Libera caccia chiede anche per la Maremma la deroga per piccioni e storni

Alberto 69

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Lunedì 09 Giugno 2014

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GROSSETO – «Perché l’Ufficio caccia della Provincia di Grosseto si distingue sempre dagli Uffici caccia delle altre Province della Toscana? Forse politici e funzionari grossetani ritengono di doversi differenziare da tutti gli altri? O forse mancano i giusti collegamenti?» Lo chiede l’Associazione nazionale libera caccia che continua: «Perché la Provincia di Grosseto è l’unica in Toscana che non ha chiesto la caccia in deroga allo storno? Eppure tutti i grossetani ricordano i disagi che in molti hanno dovuto sopportare lo scorso inverno a causa del guano lasciato da questi uccelli. Per non parlare poi dei soldi spesi per i danni all’agricoltura, per ripulire le strade e per scacciare questi volatili».

«Perché la Provincia di Grosseto non segue l’esempio di altre Province Toscane chiedendo la caccia in deroga al piccione – prosegue l’associazioene cacciatori -? Eppure tutti dobbiamo spendere fior di quattrini per ripulire le grondaie dei nostri tetti dal liquame che vi si deposita. Per non parlare poi delle migliaia di euro di danni provocati alle colture agricole. Perché per fare la caccia di selezione bisogna per forza obbligare i cacciatori ad avere un computer o uno smartphone? Purtroppo da quest’anno per prenotare l’uscita bisogna farlo solo tramite internet e non più telefonicamente. Se mantenere il telefono era troppo costoso, considerando che quasi il 50% dei cacciatori è ultra sessantenne, perché non si è fatto come in altre Province Toscane facendo timbrare solo il tesserino venatorio?»

«Perché si continua ad aumentare il numero minimo dei partecipanti alle battute di caccia al cinghiale, da quest’anno 23 – si cheide ancora -? Eppure i dati della scorsa stagione dimostrano che questa scelta è stata un errore. Del resto, l’Ufficio Caccia stesso, pur mantenendo la legge, ha trovato una scappatoia per permettere alle squadre con un numero inferiore di partecipanti di cacciare comunque accoppiandosi con altre squadre. In questo quadro, aumentare il numero minimo di membri delle squadre non ha alcun senso. Perché si spendono tanti soldi per fare relazioni, trattati, conferenze sui lupi o cani ibridati e pochi invece per chi, dopo una vita di duro lavoro, vede andare in sfacelo la propria attività di allevatore? Ed infine, perché le altre Associazioni Venatorie tacciono? Chi tace acconsente dice un proverbio!»


fonte:ilgiunco.net
 
Mi sembra che pur essendo nel giusto ti chieda un po troppi perché nei confronti di chi gestisce i volatili. Forse ti sei dimenticato che siamo in Italja
 
Perchè la Provincia di Grosseto è l'unica che in Pre-apertura alle Tortore non fa cacciare i Colombi al contrario delle confinanti?

Facile...noi in Maremma MAIALA...ma parecchio MAIALA, abbiamo i massimi esperti ai vertici della FIDC (che scaldano la poltrona da decenni ovvio) o ammanigliati bene....e son piccoli gli stanziali...15 gg. dopo no...loro possono ammazzarli negli appostamenti fissi con i volantini! E che sono scemi!
 
ma agricoltori e comuni, hanno richiesto i danni e fornito dati alla provincia???
altrimenti e' inutile chiedere spiegazioni che son piu' semplici del che si pensa.....
anche nelle altre province, nei comuni che non hanno fatto richiesta danni, non si spara.
 
Lorenzo hai ragione per quanto riguarda gli Storni...anche l'anno scorso non ci sono state richieste di danni dagli agricoltori!! E senza quelle nisba deroga!
 
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