Sardegna: Calendario Venatorio 2014/2015

Ormai la caccia é finita in Italia... pensassero alle cose importanti ..che qui non si puó più mangiare e loro trovano il tempo per la caccia..
 
Rimango sempre dell'avviso che giocarsi il pda per un tordo non valga la pena caro Mauro, essendoci disponibilità dei dati scentifici per scavalcare il parere ispra, se la regione non ne fa uso evidentemente è quello che vuole. Evidentemente per il popolo sardo la caccia non è priorità, altrimenti non avrebbero votato una giunta politica che sta mettendo in pratica quanto annunciato in tema venatorio


La gente in sardegna si e' rotta da tempo dei vari politici che a destra e a sinistra li continuano a perculeggiare.....molte persone hanno deciso di non rinnovare piu' e forse e' proprio quello che vogliono questi politici, affiliati agli ambientalisti che ripagano questi ultimi delle preferenze che li hanno messi sugli scranni piu' alti del potere.....si forse giocarsi il pda per un tordo non vale la pena ma molte persone si sono rotte di avere un pda se con lo stesso devono pagare alte cifre di rinnovo e non avere nulla in cambio.....
 
Io penso che semmai faranno gli atc ..... il problema dei continentali non esisterà .... chi ci vorrà andare in sardegna a migratoria con un calendario simile ?


Infatti con simili calendari anche molti Sardi non rinnoveranno piu'.....per mio conto avrei molta paura da agente di sorveglianza ad andare a controllare in certe zone chi sono sicuro che non sta' rispettando le regole.....
 
Calendario venatorio sardegna: Le anticipazioni ufficiali

Calendario venatorio sardegna: Le anticipazioni ufficiali

Lunedì 07 Luglio 2014

Come annunciato negli scorsi giorni, il Comitato Regionale Faunistico della Sardegna nella seduta del 3 luglio ha deliberato il calendario venatorio 2014 - 2015. La riunione, che ha visto numerosi interventi dei rappresentanti, si è conclusa con la delibera a maggioranza del nuovo calendario venatorio che verrà trasmesso all’ISPRA per l’acquisizione del previsto parere. L’Assessore dell’Ambiente Donatella Spano ha fatto presente che è in corso di definizione il Piano Faunistico venatorio e che verrà concluso negli aspetti principali entro la fine dell’anno. Ha rimarcato inoltre l’importante ruolo svolto dai cacciatori per la tutela ambientale e per il contributo nel contenimento e controllo di alcune specie particolarmente problematiche quali i cinghiali e le cornacchie.

Tra le più importanti decisioni adottate dal Comitato c’è la preapertura della caccia alla tortora selvatica (alla posta senza l’uso del cane) nelle giornate del 4 e 7 settembre. Per tutte le altre specie la caccia inizierà il 28 settembre e a seguire il 5 e 12 ottobre per tre mezze giornate, fino alle ore 14.00, fatta eccezione per il colombaccio, ghiandaia, cornacchia grigia per le quali l’apertura inizierà il 5 ottobre e proseguirà nelle giornate dell’1, 5 e 8 di febbraio.

Per le specie pernice sarda e lepre sarda il comitato ha deliberato tre mezze giornate (28 settembre, 5 e 12 ottobre, fino alle ore 14.00).

Considerati i numerosi danni alle produzioni agricole, gli incidenti stradali e i danni alle piante e agli animali provocati dal cinghiale, si è aperta una discussione incentrata in particolare sulla possibilità di consentire la caccia anche nelle giornate del giovedì. Il Comitato per questa specie ha deliberato a maggioranza le giornate dell’1, 2, 9, 16, 23, 30 novembre, 7, 8, 14, 21, 28 dicembre 2014 e 1, 4, 11, 18, 25 e 29 gennaio 2015 e un aumento del carniere in 5 cinghiali ogni 5 fucili per un massimo di 40 cinghiali per compagnia.

La caccia agli anatidi verrà chiusa il 18 gennaio mentre per i tordi è stata deliberata la chiusura all’8 gennaio (fatta eccezione per il tordo sassello cacciabile fino al 18 gennaio). La caccia all’allodola, merlo, quaglia e coniglio selvatico verrà chiusa al 28 dicembre.

L’Assessore comunica infine che sono state avviate le procedure secondo i termini di legge per il rinnovo del Comitato faunistico che si concluderanno entro il mese di ottobre.


fonte:Regione Sardegna
 
L'Ispra boccia il calendario venatorio 2014/15

L'Ispra boccia il calendario venatorio 2014/15

In seguito alla riunione del Comitato faunistico regionale dalla quale è scaturita la proposta di calendario venatorio regionale sardo 2014-2015, è ora giunto il necessario parere tecnico-scientifico dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (I.S.P.R.A.), previsto dall’art. 18, comma 4°, della legge n. 157/1992. che sarebbe negativo. In particolare la proposta di calendario venatorio avrebbe disatteso in più punti la Guida per la Stesura dei Calendari Venatori.

Questi gli aspetti negativi:
* per Tortora e Merlo mancata previsione della caccia nella forma esclusiva dell’appostamento (28 settembre 2014);
* apertura della caccia il 28 settembre 2014 per Pernice sarda, Germano reale, Alzavola, Codone, Fischione, Mestolone, Moriglione, Beccaccia, Beccaccino, Gallinella d’acqua, Pavoncella, Frullino, Porciglione, Folaga, Allodola, Quaglia, Cesena, Tordo bottaccio e Tordo sassello;
* caccia a Ghiandaia e Cornacchia grigia dal 21 al 29 gennaio 2015 in forma vagante e/o da appostamento, anziché esclusivamente da appostamento;
* mancata previsione della caccia al Colombaccio nel mese di gennaio 2015 nella sola forma dell’appostamento;
* chiusura della caccia alla Beccaccia il 18 gennaio 2015, anziché il 31 dicembre 2014;
* chiusura della caccia alla Quaglia il 28 dicembre 2014, anziché il 31 ottobre 2014;
* chiusura della caccia al Tordo sassello il 18 gennaio 2015, anziché il 10 gennaio 2015;
* mancata indicazione dettagliata dello status della popolazione di Pernice sarda e di Lepre sarda per indicarne le condizioni di caccia: in assenza di adeguati censimenti la caccia dev’essere vietata.
L’ISPRA indica nei primi giorni di settembre 2014 l’inizio dell’attività di addestramento dei cani, in quanto “prima di tale data diverse specie non hanno completato la riproduzione o i giovani nati sono ancora dipendenti dai genitori”. Si richiede anche l’uso di cartucce atossiche per la caccia nelle zone umide (accordo internazionale AEWA, legge n. 66/2006) e il passaggio a munizioni non contenenti piombo per la tutela dei Rapaci da fenomeni di avvelenamento.
Inoltre l’ISPRA avrebbe evidenziato l’assenza di qualsiasi procedura di valutazione di incidenza ambientale riguardo l’attività venatoria nelle aree di cui alla Rete Natura 2000 (S.I.C. e Z.P.S.). Questo, ad avviso delle associazioni, risulterebbe in palese violazione di legge (direttive n. 92/43/CEE, 2009/147/CE, legge n. 1571992 e s.m.i., legge regionale n. 23/1998 e s.m.i.) e già oggetto di indagine EU Pilot 6730/14/ENVI da parte della Commissione europea riguardo il calendario venatorio regionale sardo 2012-2013 e il calendario venatorio regionale sardo 2013-2014 in assenza di procedura di V.INC.A. (nota prot. n. ENV.D.2/LS/vf/EU-Pilot/6730/14/ENVI del 15 luglio 2014).
Le associazioni ricordano poi come il legame cacciatore – territorio è uno dei punti fondamentali del quadro normativo in tema di caccia cosiddetta “sostenibile”, come riconosciuto anche recentemente dalla giurisprudenza costituzionale (sent. Corte cost. n. 142/2013), ma è tuttora assente in Sardegna nonostante le precise disposizioni della legge n. 157/1992 e s.m.i. e della legge regionale Sardegna n. 23/1998 e s.m.i.
Il Comitato faunistico regionale è stato, quindi, riconvocato per venerdi 25 luglio 2014 per l’adozione delle decisioni finali sul calendario venatorio sardo 2014-2015.


fonte:arsvenandisardegna.it
 
Lunedì 07 Luglio 2014

Come annunciato negli scorsi giorni, il Comitato Regionale Faunistico della Sardegna nella seduta del 3 luglio ha deliberato il calendario venatorio 2014 - 2015. La riunione, che ha visto numerosi interventi dei rappresentanti, si è conclusa con la delibera a maggioranza del nuovo calendario venatorio che verrà trasmesso all’ISPRA per l’acquisizione del previsto parere. L’Assessore dell’Ambiente Donatella Spano ha fatto presente che è in corso di definizione il Piano Faunistico venatorio e che verrà concluso negli aspetti principali entro la fine dell’anno. Ha rimarcato inoltre l’importante ruolo svolto dai cacciatori per la tutela ambientale e per il contributo nel contenimento e controllo di alcune specie particolarmente problematiche quali i cinghiali e le cornacchie.

Tra le più importanti decisioni adottate dal Comitato c’è la preapertura della caccia alla tortora selvatica (alla posta senza l’uso del cane) nelle giornate del 4 e 7 settembre. Per tutte le altre specie la caccia inizierà il 28 settembre e a seguire il 5 e 12 ottobre per tre mezze giornate, fino alle ore 14.00, fatta eccezione per il colombaccio, ghiandaia, cornacchia grigia per le quali l’apertura inizierà il 5 ottobre e proseguirà nelle giornate dell’1, 5 e 8 di febbraio.

Per le specie pernice sarda e lepre sarda il comitato ha deliberato tre mezze giornate (28 settembre, 5 e 12 ottobre, fino alle ore 14.00).

Considerati i numerosi danni alle produzioni agricole, gli incidenti stradali e i danni alle piante e agli animali provocati dal cinghiale, si è aperta una discussione incentrata in particolare sulla possibilità di consentire la caccia anche nelle giornate del giovedì. Il Comitato per questa specie ha deliberato a maggioranza le giornate dell’1, 2, 9, 16, 23, 30 novembre, 7, 8, 14, 21, 28 dicembre 2014 e 1, 4, 11, 18, 25 e 29 gennaio 2015 e un aumento del carniere in 5 cinghiali ogni 5 fucili per un massimo di 40 cinghiali per compagnia.

La caccia agli anatidi verrà chiusa il 18 gennaio mentre per i tordi è stata deliberata la chiusura all’8 gennaio (fatta eccezione per il tordo sassello cacciabile fino al 18 gennaio). La caccia all’allodola, merlo, quaglia e coniglio selvatico verrà chiusa al 28 dicembre.

L’Assessore comunica infine che sono state avviate le procedure secondo i termini di legge per il rinnovo del Comitato faunistico che si concluderanno entro il mese di ottobre.


fonte:Regione Sardegna
Disastro totale ...........
 

Alberto 69

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Venerdì 04 Luglio 2014

Sardegna.jpg

In data odierna il Comitato Regionale Faunistico ha varato il calendario venatorio per la stagione 2014/2015.


Sono previste:

2 giornate per la caccia alla tortora

3 mezze giornate per la caccia alla pernice per un totale di 4 capi a stagione (apertura a ottobre per consentire di estendere il calendario alle prime 3 giornate di febbraio)

chiusura quaglia, merlo e coniglio il 28 dicembre

chiusura del tordo bottaccio 8 gennaio

chiusura tordo sassello 18 gennaio

chiusura tutti gli anatidi al 31 gennaio

chiusura beccaccia prima decade di gennaio

3 giornate a febbraio per colombaccio, ghiandaia e cornacchia senza uso del cane

sono state concesse alcune giornate di caccia grossa infrasettimanali nel mese di gennaio

restiamo in attesa di ulteriori aggiornamenti.


fonte:arsvenandisardegna.it
 
Rimango sempre dell'avviso che giocarsi il pda per un tordo non valga la pena caro Mauro, essendoci disponibilità dei dati scentifici per scavalcare il parere ispra, se la regione non ne fa uso evidentemente è quello che vuole. Evidentemente per il popolo sardo la caccia non è priorità, altrimenti non avrebbero votato una giunta politica che sta mettendo in pratica quanto annunciato in tema venatorio
 
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