Caccia: Cdm, vietata a tre tipi di uccelli selvatici

Diego purtroppo arrivano oggi al pettine i nodi delle modifiche 157 della Comunitaria 2013, ti ricordi quando tutti volevano convincerci che eravamo tranquilli e saremmo andati anche a febbraio ?

Il governo era allora di Cdx....ma la musica, per la migratoria, e' sempre la solita...

Stammi bene

Un saluto

Sandro
 
Sulla insussistenza delle ragioni del governo, basta leggere le dichiarazioni di giustifica di Galletti riportate da Bighunter.it e soprattutto il commento della redazione che vi evidenzio in rosso:

[h=2]Galletti si giustifica: "non posso esporre l'Italia a ulteriore infrazione"[/h]
"Se non fossimo intervenuti immediatamente, entro la giornata di ieri, per ridurre il calendario venatorio di 11 giorni, anticipandolo dal 31 gennaio al 20 gennaio, avremmo subito un'infrazione Ue". Così Gian Luca Galletti, ministro dell'Ambiente, spiega alla all'agenzia Dire la decisione presa ieri dal Consiglio dei ministri, con la quale il governo ha approvato le delibere che assegnano al governo il potere sostitutivo straordinario per anticipare al 20 gennaio il termine di chiusura della caccia alle specie Cesena, Tordo bottaccio e Beccaccia nel territorio delle regioni Liguria, Toscana, Umbria, Friuli-Venezia Giulia, Veneto e Marche.

"E' chiaro che io non posso esporre l'Italia a una ulteriore infrazione- spiega Galletti a margine del convegno 'Ambiente, legalita', lavoro', oggi a Roma- che avrebbe comportato fra l'altro un esborso di denaro perche' si sarebbe tramutata in una multa, per andare incontro ad alcuni cacciatori che vogliono arrivare a cacciare fino al 31 gennaio". Il punto e', precisa il ministro, che "non e' tanto questione ambientale ma questione di adeguamento alle normative europee".

Giova ricordare che il caso Pilot è una semplice richiesta di documentazione della Commissione Ue e che il caso si sarebbe potuto chiudere, con ogni probabilità senza conseguenze. Se solo il nostro Paese avesse deciso di difendere ciò che finora le Regioni hanno portato avanti nel pieno rispetto della Direttiva Uccelli.
 
E' cosa nota da tempo. Se corrisponde a quanto sostiene ISPRA, che il cosiddetto Key Concept prevede per l'Italia decadi anticipate nel tempo perl'inizio di migrazione di ritorno per diverse specie di uccelli migratori oggetto di caccia, è anche vero, come sostengono più recenti studi effettuati da nostri autorevoli istituti di ricerca, che tali periodi sono stati come minimo travisati. Fra l'altro, per implicita affermazione dell'ISPRA stessa, che ha denunciato l'impossibilità di effettuare aggiornamenti.

Per cui, rispetto a una semplice richiesta della UE, il Ministero dell'Ambiente (e il Consiglio dei Ministri di conseguenza) ha deciso di tagliare la testa al toro con il noto provvedimento d'imperio, assurdo quanto ingiusto, che ha chiuso anticipatamente la caccia ad alcune specie migratorie, nonostante i nuovi dati scientifici presentati a supporto dalle regioni interessate e nonostante che l'evidenza e il buonsenso rilevassero che certi dati forniti a suo tempo dall'Italia fossero in contrasto con altre risultanze in paesi climaticamente e territorialmente omologabili al nostro, vedi soprattutto Grecia (a sud) e Francia (a nord). Sostenendo che l’ipotesi kc nazione vada osservato scrupolosamente, il quale non e' un documento vincolante per gli stati aderenti. “Stranamente” nelle premesse del provvedimento si sono "dimenticati" di citare il 2.7.10. che consente il discostamento dallo stesso. Le Regioni interessate, hanno usato e applicato tale facoltà sovranazionale, prevista dalla direttiva comunitaria.

La 131, SUL POTERE SOSTITUTIVO D’URGENZA non puo' esser applicata in quanto le regioni non sono sotto procedure d'infrazione, e non esiste nessuna condanna, mancano i presupposti di perseveranza nella violazione della direttiva . Il Pilot nasce come apertura di dialogo con gli stati aderenti, per evitare eventuali procedure d'infrazione. Il quale dialogo, a seguito della recente risposta del commissario Europeo, e’ ancora inesistente. Continuando a leggere la delibera, si legittima come vincolante sia la “guida alla stesura dei calendari del 2010” sia i pareri che l’ente rilascia alle regioni. Esistono sentenze, compresa una del Tar Lazio che non li reputano come documenti ufficiali vincolanti di riferimento per le regioni.

Certe dichiarazioni addotte dal Ministero, riferentesi a dati Ispra 2008 (Atlante delle migrazioni degli Uccelli d'Italia), avrebbero inoltre bisogno di un maggiore approfondimento, in quanto gli stessi,e non solo quelli,sembrano contrastare, dando la reale situazione del fenomeno migratorio (febbraio), con l'elaborato dell’ ipotesi dei Key Concept.


Sicuramente gli addetti ai lavori si applicheranno in questo necessario lavoro per recuperare la verità, ma intanto, per rinfrescare la memoria, riproponiamo i documenti citati, affinchè chi lo vorrà potrà farsi un'idea di come funzionano le cose in Italia.
 
Incredibile l'incompetenza di un governo che si arroga un diritto che non può avere su una richiesta ampiamente giustificata. Incredibile che la puglia non venga nominata ... come se non facesse parte dell'Italia.



Fabio , proprio ora ho chiamato al comandante della provinciale , al momento non ne sanno nulla , non hanno avuto nessun comunicato in merito.
Il solito casino all'italiana.......
 
Sulla insussistenza delle ragioni del governo, basta leggere le dichiarazioni di giustifica di Galletti riportate da Bighunter.it e soprattutto il commento della redazione che vi evidenzio in rosso:

[h=2]Galletti si giustifica: "non posso esporre l'Italia a ulteriore infrazione"[/h]
"Se non fossimo intervenuti immediatamente, entro la giornata di ieri, per ridurre il calendario venatorio di 11 giorni, anticipandolo dal 31 gennaio al 20 gennaio, avremmo subito un'infrazione Ue". Così Gian Luca Galletti, ministro dell'Ambiente, spiega alla all'agenzia Dire la decisione presa ieri dal Consiglio dei ministri, con la quale il governo ha approvato le delibere che assegnano al governo il potere sostitutivo straordinario per anticipare al 20 gennaio il termine di chiusura della caccia alle specie Cesena, Tordo bottaccio e Beccaccia nel territorio delle regioni Liguria, Toscana, Umbria, Friuli-Venezia Giulia, Veneto e Marche.

"E' chiaro che io non posso esporre l'Italia a una ulteriore infrazione- spiega Galletti a margine del convegno 'Ambiente, legalita', lavoro', oggi a Roma- che avrebbe comportato fra l'altro un esborso di denaro perche' si sarebbe tramutata in una multa, per andare incontro ad alcuni cacciatori che vogliono arrivare a cacciare fino al 31 gennaio". Il punto e', precisa il ministro, che "non e' tanto questione ambientale ma questione di adeguamento alle normative europee".



FALSO COME GIUDA
 
In Toscana dopo oggi la caccia e' chiusa come in tutta Italia a tordo bottaccio, cesena e beccaccia, le regioni sono state "precettate"

Un saluto

Sandro

Ma siamo sicuri al 100x 100 ??? Domani sono a fare uno spollo non vorrei fare casino ... questa sarebbe informazione ? Se poi io non avevo internet oppure un cellulare come caxxo facevo a saperlo ... Ecco perche si va male in Italia ...noi paghiamo ...!!
 
Chesto le' matttt..................voglio sentire l'opinione dei piu' preparati.................che faccia mamma mia, mi prudono le mani...... probabilmente li scelgono tutti uguali, fotocopie.
SE si potesse usare le mani sta' questione sarebbe stata risolta da un bel po'[21]
 
Ma siamo sicuri al 100x 100 ??? Domani sono a fare uno spollo non vorrei fare casino ... questa sarebbe informazione ? Se poi io non avevo internet oppure un cellulare come caxxo facevo a saperlo ... Ecco perche si va male in Italia ...noi paghiamo ...!!
Dal comunicato stampa del Ministero il divieto è in vigore dalla mezzanotte di oggi.
 
credo che ci siano dei distinguo in funzione della latitudine.
la regione più a sud è le Marche, quindi forse la commissione europea si è espressa in questo modo.

comunque in puglia io andrei, anche se domani sono al lavoro
 
Il CDM oggi ha di fatto deciso...poi il buon senso vorrebbe che domani chi controlla dovrebbe fare informazione, non sanzioni...

Ma siamo in Italia....tutto e' possibile.

Beppe come non quotarti....in poche righe hai centrato il problema...

Un saluto

Sandro
 
(ANSA) - ROMA, 20 GEN - Da oggi non sarà più possibile cacciare il tordo bottaccio, la cesena e la beccaccia in tutto il territorio nazionale

di sicuro si parla di tutta l'Italia
 
Il problema è che è stato tutto con estema rapidità, come se fosse una situazione di emergenza, ma in realtà non c'è una reale motivazione, quale poteva essere una gelata su tutto il territorio nazionale.
 
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