Atc Rm1: Il tesserino di abbattimento non costituisce titolo abilitativo

Ok. A questo punto sarebbe interessante boicottare tale ATC. Cominciamo a premiare con l'iscrizione chi fa le cose meno peggio degli altri e in RM1 ci andiamo con la mobilità.
 

Alberto 69

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Giovedì 20 Novembre 2014

Atc Rm1: Corpo Forestale e Provincia ribadiscono che il tesserino di abbattimento non costituisce titolo abilitativo. Severi (Arci Caccia): l’avevamo detto, ripristinata certezza di diritto per i cacciatori.

“Il tesserino rilasciato dal Comitato di Gestione dell’ATC RM1 non costituisce titolo abilitativo all’esercizio della caccia e quindi la sua mancanza non può essere sanzionabile in alcun modo”: a scriverlo, su carta intestata del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, è Carlo Costantini, Comandante provinciale di Roma del Corpo Forestale dello Stato, a seguito della comunicazione ufficiale ricevuta dalla Provincia di Roma. La missiva è stata trasmessa alla Federazione provinciale dell’Arci Caccia che aveva chiesto lumi alle autorità competenti dopo che l’Atc Rm 1 e il suo presidente Leandro Calzetta avevano ribadito che il “tesserino di abbattimento” supplementare, predisposto dallo stesso Atc, era da considerarsi “titolo autorizzativo per l’esercizio venatorio”.

“Sarebbe troppo facile dire che l’avevamo detto e che l’avevamo scritto – dichiara Andrea Severi, presidente dell’Arci Caccia di Roma e provincia – ci interessa invece, come è avvenuto, aver riaffermato la certezza del diritto per migliaia di cacciatori che a ridosso di ferragosto hanno dovuto subire la decisione, che il presidente dell’Atc Leandro Calzetta aveva annunciato ai pochi intimi presenti a Roma, dell’istituzione del tesserino di abbattimento improvvidamente catalogato come documento autorizzativo”. “Ci eravamo permessi anche verbalmente di chiedere al presidente Calzetta di modificare la decisione – continua Andrea Severi – poiché non supportata dalla legislazione e dal diritto vigente anche per evitare conseguenze amministrative, come già successo, ai cacciatori che all’oscuro del provvedimento sono stati verbalizzati dalle guardie venatorie”. “Ora chiarezza è stata fatta e invitiamo formalmente il presidente Calzetta ad aggiornare il sito e a dare nuove disposizioni in materia. Questa vicenda rappresenta un clamoroso autogol e peraltro per i cacciatori e per l’Atc ha rappresentato anche un dispendio di risorse ulteriori senza considerare l’inutilità dello strumento troppo simile al tesserino ufficiale per assolvere al compito di censimento della fauna. I soldi dei cacciatori e dell’Atc vengano spesi per ragioni più nobili a cominciare da una concreta gestione della fauna e dell’ambiente”.
 

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Atcm1 Comunicato

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Atc Rm1: Corpo Forestale e Provincia ribadiscono che il tesserino di
abbattimento non costituisce titolo abilitativo.
Severi (Arci Caccia): l’avevamo detto, ripristinata certezza di diritto peri cacciatori



“Il tesserino rilasciato dal Comitato di Gestione dell’ATC RM1 non
costituisce titolo abilitativo all’esercizio della caccia e quindi la suamancanza non può essere sanzionabile in alcun modo”: a scriverlo, su cartaintestata del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, è
Carlo Costantini, Comandante provinciale di Roma del Corpo Forestale dello
Stato, a seguito della comunicazione ufficiale ricevuta dalla Provincia di
Roma. La missiva è stata trasmessa alla Federazione provinciale dell’Arci
Caccia che aveva chiesto lumi alle autorità competenti dopo che l’Atc Rm 1 e
il suo presidente Leandro Calzetta avevano ribadito che il “tesserino di
abbattimento” supplementare, predisposto dallo stesso Atc, era da
considerarsi “titolo autorizzativo per l’esercizio venatorio”.

“Sarebbe troppo facile dire che l’avevamo detto e che l’avevamo scritto –
dichiara Andrea Severi, presidente dell’Arci Caccia di Roma e provincia – ci
interessa invece, come è avvenuto, aver riaffermato la certezza del diritto
per migliaia di cacciatori che a ridosso di ferragosto hanno dovuto subire
la decisione, che il presidente dell’Atc Leandro Calzetta aveva annunciato
ai pochi intimi presenti a Roma, dell’istituzione del tesserino di
abbattimento improvvidamente catalogato come documento autorizzativo”. “Ci
eravamo permessi anche verbalmente di chiedere al presidente Calzetta dimodificare la decisione – continua Andrea Severi – poiché non supportata
dalla legislazione e dal diritto vigente anche per evitare conseguenze
amministrative, come già successo, ai cacciatori che all’oscuro del>provvedimento sono stati verbalizzati dalle guardie venatorie”. “Ora
chiarezza è stata fatta e invitiamo formalmente il presidente Calzetta ad
aggiornare il sito e a dare nuove disposizioni in materia. Questa vicenda
rappresenta un clamoroso autogol e peraltro per i cacciatori e per l’Atc ha
rappresentato anche un dispendio di risorse ulteriori senza considerare
l’inutilità dello strumento troppo simile al tesserino ufficiale perassolvere al compito di censimento della fauna. I soldi dei cacciatori edell’Atc vengano spesi per ragioni più nobili a cominciare da una concretagestione della fauna e dell’ambiente”
Roma 20 novembre 2014

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