immediatamente rimuovibili alla scadenza
dell''autorizzazione".
Lo prevede la riformulazione di un emendamento depositato
dal relatore, Stefano Vaccari (Pd), in commissione Ambiente
del Senato al ddl collegato ambientale. Lo stesso
emendamento chiarisce che "le Regioni e le Province autonome
di Trento e Bolzano definiscono con proprie norme le
caratteristiche degli appostamenti".regioni.it
 
....inoltre

b) alla lettera b), sostituire il capoverso 3-bis con il seguente:
«3-bis. La realizzazione di eventuali manufatti per l'esercizio della caccia da appostamento fisso, che possono permanere sul terreno per il tempo coincidente con l'autorizzazione all'appostamento fisso medesimo, non è soggetta ad alcuna autorizzazione paesaggistica, urbanistica o edilizia a condizione che i manufatti medesimi non comportino alterazioni permanenti dello stato dei luoghi, siano realizzati in legno o con altri materiali leggeri a tradizionali della zona o con strutture in ferro, siano privi di opere di fondazione e siano comunque facilmente ed immediatamente rimovibili alla scadenza dell'autorizzazione dell'appostamento».

ma anche questa....


40.100 testo 2/2
DE PETRIS, BIGNAMI
All'emendamento 40.100 (testo 2) del relatore, apportare le seguenti modificazioni:
1) al comma 2-bis, lettera a) sostituire il capoverso 2 con il seguente:
«2. Le norme della presente legge non si applicano alle talpe, ai ratti, ai topi propriamente detti, alle arvicole. In ogni caso, per le specie alloctone, con esclusione delle specie da individuare con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, sentito l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), la gestione di cui all'articolo 1, comma 3, è finalizzata al controllo delle popolazioni»;
2) al comma 2-bis, sostituire la lettera b) con le seguenti:
«b) al comma 1, dell'articolo 4 è aggiunto, in fine, il seguente periodo: "La cattura, l'allevamento e l'utilizzo degli uccelli a fini di richiamo sono vietati";
b-bis) i commi 3 e 4, dell'articolo 4, sono soppressi;
b-ter) al comma 1, dell'articolo 5 le parole ", nonché il loro uso in funzione di richiami" sono soppresse;
b-quater) il comma 2, dell'articolo 5, è soppresso;
b-quinquies) al comma 6, dell'articolo 5, le parole "con l'uso dei richiami vivi" sono soppresse;
b-sexies) i commi 7, 8 e 9 dell'articolo 5, sono soppressi;
b-septies) all'articolo 21, comma 1, le lettere p) e q) sono soppresse;
b-octies) all'articolo 21, comma 1, lettera r), le parole "accecati o mutilati ovvero legati per le ali" sono soppresse;
b-novies) all'articolo 21, comma 1, lettera ee), le parole "dei capi utilizzati come richiami vivi nel rispetto delle modalità previste dalla presente legge e" sono soppresse;
b-decies) all'articolo 31, comma 1, lettera h), le parole "per chi si avvale di richiami non autorizzati, ovvero" sono soppresse»;


Ora bisognerebbe risalire al testo originale, leggere le varie modifiche i vari bis, ter ecc. e vedere cosa ne uscirebbe del testo modificato, ma il semplice fatto di vedere "... sono vietati" mi inquieta assai.

Attenzione, massima allerta che non passino sub emendamenti in questo decreto che inizialmente verteva solo sulla problematica a noi cara dei capanni, ma che potrebbero avere ricadute devastanti sulla caccia coi richiami vivi.
 
Bene, come al solito tutti gli anni prima di iniziare la nuova stagione venatoria ci faranno imbestialire con i soliti emendamenti demenziali(vedi articolo repubblica citato sopra) perchè il loro scopo è quello di eliminare i richiami, in ogni modo. Una persona intelligente come può scivere che per costruire abusivamente devi essere cacciatore. Un capanno al max è 2m quadri e per loro questo è edilizia abusiva. Ma la cosa più grave è che c'è gente che gli crede. Questo è il ns governo, quello che dovrebbe essere dalla parte della gente comune. Ma va.......
 
Sono diversi anni che le Province segnalano ai Comuni dove sono ubicati gli appostamenti fissi e come han già detto altri, sono state date delle disposizioni e cioè le dimensioni max e con che materiale devono essere costruiti, quindi non hanno "inventato" nulla di quanto già in atto. Sicuramente alcune Province non si sono adeguate per cui il problema dovranno risolverlo.
Weeee guarda chi rifà vivo? Tutto bene caro?
 
Lega: capanni, ennessimo attacco alla caccia

Lega: capanni, ennessimo attacco alla caccia

Mercoledì 04 Marzo 2015

Unico obiettivo di questo governo: Attaccare le fondamenta dei nostri capanni per distruggere la nostra passione !!!

Ennesimo attacco alla ruralità ed al legittimo svolgimento di un’attività culturale storica quanto identitaria e tradizionale come la caccia alla migratoria da appostamento da parte di chi per idealismo animal-moralista con ignoranza si permette di giudicare e cerca di intralciare ad ogni occasione legiferando restrizioni senza pensare ne conoscere i danni che sta facendo alla società ed all’ambiente.

Quando la realizzazione temporanea di un capanno di caccia per alcuni senatori di PD-SEL-FI-M5S viene vista come fosse il problema principe del deturpamento ambientale viene normale consigliare a questi senatori di tornare sulla terra, aprire gli occhi e magari invitarli a fare un pic-nic nella terra dei fuochi.

Non riconoscere che dove c’è presenza di appostamenti fissi è accertata una migliore qualità degli habitat e non ammettere che tutto questo è grazie al lavoro gratuito dei cacciatori che per la propria passione e per l’interesse venatorio di cui si nutrono si configurano a pieno titolo come strumento per la conservazione ambientale è solo ignorare la realtà.

I cacciatori da appostamento fisso sono direttamente coinvolti nella gestione degli ambienti, con un risultato di beneficio per la comunità pertanto ne consegue che qualsiasi intervento che penalizzi l’attività di caccia radicata nel territorio, si tradurrebbe in un abbandono delle attività di manutenzione e conservazione, perdendosi così il beneficio.

Detto questo e considerato che annualmente per un’autorizzazione temporanea che legittimi la costruzione di un appostamento fisso di caccia viene pagata una tassa di concessione regionale, che i materiali da impiegare per la costruzione dei capanni fissi e le dimensioni sono già ad oggi ben regolamentati nelle leggi regionali, dai regolamenti provinciali e locali che entrano di fatto nel merito ed in considerazione della morfologia dei territori e all’utilizzo, inopportuno e fortemente penalizzante sarebbe inserire una restrizione entrando in meriti prettamente urbanistici senza considerare lo stato di fatto dei luoghi e soprattutto il ruolo che svolgono i cacciatori per la tutela dell’ambiente.

Chiaro che nessuno pretende di costruire strutture impattanti e in contrasto con il contesto paesaggistico dei luoghi, ma altrettanto vero che non si possa accettare una norma nazionale generica che non tenendo conto del reale impatto ambientale dovuto alla diversa morfologia dei luoghi metta a repentaglio migliaia di appostamenti che da decenni anche se di dimensioni superiori ai 6 metri quadrati e coscientemente costruiti con materiali ecocompatibili e ben mimetizzati ed integrati nell’ambiente rischierebbero ingiustificate sanzioni amministrative e penali e di conseguenza la demolizione.

Purtroppo ancora una volta nel fascicolo dei sub-emendamenti del collegato ambientale, dove il relatore del PD senatore Vaccari propone modifiche restrittive alla legge 157/92 per quanto riguarda la realizzazione di appostamenti di caccia, la Lega Nord con il senatore Paolo Arrigoni, è l’unico partito che ha presentato emendamenti in difesa dell’attività venatoria, ma questo a parte la delusione di vederci ancora una volta soli non ci fermerà sicuramente nel far sentire le nostre ragioni sia in commissione che in aula.

La nostra richiesta semplice quanto condivisibile si limita semplicemente a chiedere di lasciare agli amministratori locali la responsabilità di valutare le condizioni di impatto ambientale dell’appostamento esaminando lo stato di fatto dei luoghi e soprattutto l’utilità della struttura “Capanno” prendendo atto anche del ruolo sociale e gratuito che svolgono i cacciatori durante tutto l’anno in termini di tutela ambientale.

Bassolini Marco

Responsabile nazionale caccia Lega Nord Lega Lombarda

Allego tutti i sub-emendamenti:

Immagine 1.jpgImmagine 2.jpg
 
Cioè in soldoni, cambia qualcosa per chi ha un capanno che non rispetti i criteri di costruzione (materiali e inamovibilità se non con demolizione)?
 
Filippo questo emendamento e' apposito per superare lo scoglio autorizzazione paesaggistica, per cui mi aspetto che la lettura completa nel contesto della legge chiarisca definitivamente la cosa.

Non nasce per caso ma dovrebbe chiudere definitivamente il cerchio, anche se a certe condizioni, ovviamente..

Un saluto

Sandro
 
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