valentino88
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Sindacato Venatorio Italiano – Cacciatori in difesa dell’ambiente.
Sindacato Venatorio Italiano presente alla manifestazione “NO SNAM”di Policastro (Sa)”Partiamo col dire chi erano i presenti alla manifestazione “NO SNAM”.
I sindaci dei paesi coinvolti, un on. regionale, una deputata nazionale, e una pletora di associazioni animal/ambientaliste e venatorie… ops…scusate ci informano che erano presenti solo; Gino Melfi del Sindacato Venatorio Italiano, l’ing. Carmine Carbone dell’Associttadino, più qualche altro piccolo comitato territoriale.
Le associazioni venatorie sono affaccendate in ben altre faccende, sono alle prese con i regali per i cacciatori, il compito cassa è serio, bisogna monetizzare e questo è il periodo d’oro.
E le associazioni ambientaliste e/o animaliste? Beh, sono ampiamente giustificate anche loro, i veri nemici da combattere sono i cacciatori, e non chi vuole abbattere circa 30 mila alberi alterando 18 km di aree boschive, e qua come si può facilmente desumere di cacciatori non c’è ne nemmeno l’ombra.
Che importanza può avere se il territorio in oggetto è appartenuto alla rete di “Natura 2000″ come giustamente sottolineato da Gino Melfi (S.V.I.), notoriamente di interesse comunitario e per questo voluto dall’Europa stessa.
Che importanza ha se con questa opera si mette a rischio la vita della popolazione locale.
Che importanza ha se si distruggono nuovi habitat naturali per la fauna selvatica, sembra quasi che facciano parte di un disegno diabolico e macchiavellico al tempo stesso, da parte di questi pseudo difensori della natura e degli animali.
L’equazione per quanto possa sembrare contorta è semplice.
Niente territorio, nessun habitat, fauna selvatica inesistente = cacciatori zero.
E anche in questo caso Gino Melfi ha giustamente sottolineato la necessità da parte dei cacciatori, che essi stessi siano le prime sentinelle in favore dell’ambiente e della fauna. Senza questi due elementi imprescindibili, non hanno ragione di esistere.
Detto ciò, fermo restante le azioni concertate dall’ufficio legale del Sindacato Venatorio Italiano nel chiedere conto alla regione di una scelta così scellerata, lo stesso Sindacato si pone di supporto e resta vicino ai comitati di cittadini, vicinanza che si estrinseca nel combattere affinché i piani di società senza scrupoli falliscano e non possano portare pericoli e distruzione in casa vostra.
Il Sindacato Venatorio Italiano è con voi, e contro il gasdotto.”VIDEO https://www.youtube.com/watch?v=x36m23xDY8A&feature=youtu.be
Sindacato Venatorio Italiano ? Cacciatori in difesa dell?ambiente.
Sindacato Venatorio Italiano presente alla manifestazione “NO SNAM”di Policastro (Sa)”Partiamo col dire chi erano i presenti alla manifestazione “NO SNAM”.
I sindaci dei paesi coinvolti, un on. regionale, una deputata nazionale, e una pletora di associazioni animal/ambientaliste e venatorie… ops…scusate ci informano che erano presenti solo; Gino Melfi del Sindacato Venatorio Italiano, l’ing. Carmine Carbone dell’Associttadino, più qualche altro piccolo comitato territoriale.
Le associazioni venatorie sono affaccendate in ben altre faccende, sono alle prese con i regali per i cacciatori, il compito cassa è serio, bisogna monetizzare e questo è il periodo d’oro.
E le associazioni ambientaliste e/o animaliste? Beh, sono ampiamente giustificate anche loro, i veri nemici da combattere sono i cacciatori, e non chi vuole abbattere circa 30 mila alberi alterando 18 km di aree boschive, e qua come si può facilmente desumere di cacciatori non c’è ne nemmeno l’ombra.
Che importanza può avere se il territorio in oggetto è appartenuto alla rete di “Natura 2000″ come giustamente sottolineato da Gino Melfi (S.V.I.), notoriamente di interesse comunitario e per questo voluto dall’Europa stessa.
Che importanza ha se con questa opera si mette a rischio la vita della popolazione locale.
Che importanza ha se si distruggono nuovi habitat naturali per la fauna selvatica, sembra quasi che facciano parte di un disegno diabolico e macchiavellico al tempo stesso, da parte di questi pseudo difensori della natura e degli animali.
L’equazione per quanto possa sembrare contorta è semplice.
Niente territorio, nessun habitat, fauna selvatica inesistente = cacciatori zero.
E anche in questo caso Gino Melfi ha giustamente sottolineato la necessità da parte dei cacciatori, che essi stessi siano le prime sentinelle in favore dell’ambiente e della fauna. Senza questi due elementi imprescindibili, non hanno ragione di esistere.
Detto ciò, fermo restante le azioni concertate dall’ufficio legale del Sindacato Venatorio Italiano nel chiedere conto alla regione di una scelta così scellerata, lo stesso Sindacato si pone di supporto e resta vicino ai comitati di cittadini, vicinanza che si estrinseca nel combattere affinché i piani di società senza scrupoli falliscano e non possano portare pericoli e distruzione in casa vostra.
Il Sindacato Venatorio Italiano è con voi, e contro il gasdotto.”VIDEO https://www.youtube.com/watch?v=x36m23xDY8A&feature=youtu.be
Sindacato Venatorio Italiano ? Cacciatori in difesa dell?ambiente.
