Toscana: ambiti territoriali, cambia l’organizzazione

Si però c'è un vantaggio diciamo... Ora circoli direttamente e liberamente nella tua provincia... E cacci almeno tranquillamente ... Per esempio prima in Grosseto c'erano tre atc 6-7-8 ora se passa sta proposta ce ne sono una sola e spendi di meno che prima per cacciare in tutta la provincia

vero Francesco.... ma se prima invece avevi 3 atc di cui 1 per provincia (tipo fi5-si18-gr7) ora spendi esattamente il doppio....sempre che basti.
 
da 19 atc a 9 comitati di gestione mantenendo gli stessi 19 confini di prima ma a prezzo raddoppiato in mano alle stesse facce che hanno amministrato, a volte rubato, i soldi per anni e anni.... quale sarà il risultato??
Una ennesima inculata clamorosa.. se non ho capito male pago 100 euro per un atc che comprende tutta la provincia ma poi non posso andare dappertutto? perchè parlano di mantenere gli stessi sottoambiti per l'accesso dei cacciatori? Mi sembra una bella fregatura..
 
Mi sbaglierò mi sa tanto che si prende un bel SUPPOSTONE nel culo, mi da pensiero questo scritto " I confini dei nove Atc corrisponderanno a quelli delle province e saranno indicati con il nome della città capoluogo. Firenze e Prato formeranno un solo ambito territoriale. Nel piano faunistico venatorio potranno essere istituiti dei sottoambiti, che però non potranno costituire organi di tipo amministrativo" stai ha vedere ritornano "le aree specifiche" cosi in dove si va si ripaga speriamo che non sia cosi
 
In pratica se cosi' fosse ci si puo' scordare il tb al 31 gen....e gli anni che sono succeduti dall'approvazione della comunitaria e che nonostante tutto abbiamo continuato a cacciare il tb fino alla fine non sono serviti a nulla...e mi riferisco ai pacchi di fogli sottoforma di studi scientifici che hanno potuto smentire i kc, per altro opzione di non adeguamento alle date Europee consentita anche dalla stessa CE non son serviti a nulla!...non e' stato pagato un euro dall'Italia per questa fantomatica infrazione....perche' non lo era e non sara' mai infrazione.
Credo che le nostre aa.vv. (di cui ,ahime ne faccio parte, anche se credo ancora per poco) utilizzino la migratoria,ora come non mai, come merce di scambio per accapararsi sempre e comunque il solito "seggiolone".....credo che, e lo dico da consigliere della mia aa.vv. nei confronti dei tesserati che cmq sono presenti anche qui nel forum, il signor Logi DEBBA DARE PIU' DI UNA SPIEGAZIONE E/O GIUSTIFICAZIONE,per questa presa di posizione ed apertura verso il mondo ambientalista...per altro per questioni che anche a lui, visto la sua propensione migratoria, stanno a cuore.
Ho sempre sostenuto la mia associazione perche' ho sempre cercato di non guardare in alto, bensi' nei piani piu' bassi,bassissimi, piani fatti da ottime persone,volenterosi nell'operare sul territorio e veri e propri amanti della caccia.....purtoppo pero',quando in tutto il mio lavoro (come quello di altri) e il tempo speso per la caccia (gestione faunistica,riserve,nocivi,gare cinofile...ecc.) viene surclassato da certe posizioni che mettono ancora una volta la migratoria come la pratica venatoria piu' bistrattata e mal vista, viene voglia di cambiare e voltare pagina....non me ne vogliano i miei amici che mi conoscano se mai ce ne fossero su questo forum...
Scusate lo sfogo o.t. ma me lo sentivo addosso da troppo.
 
Pensandole tutte sicuramente Siena e Grosseto costeranno più di 100 euro visto che hanno 3 atc. Allora io o Siena 1 atc se volessi prendere 1 atc grosseto allora spenderei supponiamo 100+ 100= 200 sarebbe cosi?

si e se vuoi Siena con il sotto ambito cioè gr6 si 17 e si 18....costo 250
 
Ma è vero che è tutto rimesso in discussione

LA C.C.T. LAVORA PER LA CACCIA, ALTRI PURTROPPO REMANO CONTRO


Gravi responsabilità di Liberacaccia, Enalcaccia e Italcaccia per la mancata approvazione delle necessarie modifiche alla legge di riforma della caccia.

La guerricciola di retroguardia di Liberacaccia, Enalcaccia e Italcaccia contro gli emendamenti migliorativi della legge di riforma della caccia, fatta propria in Consiglio Regionale Toscano dal capogruppo di Forza Italia, assieme ai gravi danni causati alla caccia ed ai cacciatori (ma più in generale alla buona gestione di fauna e ambiente), ha il pregio di aver messo in luce, per l’ennesima volta, la differenza abissale tra chi fa e chi chiacchera a vanvera, tra chi punta a risolvere i problemi e chi critica e mira a disfare il lavoro altrui, senza mai mettere in campo una proposta che sia una.
Ciò che Libera Caccia, Enalcaccia ed Italcaccia spacciano come battaglia per la trasparenza e la partecipazione è, in realtà, un'irresponsabile ricerca di visibilità in totale spregio all'efficacia e all’operatività degli ATC. Queste Associazioni non solo poco brillano per impegno ed inventiva, non solo si vantano dei risultati ottenuti da altri ma spendono lo scarso ingegno e tutte le energie di cui dispongono nella raffinata arte dell’intralcio al lavoro altrui.
Hanno tentato, a suo tempo, di ostacolare la soluzione messa in campo per rispondere tempestivamente all’emergenza creatasi attorno alla questione degli appostamenti fissi in Toscana ed oggi, imperterriti, hanno fatto il possibile, fino a riuscirci, per far ritirare dal Consiglio Regionale il provvedimento che avrebbe cancellato articoli estranei all’originario disegno di legge e che creeranno, se non rimossi appena possibile, problemi grandi come montagne alla concreta operatività degli ATC. Le loro altisonanti grida circa i presunti attentati alla partecipazione e al controllo, se non fossero comiche, sarebbero vergognose. Questo raggruppamento venatorio, che taccia di regime gli altri e si vanta di essere apolitico guarda da una parte sola, come hanno ampiamente mostrato i fatti; il tutto per garantirsi qualche posto al sole senza averne i numeri. Stupisce che una forza politica non di secondo piano come Forza Italia faccia loro da sponda, quasi una riproposizione di una pratica – il collateralismo – che evidentemente qualche componente dell’associazionismo venatorio (nonché della politica) non è capace di abbandonare; eppure per le associazioni, che per difendere gli interessi veri dei cacciatori dovrebbero volere e sapere parlare con tutti, quella pratica è una vera e propria iattura come dimostrano tante esperienze passate.
Meraviglia ugualmente che le forze politiche di maggioranza non siano state in grado di garantire, con i numeri che esprimono, il passaggio delle proposte migliorative.
La Confederazione Cacciatori Toscani, cui aderiscono Federcaccia, Arcicaccia ed Anuu non ha padri, padrini e neppure padroni: il suo riferimento sono i cacciatori; per questo, oltre a lavorare duramente per trovare soluzioni in un contesto complicatissimo, ha la forza e l'autorevolezza per parlare con tutti ed i suoi rappresentanti si confrontano con l'interezza della rappresentanza istituzionale, a prescindere dal credo politico. Un lavoro paziente, svolto quotidianamente con determinazione e passione per assicurare alla caccia un futuro, consapevoli che i proclami e gli slogan cui si affidano Liberacaccia, Enalcaccia e Italcaccia in Toscana non portano da nessuna parte e danneggiano gli interessi dei cacciatori.
I cacciatori sapranno riconoscere, nel futuro come hanno sin qui fatto, i venditori di fumo e si guarderanno bene dall’affidarsi a condottieri bendati.
Liberacaccia, Enalcaccia, Italcaccia: sbagliare è umano, perseverare è diabolico


Pubblicato da Arci Caccia Toscana
19 marzo 2015
Si spera sempre di essere all’ultima puntata delle farsesche esternazioni del guppuscolo di apprendisti stregoni che rischiano di affossare la caccia e invece eccoli lì, ancora una volta sulla pubblica piazza a reclamare poltrone, illudendosi che aumentando il numero dei componenti dei comitati di gestione degli ATC possa toccare uno strapuntino; una poltroncina, si, a prescindere dalla reale rappresentatività dei cacciatori e in barba agli obiettivi di una sostanziale semplificazione e di risparmio collettivo. E mentre la Regione toscana legifera per rimuovere possibili profili di incostituzionalità dopo le osservazioni del Governo proprio sulla obbligatorietà di ambiti sub – provinciali, con straordinario tempismo, i nostri apprendisti stregoni reclamano la mobilità a livello provinciale. Ma si, facciamoci del male… E per farcelo davvero per bene rendiamo ingovernabili gli ATC con regole sui controlli che esulano dalle normative vigenti e alludono, neanche poi tanto, all’idea che i cacciatori e i loro dirigenti siano un po’ ladri e un po’ incompetenti. Posizioni che danneggiano l’immagine della caccia e dei cacciatori ma soprattutto che, se ottenessero udienza, spingerebbero la caccia nell’angolo e paralizzerebbero l’operatività degli Ambiti; replicare a questa incomprensibile serie di sciocchezze toglie tempo ed energie al lavoro ed all’attività di chi si deve occupare di cose serie. Detto nella viva speranza di finirla qui.
Confederazione Cacciatori Toscani
 
La Toscana riorganizza la caccia

La Toscana riorganizza la caccia

[h=1]La Toscana riorganizza la caccia[/h]






[h=2]La regione ha votato a maggioranza la legge d’iniziativa consiliare che riduce a nove gli Atc e introduce un diverso modello gestionale. Ma la Cct esprime insoddisfazione per emendamenti che hanno stravolto lo spirito della riforma.[/h]


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[h=2]a cura della redazione di Armi e Tiro[/h]
Con la Finanziaria regionale, la Toscana ha approvato un provvedimento collegato, che prevede una decisa revisione della legge regionale sulla caccia: riduzione a 23 euro della tassa annuale regionale per esercitare la caccia, mentre è stata aumentata la destinazione di risorse alle associazioni dei cacciatori, passando dal 2,5 all'8% delle tasse regionali; ampliamento degli Ambiti territoriali di caccia, che diventano solo nove in tutta la Regione; privatizzazione della connotazione giuridica dei Comitati di gestione degli Atc.
Insieme alla legge è stata approvata anche una proposta di risoluzione della commissione agricoltura che impegna la giunta, in attesa che gli Ambiti territoriali di caccia si dotino di propri statuti, a garantire la più ampia partecipazione delle associazioni rappresentative presenti sul territorio con un’adeguata rappresentanza nel comitato di gestione.
I confini dei nove Atc corrisponderanno a quelli delle province e saranno indicati con il nome della città capoluogo. Firenze e Prato formeranno un solo ambito territoriale. Nel piano faunistico venatorio potranno essere istituiti sottoambiti, che però non potranno costituire organi di tipo amministrativo. Sarà un’assemblea dei delegati, eletti dai cacciatori, dalle aziende agricole, dalle associazioni ambientaliste riconosciute, residenti nel territorio interessato, ad approvare gli atti fondamentali, come lo statuto, il bilancio di previsione e il consuntivo.
L’organo responsabile dell’amministrazione sarà il comitato di gestione, composto dai rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole e dalle associazioni venatorie (60%), dai rappresentanti di associazioni di protezione ambientale (20%) e rappresentanti degli enti locali (20%). Sarà il comitato di gestione a decidere la quota di iscrizione all’Atc, sulla base di importi minimi e massimi fissati dalla Giunta regionale. Il collegio dei revisori di tre componenti sarà presieduto da quello indicato dal Consiglio regionale.
La Regione, per garantire il coordinamento delle attività di gestione, svolgerà un’attenta verifica e potrà impartire specifiche direttive, che, in caso di inosservanza, potranno far scattare il commissariamento. Per garantirne la funzionalità, la Commissione consultiva, istituita presso la Giunta regionale, potrà essere nominata in presenza di più della metà delle designazioni, fatte salve le successive integrazioni.
La costituzione dei nuovi Atc dovrà avvenire entro aprile 2015 e il passaggio di competenze entro il 15 giugno successivo. Per la stagione venatoria 2015/'16 la quota di iscrizione all’Atc è fissata in almeno 100 euro.
Favorevoli Forza Italia, Partito democratico e Più Toscana, voto negativo invece per consiglieri di Tcr e del gruppo misto, nonché per Ncd. L’assessore Gianni Salvadori ha ricordato che è stato seguito il criterio della trasparenza e della natura giuridica degli organi, in uno stretto collegamento con le professionalità presenti nel sistema delle province e con le Università. “Ultime votazioni del 2014 e della legislatura regionale e, come al solito, al primo posto il tema che più di ogni altro è nel cuore dei politici toscani è la caccia” - queste le caustiche dichiarazioni del consigliere regionale di Sinistra ecologia e libertà, Mauro Romanelli. “Con tale atto, in sintesi e per andare al succo, d’ora in poi gli Atc saranno finanziati non più dalla regione, con i proventi della tassa di concessione venatoria, ma direttamente dai cacciatori stessi, con il rischio di una gestione molto più discrezionale delle risorse”. "Durante il dibattito – continua Romanelli – sono fortunatamente passati emendamenti migliorativi, che ho firmato sostenendo proposte di alcuni colleghi del pd e di altri gruppi meno estremisti nell'ossequio al mondo venatorio, ma resta forte la tentazione da parte del partito delle doppiette di voler gestire questi enti in maniera sempre più privatistica, mal sopportando i controlli e i vincoli legati alla gestione che ordinariamente si deve fare del denaro pubblico”. Per Legambiente e Wwf si tratta di una decisione inaccettabile, con cui la Regione Toscana continua a favorire gli interessi di pochissimi (le associazioni dei cacciatori) nei confronti del bene di tutti (la tutela della fauna e dell'ambiente). In una situazione di crisi in cui la Regione taglia su tutto, anche nei settori più critici come la Sanità, alle associazioni dei cacciatori regala l'8% delle tasse regionali. Questi fondi, che la Regione ha deciso di assegnare alle Associazioni venatorie per pagare con soldi pubblici strutture private (regalie), dovevano essere destinati – continuano Wwf e Legambiente – ai rimborsi e alle opere di prevenzione per i danni alle colture agricole. queste condizioni, Legambiente e Wwf ritengono totalmente fallita la politica regionale di gestione dell'attività venatoria in Toscana e usciranno da tutti i comitati di gestione degli Atc.
La Confederazione cacciatori toscani (che riunisce Federcaccia, Arcicaccia e Anuu) giudica positivamente le proposte di legge per il riordino della governance in materia faunistica e venatoria che erano approdate in aula del Consiglio della Regione Toscana, per l’esame e il voto: "Un disegno di riforma logico e compiuto, che mentre affidava responsabilità e risorse dirette ai nuovi Comitati degli Ambiti territoriali di caccia, individuati come strutture associative senza scopi di lucro, costruiva adeguati meccanismi di garanzia e controllo, dagli organi Assemblea e Collegio dei Revisori all’obbligo di trasmettere una volta l’anno alla competente struttura regionale tutta la documentazione atta a consentire la verifica dell’attività".
Ma emendamenti presentati in ultimo e alla fine approvati dal Consiglio regionale, introducono disposizioni in stridente contrasto con lo spirito e la sostanza della originaria proposta di legge: "Il testo votato è evidentemente dettato da una sfiducia pregiudiziale nei confronti delle medesime: non possono avere altra spiegazione l’invenzione di una ennesima Commissione regionale di controllo sull’attività degli Atc, l’ossessiva specificazione delle procedure da seguire per gare ed acquisizione di forniture e servizi, addirittura la pretesa che gli Atc si avvalgano per lo svolgimento delle proprie attività del personale delle province, senza riguardo al tipo di professionalità e competenze che agli Atc servono né alle legittime attese di dipendenti pubblici che, forse, non pensavano di doversi ritrovare dipendenti di una associazione senza scopi di lucro”.
"Al di là di ogni valutazione giuridica sulla coerenza fra queste disposizioni e le precisazioni che nello stesso testo insistono sulla natura giuridica degli Atc, il messaggio politico sembra chiaro: il legislatore regionale diffida dei soggetti (gli Atc e dunque chi ne compone gli organi) cui pur tuttavia affida “compiti di rilevanza pubblicistica”, e ne dispone pertanto una sorveglianza speciale e preventiva. Un messaggio di notevole gravità, che rischia di compromettere sul nascere impegno e volontà di collaborazione e di scoraggiare l’assunzione di responsabilità, oltre che costituire un concreto ostacolo alla tempestiva operatività degli organi di gestione".
 
Ambiti territoriali, via libera a nuova legge

Ambiti territoriali, via libera a nuova legge

La commissione Agricoltura, presieduta da Loris Rossetti (Pd), licenzia il nuovo testo all’unanimità. Parere favorevole a maggioranza al bilancio 2013 di Artea
La commissione Agricoltura, guidata da Loris Rossetti (Pd) ha approvato all’unanimità la proposta di legge sugli Ambiti territoriali di caccia, per rimuovere possibili profili di incostituzionalità della normativa vigente. “È una legge necessaria su una materia importante”, ha dichiarato il presidente, sottolineando il valore del testo di iniziativa consiliare firmato dallo stesso Rossetti, da Marco Spinelli (Pd), Ivan Ferrucci (Pd), Antonio Gambetta Vianna (Più Toscana) e dallo stesso vicepresidente della commissione, Claudio Marignani (Forza Italia).

La nuova legge interviene sulla normativa votata in Consiglio a fine 2014, impugnata a febbraio dal Governo rilevandone il contrasto con gli standard sulle dimensioni degli Ambiti stabiliti sul territorio nazionale. La proposta di legge prevede, ai soli fini della organizzazione amministrativa, nove Ambiti territoriali di caccia in Toscana, con confini corrispondenti a quelli delle province e denominati con il nome delle città capoluogo. È poi prevista l’istituzione di sottoambiti non più in via facoltativa. Votati, sempre all’unanimità, anche alcuni emendamenti per assicurare tempestività ed efficacia alle attività degli Ambiti territoriali, in coerenza con l’impianto definito in legge e con il quadro aggiornato di competenze e responsabilità.

Sempre nella seduta di oggi, la commissione ha espresso all’unanimità parere favorevole alle modifiche al regolamento forestale della Toscana e al regolamento in materia di demanio collettivo civico e diritti di uso civico. Su entrambi gli atti la commissione ha fatto proprie le osservazioni avanzate da Marignani e da Aldo Morelli (Pd), per alcune formulazioni che rendano più chiaro e immediato il senso delle modifiche per i cittadini.

Approvato a maggioranza il bilancio di esercizio 2013 di Artea. Hanno votato contro Marignani, Benedetti (Ncd), Gambetta Vianna. L’illustrazione fatta in commissione dalle strutture della Giunta ha evidenziato le funzioni di Artea in qualità di organismo pagatore e di organismo intermedio per la gestione di fondi comunitari, nazionali e regionali per il comparto agroalimentare. I n primo piano le attività relative alle erogazioni: Artea nel 2013 ha svolto attività di controllo amministrativo e in loco, verifiche e accertamenti sulle rendicontazioni e monitoraggio su oltre 110mila istanze per un pagamento complessivo di 540 milioni di euro. Ha chiuso il bilancio 2013 con uno sbilancio di oltre 98mila euro, che ha trovato integrale copertura nel risultato positivo dell’anno precedente.

12/03/2015 16.30

Regione Toscana
 
Cicalone ...ma che dici?da quando le decisioni le prendiamo noi cacciatori??complimenti per le belle parole!!!!


Faro' come l'80% dei Toscani che cacciano nel Lazio..... in mobilita'.... che ci vuoi fare se la regione fa le furbate cosa pretendi pure le paroline dolci all'orecchio?

- - - Aggiornato - - -

Secondo me non era rivolto hai cacciatori il discorso, e comunque a detto che non tirava alla stanziale avendo fatto atc gr7 ma ne aveva tutto il diritto, sicché non capisco perché qualcuno a scritto che non sono tutti bravi come lui! Leggete ammodo


ovviamente pensavo che lo si capisse

- - - Aggiornato - - -

Noi ce 'o pjamo?...a'categoria de li cacciatori tutti se 'o pja ar culo!!..
Vedi cicalo', tu sei sempre stato bravo a non tirare alla stanziale ma tanti non lo fanno....spesso i fagiani e le lepri spariscono nel modo piu' indegno per loro, cioe' nella vagante alla migratoria.
Ora io mi metto anche nei panni dei cacciatori che hanno residenza venatoria in questi atc, e che magari ci lavorano da un giorno ad un altro per avere una resa, a livello di selvatici,buona....e che poi si vedono sparire gli animali dai "lancia sassi".....
Io personalmente avrei lasciato la tassa identica per chi come te viene da fuori regione per la migratoria e magari il triplo di quanto paghi ora se decidi di fare stanziale....
Provate a chiedere un atc in Emilia, per chi e' residente in altra regione, e sempre che ve lo diano guardate la spesa...


Sfiamma forse non ci siamo capiti troppo bene ma qualcuno ha capito cosa intendevo, grazie Lillo....IO pagavo l'atc quindi avevo diritto a stanziale e migratoria solo che senza cane andavo solo alla migratoria con i 70 euro...ora dovrei pagare piu' del doppio...per cosa, per le anatre? Non pago l'atc e me ne vengo in mobilita'....ovvio che il turpiloquio non era per i cacciatori ma per la regione che fa ste' caxxate....

ciao
 
da Quanto si è saputo sembra che praticamente gli ambiti provinciaei saranno unificati,ma rimarranno sempre i sottoambiti e percio non è chiaro se con i 100€ si potra cacciare nell' intero ambito provinciale o se x cacciare nel sottoambito ci vuole un supplemento di € 50,come nonè ancora chiaro se un sottoambito fuori provincia costa 100€ o 50€


Mi sembrava strano...il trucco Cè
comunque la tassa regionale à scesa a 28 €
 
Riporto ciò che è stato detto alcuni giorni fà ad una riunione nel mio comune di appartenenza dove era tra l'altro presente il vicepresidente della federcaccia.praticamente la riforma degli atc è stata effettuata per un solo motivo.La regione dei suoi 65 euro circa che ricavava dai bollettini delle tasse regionali, doveva girare agli atc circa 55 euro...cosa che però negli ultimi anni ha fatto solo in parte per problemi di bilancio...Di conseguenza si sono trovati d'accordo tra loro e gli atc, per far si che fossero gli atc a recuperare i soldi direttamente dai cacciatori.Cosi l'atc di residenza ci costerà 100 euro l'anno (di residenza perchè cosi saremo costretti a pagarlo) e allo stesso tempo, l'importo che la regione doveva girare agli atc è stato scalato ai cacciatori.Ovviamente un pochino c'hanno fatto la cresta:D 10 euro in più li prenderanno ma non è quella la differenza sostanziale.Per le zone in cui si potrà andare a caccia, non cambierà assolutamente nulla.Avremo i sotto ambiti che rimancheranno la zona di delimitazione attuale degli atc, ed ogni cacciatore potrà andare a caccia soltanto li.Se un cacciatore volesse andare a caccia in un sottoambito vicino, dovrà pagare una tassa in più che al 90% sarà identica all'importo del secondo atc.
la Regione non poteva abbassare la tassa regionale perché la percentuale minima della stessa è stabilita dalla 157/92...e non per nulla la Legge Toscana sulla riforma degli ATC è stata impugnata dal CDM proprio pochi giorni fa.
 
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visto che a breve saranno rivisti gli atc toscani e le quote d'iscrizione, mi chiedevo se nessuno fosse a conoscenza di qualche cosa...
voci parlano di dimensioni provinciali con adeguamento della quota + la differenza della tassa regionale che verra diminuita...
nessuno sa niente a riguardo???
 
Praticamente non cambia niente...il tutto viene chiamato con nomi differenti... Io che ho Fi5 come prima e Ar1 pago di atc 150€(prima 51.65*2)...ma viene abbassata la tassa regionale.
Buono sarebbe stato almeno fare la vagante nella Fi4 almeno alla migratoria.
 
vero Francesco.... ma se prima invece avevi 3 atc di cui 1 per provincia (tipo fi5-si18-gr7) ora spendi esattamente il doppio....sempre che basti.

e siccome pt16 e' sempre stato atc unico, spendo di piu' e resto il solito bischero.......
comunque sembra che sia una proposta, approvata dalla commissione agricoltura, ma per ora sempre una proposta, quello che non capisco e' : se riducano il numero degli atc, quindi di conseguenza i costi di gestione, prche***** si dovra' pagar, non di piu', ma piu' del doppio???
il tutto mi potrebbe anche star bene se a tale aumento aumentasse anche la qualita' della gestione [17][17][17]
 
Il calendario unico sarebbe finalmente una cosa positiva per la regione almeno non si rischia di andare a caccia in altre provincie e rimanere fregati per non conoscere tutti e 9 i calendari.... l'aumento del primo ATC un pò meno, ma si farà pari con la diminuzione delle tasse regionali sul PDA.

ciao
 
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