Piemonte, nuova restrizione ai cacciatori

Chi vota chiamparino, se lo prende nel culino, a parte gli scherzi, ci si lamentava di Sacchetto, ma al confronto era un santo, questo è peggio dell'ISIS.
 
No non hanno niente da fare e niente sanno fare sarebbe ora di cacciarli tutti a calci in c...o prof
 

Alberto 69

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Mercoledì 04 Febbraio 2015

Eliminato il diritto di accesso per i cacciatori nelle strade di campagna chiuse al transito.

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Modificata la legge regionale del Piemonte n. 32 del 1982

Un modifica di qualche anno fa alla legge regionale n. 32 del 1982 permetteva ai cacciatori, durante le giornate venatorie, l'accesso alle strade chiuse al transito, introducendo una eccezione al divieto generale e dunque considerando i cacciatori quali aventi diritto al transito.
In realtà, per come era formulata la legge, questo permesso non era valido per tutte le strade chiuse al transito, bensì soltanto per le strade chiuse da Comuni o Provincia per motivi ambientali. Per avere una idea dei numeri, nel parco del Po, tratto torinese, le strade con questa caratteristica erano soltanto 3.


Con la legge regionale n. 1 del 2015 (la cosiddetta legge finanziaria regionale) il Consiglio Regionale ha deciso di abrogare un articolo della legge del 1982, col risultato di non permettere più al cacciatore di transitare nelle strade chiuse al passaggio, di fatto omologando il cacciatore a qualsiasi altro cittadino fruitore del territorio.


Con la stessa legge del 2015 la Regione ha inasprito l'entità della sanzione per il transito fuoristrada, portandola da 100 a 300 €.



fonte: parks.it
 
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