Valserra : " La caccia si salva con l'unita' del mondo venatorio "

Alberto 69

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Lunedì 23 Giugno 2014

Dibattito a Poggio Lavarino con i vertici nazionali di Arcicaccia e Federcaccia.

arcicaccia-logo1.jpg FEDERCACCIA_logo.jpg

L'unità del mondo venatorio è stato al centro del dibattitto che si è svolto nel parco attrezzato di Poggio Lavarino, in Valserra, nell'ambito di " Valserra, territorio e tradizioni ", la manifestazione che si è conclusa domenica sera.

Al dibattito hanno preso parte i vertici nazionali di Arcicacccia ( era presente il presidente Osvaldo Veneziano ) e di Federcaccia ( presente il vice presidente , Massimo Buconi ) e Vladimiro Boschi ( vicepresidente dell'associazione migratoristi ). Moderatore il giornalista Rai di lungo corso e scrittore, Bruno Modugno, uno dei massimi esperti del settore.

Secondo Veneziano, " dopo l'epoca dei referendum, l'unità del mondo venatorio si è persa in decine di conflitti insensati. Oggi la caccia vive una fase difficile, caratterizzata dagli attacchi che provengono da una cultura animalista distorta, ultraradicale e ben lontana dalla parte più sana del mondo autenticamente ambientalista. Chi pensa di affrontare questa fase da solo, commette un grave errore. La strada che porta verso l'unione dell'intero associazionismo venatorio, è l'unica possibile".

Secondo Massimo Buconi , " al tempo del referendum avevamo contro un pezzetto di politica. Oggi abbiamo contro una cultura estremista che ignora le basi stesse del mondo rurale, il ruolo della caccia nella gestione del territorio e nel mantenimento della biodiversità. Il mondo venatorio avrà un futuro solo se saprà operare in modo corretto e far capire l'utilità stessa della caccia. Per essere apprezzati bisogna abbandonare questa immagine di litigiosità che ci caratterizza e attuare finalmente la coesione politica e decisionale".

Apprezzamento per i risultati ottenuti dal coordinamento venatorio umbro è stato espresso da Vladimiro Boschi , secondo il quale si è trattato " di uno trumento importante di dialogo che ha saputo recepire le proposte per l'elaborazione di un calendario venatorio che, pur non perfetto, è di gran lunga migliore rispetto a quelli applicati in altre parti d'Italia. Bisogna dare continuità a questo modello di cooperazione, anche al di fuori dei tavoli' ufficiali ".

CALENDARIO

Con la scomparsa delle province chi governerà il mondo della caccia? " questa responsabilità, è stato detto, non può essere assunta dai comuni " altrimenti si rischia una chiusura e una conflittualità ancora maggiore fra i territori ". " "Possibile , si è chiesto Osvaldo Veneziano , che non si riesca a far riunire gli assessori competenti di quattro regioni per scrivere un calendario armonico e omogeneo? Non ci si può fare la guerra per mezza giornata di caccia in più o in meno. Al di là delle appartenenze politiche, le Regioni devono aprire un dialogo che porti finalmente a risultati concreti".

fonte:terninrete.it
 
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